17 febbraio 1992 — 2022 — Storia di Tangentopoli ( wikipedia ) + interviste a Gherardo Colombo e Piercamillo Davigo da Il Fatto Quotidiano di oggi, 17 febbraio 2022 + scritto di Antonio Di Pietro sul suo Facebook di oggi, ore 20.00 ca

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Mani Pulite, Di Pietro: "Dopo 30 anni mi sembra tutto uguale a prima"

 

 

LA STORIA DI TANGENTOPOLI / MANI PULITE

https://it.wikipedia.org/wiki/Mani_pulite

 

 

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foto dal Facebook di Antonio Di Pietro

 

 

GHERARDO COLOMBO E PIERCAMILLO DAVIGO

INTERVISTE AL FATTO QUOTIDIANO

 

VIDEO, 6.12 

30 anni di Mani Pulite, dall’arresto di Chiesa alla scoperta del sistema. il racconto di Piercamillo Davigo e Gherardo Colombo al Fatto

https://www.ilfattoquotidiano.it/2022/02/17/30-anni-di-mani-pulite-dallarresto-di-chiesa-alla-scoperta-del-sistema-il-racconto-di-piercamillo-davigo-e-gherardo-colombo-al-fatto/6495555/

 

 

Sono passati 30 anni quando Antonio Di Pietro ha arrestato Mario Chiesa. Era il 17 febbraio 1992: allora iniziò l’inchiesta giudiziaria che ha segnato un prima e un dopo nella politica italiana: Mani pulite. Mario Chiesa finisce in carcere per aver intascato una mazzetta, dopo pochi giorni inizia a collaborare e l’inchiesta ha una svolta. Chiesa, socialista vicinissimo a Craxi, scaricato dal partito, chiama in causa alcuni imprenditori e tutti gli imprenditori improvvisamente collaborano.

 

“In realtà c’erano delle altre cose, la prima è che Chiesa all’inizio non parla – spiega Piercamillo Davigo -. Decide di parlare per due fattori. Secondo me. Il primo fattore riguarda la sua causa di separazione. Di Pietro era venuto a conoscenza dell’esistenza in Svizzera di due conti intestati al nome di acque minerali. E aveva fatto una rogatoria credo ottenendo il sequestro delle somme. Aveva detto all’avvocato di Chiesa: dica al suo cliente che l’acqua minerale è finita. L’avvocato disse che non capiva, Di Pietro rispose capirà lui. E la seconda cosa fu che Craxi, il segretario del Partito Socialista cui apparteneva la Chiesa, disse che lui si trovava nei guai per colpa di un isolato mariuolo e che in 50 anni nessun amministratore del suo partito nella città di Milano era mai stato condannato con sentenza definitiva per reati contro la pubblica amministrazione”.

 

E questo, secondo il racconto dell’ex magistrato, è un passo falso da parte di Craxi: “Chiesa l’ha presa come l’essere scaricato e isolato. Pochissimo tempo dopo, il 3 luglio, Craxi alla Camera pronuncia un famoso discorso in cui dice che fin da quando sono ragazzino che so che si fanno queste cose ecc. il sistema di finanziamento della politica è in larga misura irregolare o illegale eccetera eccetera”.

Ma perché gli imprenditori iniziano a parlare proprio nel 92? Perché non prima? “Fino a quel momento – spiega Davigo – gli imprenditori erano riusciti tranquillamente a trasferire il costo delle tangenti sulla pubblica amministrazione, attraverso la revisione e le varianti in corso d’opera o le revisioni dei prezzi, i costi che c’erano. Nel 92, anzi forse già nel 91, c’era stata una stretta di bilancio imposta dal governo. Ovviamente la stretta di bilancio serviva a impedire la traslazione dei costi delle tangenti sulla Pubblica Amministrazione, quindi improvvisamente questi costi andavano a incidere non più sul costo delle opere ma sul profitto degli imprenditori i quali hanno cominciato a sentirsi concussi. La concussione quando uno è costretto o indotto a pagare in una situazione di inferiorità rispetto al pubblico ufficiale”.

 

A Piercamillo Davigo fa eco un altro ex magistrato, componente del pool di Mani Pulite, Gherardo Colombo: “Adesso la vulgata, il senso collettivo di questa roba qua è che Mani pulite è stata una specie di invenzione, che la corruzione non c’era, e che abbiamo messo in prigione le persone per fare un colpo di Stato e addirittura se chiediamo che sia accertato che quel che si dice in proposito non è vero da parte delle autorità giudiziarie ormai il diritto di critica copre praticamente tutto…”. Poi, conclude raccontando il sistema: “Sulla sanità lombarda abbiamo trovato proprio lo schema di distribuzione degli appalti con le percentuali per ciascuna impresa, riferite a ciascun ospedale. Io credo che alla fine noi siamo arrivati a 700 rogatorie internazionali rivolte a una trentina di paesi, sopratutto alla Svizzera, tutte indirizzate a ottenere conti correnti bancari o documentazione societaria. Ogni volta che ci arrivava una risposta erano decine e decine di corruzioni in più che noi scoprivamo… e invece adesso c’è questa credenza popolare secondo cui ci siamo inventati tutto…”

 

 

 

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ANTONIO DI PIETRO 

 

https://www.facebook.com/antoniodipietro

ore 20.00 ca,  17 febbraio 2022

 

 

 

Ci volevano fermare.

Si sono messi in azione appena hanno capito che stavamo per arrivare ai piani alti del potere. Mani pulite è stata fermata, anche perché mentre stavamo indagando sui bauscia del Nord, siamo andati a toccare quelli che avevano contatti con la mafia al Sud.

Da allora a oggi, l’unica cosa che è cambiata è che adesso c’è desolazione da parte dell’opinione pubblica.

Dalla fine della Prima Repubblica sarebbero dovute emergere nuove idee e persone che le portassero avanti. Invece da quell’inchiesta è nato un grande vuoto e sono comparsi personaggi rimasti sulla scena politica più per se stessi che per altro. Penso a Berlusconi, a Bossi, a Salvini, a Renzi.

Noi abbiamo fatto quello che fa un qualsiasi medico radiologo quando vai a fare i raggi per vedere se hai una malattia; abbiamo scoperto che il nostro Paese era malato di corruzione endemica.

Non è un giorno di festa 30 anni dopo. Sono 30 anni passati ma mi pare che aprendo il giornale ogni mattina sia tutto uguale a prima.

Prima di andarmene vorrei mettere tutto in Rete affinché qualcuno un giorno possa leggere, per vedere quella diversa verità rispetto a quel che è stato raccontato.

Sono una vergogna per il Paese i ladri, i corrotti, gli evasori fiscali, i mafiosi o chi li ha scoperti con l’inchiesta Mani Pulite?

 

 

 

 

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  1. ueue scrive:

    “Mani pulite” ha segnato un grande momento nella storia dell’Italia. Da anni si sapeva della corruzione nella vita politica, era ormai un costume nazionale. A Milano i socialisti erano diventati proverbiali per le mazzette, tanto che l’arresto di Mario Chiesa fu giudicato all’inizio come un incidente di percorso. Fu invece l’atto che scoperchiò la corruzione di cui tutti o quasi tutti sapevano ma che sembrava ormai uno strumento normale della politica. La popolazione si risvegliò da quel lungo sonno e parteggiò pubblicamente ed energicamente per i giudici. Purtroppo, dopo la scomparsa dei partiti maggiormente implicati (PSI e DC) iniziò l’era Berlusconi, uno schiaffo al lavoro di Mani Pulite. Non penso che il lavoro fatto dai magistrati all’epoca sia stato inutile: la storia lavora sotterraneamente, molto lentamente e non è una linea retta. Mani Pulite e la speranza che aveva suscitato nella popolazione è sedimentata nella storia e nella mente degli Italiani e prima o poi riemergerà, magari sotto altre forme.

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