A N P I UNIONE CULTURALE DEMOCRATICA
Via Al Mercato n. 8
BORDIGHERA
25 GENNAIO – 06 FEBBRAIO 2022
ORE 17-19
IL GIORNO DELLA MEMORIA
pubblicazioni immagini ricordi
ingresso libero
La S.V è invitata a visitare la mostra
aperta tutti i giorni festivi compresi dalle ore 17 alle ore 19
I visitatori sono ammessi nel rigoroso rispetto
delle vigenti norme sanitarie anti Covid
“…. Alle S.S. l’animo umano dei cittadini del mondo
non interessava. Quello che occorreva indagare
l’avevano già fatto. Rapidamente. Non era il caso di
un’analisi raffinata. Il lager era destinato a ospitare,
maltrattare e uccidere gli stupidi avversari del Fuhrer,
non distinguibili uno dall’altro. Questa era l’opinione
che le S.S. imparavano nelle loro scuole e, a loro volta,
diffondevano: “I comunisti sono comunisti, gli ebrei
sono ebrei, gli zingari sono zingari, i neri sono neri.
Nessuna differenza tra loro. Non perdiamoci in inutili
dettagli. Sono tutti uguali. Per chiamarli sarà sufficiente urlare:
Maledetti, pezzi di merda, porci e altre parole simili,
è inutile sprecare un nome per ciascuno di loro.
Se ci sarà bisogno di distinguere uno dall’altro, per
indicare il lavoro che ordinerete di fare a ciascuno di
loro, basterà assegnare a ognuno un numero. Non c’é
assolutamente bisogno di riflettere, di pensare, di
perdere tempo, quando le cose sono chiare. Per le S.S.,
le persone obbligate a trascorrere lunghi periodi nei
lager o a morire, costituivano una massa indifferenziata
di delinquenti, nemici del Fuhrer, del nazismo,
oppositori perdenti delle teorie del sacro Mein Kampf,
degni solo di soffrire e di scomparire per non inquinare
il resto dell’umanità. …”
Gilberto Salmoni
di Bordighera
(da
Buchenwald una storia da scoprire Frilli editori)
Il ricordo dell’ANPI di Bordighera a Bagnabraghe
Grazie, cara Chiara. Gilberto Salmoni, genovese, deportato dai nazisti a Buchenwald, è stato insignito della cittadinanza onoraria della Città di Bordighera. Un caro saluto e a presto. Nemo
Mai più, mai più! Ce lo ripetiamo, orrorizzati da quello che l’uomo può fare: una speranza che non deve morire.