Kazakhstan is a bilingual nation where both Kazakh and Russian are spoken widely in the country. However, with more than 130 nationalities and 117 spoken languages in Kazakhstan, the country is truly multilingual.
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Kazakistan è una nazione bilingue in cui sia il kazako che il russo sono ampiamente parlati nel paese. Tuttavia, con più di 130 nazionalità e 117 lingue parlate in Kazakistan, il paese è in realtà plurilingue.
SEGUONO :
notizie varie sul Kazakistan da wikipedia e + immagini
https://it.wikipedia.org/wiki/Kazakistan
I principali gruppi etnici del Kazakistan sono due: i kazaki e i russi. Seguono minoranze uzbeche, ucraine, uigure, tatare e tedesche, questi ultimi presenti un tempo in numero molto consistente. Infine vi si trovano etnie minori, quali i coreani, i turchi, gli azeri, i bielorussi, i dungani e altri ancora
Il 25 ottobre del 1990 il Kazakistan proclamò la sua sovranità e si dichiarò indipendente dall’Unione Sovietica il 16 dicembre 1991, aderendo alla Comunità Stati Indipendenti (CSI). Il parlamento elesse lo stesso anno Nursultan Nazarbaev presidente assoluto. Il 2 marzo 1992 aderì all’ONU e nel maggio dello stesso anno divenne membro dell’UNESCO
Nel 1994 si svolsero nuove elezioni legislative che videro vincitore il Partito d’Unità Nazionale del presidente in carica ( Nursultan Nazarbaev ). Le contestazioni dell’opposizione provocarono un’invalidazione delle elezioni da parte della Corte Costituzionale e una reazione del presidente Nazarbaev che sciolse il parlamento attribuendosi per decreto il potere legislativo. Il 30 agosto del 1995 fu adottata la nuova costituzione che aumentò i poteri presidenziali e nel dicembre dello stesso anno si svolsero nuove elezioni legislative e vennero create due camere parlamentari: il Senato e il Májilis. Sempre lo stesso anno s’istituì un referendum per prorogare il mandato presidenziale sino al 2001, rendendolo di fatto vitalizio.
Il presidente Nazarbaev si dimise il 19 marzo 2019, Nazarbayev mantiene il controllo del paese come capo del Consiglio di sicurezza nazionale
Il paese possiede circa il 60% delle risorse minerarie dell’ex Unione Sovietica; vengono estratte grandi quantità di ferro nel bacino di Kustanaj nel nord-ovest, notevoli quantità di carbone nei dintorni di Karaganda ed Ekibastūz, e inoltre petrolio, metano e diversi metalli usati nell’elettronica, nell’ingegneria nucleare e nella missilistica. L’ENI è uno dei più importanti partner privati del Kazakistan.
Piantagioni di oppio sono presenti in diverse parti del Kazakistan. Il programma governativo del Kazakistan contro il narcotraffico è cominciato, non senza difficoltà di attuazione, nel 1993.
Nel 1997 il governo trasferì la capitale ad Astana (ribattezzata Nur-Sultan il 23 marzo 2019); precedentemente la capitale era Almaty, la città più popolosa del Kazakistan, fino al 1993 denominata “Alma-Ata”
Kazakhstan Central Concert Hall
foto Pinterest
Nella capitale Nursultan sono stati costruiti importanti teatri tra cui il più famoso Kazakhstan Central Concert Hall, progettato dall’architetto italiano Manfredi Nicoletti.
Nel 1933 è stata istituita l’Al-Farabi Kazakh National University, nome dato in onore al filosofo Al-Farabi. L’università si trova ad Almaty.
Il Kazakistan ha cinque siti iscritti nella Lista dei patrimoni dell’umanità dell’ UNESCO:
il Mausoleo di Khoja Ahmed Yasawi (2003),
le Incisioni rupestri del paesaggio archeologico di Tamgaly (2004),
Saryarka – Steppe e laghi del Kazakistan settentrionale (2008),
Vie della Seta: la rete di percorsi del corridoio Chang’an-Tianshan (2014),
Bingling Temple Grotte
Assunto Mrfish33~commonswik
da : Vie della seta: la rete di rotte del corridoio Chang’an-Tianshan
https://en.wikipedia.org/wiki/Silk_Roads:_the_Routes_Network_of_Chang%27an-Tianshan_Corridor
Tien Shan occidentale (2016) .
https://it.wikipedia.org/wiki/Tien_Shan
Il Tien Shan con il percorso dell’antica Via della Seta.
autore . Benutzer:Alexander
Le tre città a statuto speciale sono:
- Almaty, l’antica capitale (in epoca sovietica chiamata Alma-Ata)
- Nur-Sultan, l’attuale capitale (precedentemente chiamata Astana fino al 2019)
- Bajkonur, detta la città dello Spazio, sede del Cosmodromo di Bajkonur
SEGUE
NOTA SU BAJKONUR –
– DA REPUBBLICA, 24 APRILE 2002 – link in fondo
Il cosmodromo di Baikonur è la più grande base spaziale del mondo. Ma a dispetto delle sue dimensioni, (si estende su un’area grande quasi come l’Abruzzo), per decenni non è comparsa in nessuna mappa geografica ed è stata uno dei segreti più gelosamente custoditi dell’Unione Sovietica. Persino il suo nome è un falso: la Baikonur originale è una città che si trova a 370 km di distanza. Ma nel 1955, quando le autorità sovietiche iniziarono a costruire una nuova installazione militare per il lancio di razzi nei pressi di uno sperduto villaggio di pastori kazaki, il centro fu chiamato Baikonur nel tentativo di confondere gli americani. Tentativo fallito: la CIA scoprì le installazioni e le fotografò dall’alto già nel 1957, pare anche grazie a un singolo binario ferroviario che si sperdeva nella steppa in direzione della base.
Costruita in piena guerra fredda, Baikonur sembra fatta apposta per illustrare l’espressione “nel bel mezzo del nulla”. Desertico, grigiastro, inverosimilmente piatto, al paesaggio che circonda la base mancano solo i crateri per essere una copia perfetta della Luna, il satellite che proprio da qui i sovietici hanno inutilmente sognato e tentato di conquistare. E l’evocazione dei panorami lunari è solo uno dei tanti simboli che contribuiscono a fare di Baikonur una capsula del tempo che attraverso l’epopea spaziale racchiude l’intera parabola dell’Unione Sovietica.
Fu da Baikonur che nel ’57 partì lo Sputnik, il primo oggetto costruito dall’uomo ad uscire dall’atmosfera terrestre, da qui partì la cagnetta Laika, da qui, il 12 aprile 1961, Yuri Gagarin decollò per il primo volo umano nello spazio.
E sempre da Baikonur fu lanciata, due anni dopo, l’ex operaia Valentina Tereskova, che si aggiudicò il titolo di prima donna nello spazio, e come ulteriore schiaffo agli USA, rimase in orbita più ore di tutte quelle sommate fino ad allora dagli astronauti americani. Ma ai successi, in gran parte legati al fatto che Baikonur è la base di partenza di tutti i voli russi con equipaggio umano, compresi quelli verso la Mir, si sono alternate le sconfitte.
SEGUE NEL LINK:
https://www.repubblica.it/online/cultura_scienze/endeavourdue/bakonur/bakonur.html
Fa impressione pensare a quante realtà non conosciamo, ad esempio un Paese dove si parlano così tante lingue.