VENEZIA — PALAZZO GRIMANI DI SANTA MARIA FORMOSA – E’ UN MUSEO STATALE NEL SESTIERE CASTELLO– ARCHINTO, LA MOSTRA DI GEORG BASELITZ

 

 

 

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Palazzo Grimani di Santa Maria Formosa è un museo statale, ubicato a Venezia nel sestiere di Castello, vicino al campo di Santa Maria Formosa. Si può raggiungere da terra da Ruga Giuffa. L’ingresso d’acqua, molto usato anticamente, lo si ha dal canale di San Severo.

 

 

 

Palazzo grimani di s.m. formosa, ingresso attr. al sanmichelio con tre busti romani.jpg

Il portale di ingresso del Museo da Ruga Giuffa –  attr. al Sanmichelio con tre busti romani.

Sailko – Opera propria

 

 

 

Dal dicembre 2014 il Ministero per i beni e le attività culturali lo gestisce tramite il Polo museale del Veneto, nel dicembre 2019 divenuto Direzione regionale Musei.

 

 

Palazzo Grimani di Venezia: Orari visite e prezzi | Mostra Mucha Blog

 

 

Di proprietà della famiglia Grimani del ramo di Santa Maria Formosa fino al 1865, dopo vari passaggi di proprietà nel 1981 venne acquisito, in grave stato di degrado, dalla Soprintendenza per i Beni Architettonici e Ambientali della città di Venezia e divenne patrimonio dello Stato. Aperto al pubblico il 20 dicembre 2008, dopo un lungo restauro, è un museo appartenente al Polo Museale Veneto.

 

Domus Grimani 1594-2019. La collezione di sculture classiche a palazzo dopo 400 anni. Catalogo della mostra (Venezia, 7 maggio 2019-2 maggio 2021). Ediz. a colori : Bergamo Rossi, Toto, Ferrara, Daniele: Amazon.it: Libri

 

L’edificio, il cui nucleo più antico fu eretto in epoca medievale alla confluenza dei canali di San Severo e di Santa Maria Formosa, fu acquistato da Antonio Grimani, divenuto doge nel 1521, e passò in eredità nel terzo decennio del XVI secolo ai nipoti Vettore Grimani, procuratore de supra per la Repubblica di Venezia, e Giovanni Grimani, Patriarca di Aquileia, che ristrutturarono la vecchia fabbrica ispirandosi a modelli architettonici desunti dalla classicità. I due fratelli vollero conferire forme “moderne” all’edificio e lo fecero decorare con cicli ad affresco e stucco di grande impatto.

 

 

Museo di Palazzo Grimani

foto Arte.it

 

Il palazzo, in origine dimora di Antonio Grimani, doge dal 1521 al 1523, deve la sua forma attuale agli interventi voluti da Giovanni Grimani, patriarca d’Aquileia, che li progetto personalmente servendosi dell’aiuto dell’architetto Michele Sanmicheli. Il risultato rappresenta un unicum nel panorama veneziano in cui si fondono la tradizione lagunare e quella tosco-romana delle decorazioni. Il palazzo, acquistato dallo stato nel 1981, è stato riaperto nel 2008 dopo oltre trent’anni di restauri.

 

 

<span>Museo di Palazzo Grimani, Venezia</span>

Arte.it

 

 

DOMUS GRIMANI. LA SALA DEL DOGE

Sala del Doge, Museo di Palazzo Grimani, Venezia

© Wikimedia Commons | Sala del Doge, Museo di Palazzo Grimani, Venezia

 

 

 

foto da :

http://www.arte.it/calendario-arte/venezia/mostra-domus-grimani-la-sala-del-doge-75647

 

 

Dal 19 Maggio 2021 al 27 Novembre 2022

VENEZIA

LUOGO: Museo di Palazzo Grimani

INDIRIZZO: Ruga Giuffa 4858

ENTI PROMOTORI:

  • MiC – Direzione regionale Musei Veneto

Il Museo di Palazzo Grimani a Santa Maria Formosa conferma il suo ruolo di protagonista nella scena culturale veneziana con due nuovi progetti che rafforzano il dialogo tra antico e contemporaneo, in un luogo unico nel panorama architettonico e storico-artistico della città.

Il prossimo 19 maggio verranno aperte al pubblico DOMUS GRIMANI. La Sala del Doge – il riallestimento di uno degli ambienti più spettacolari ed evocativi del palazzo che tornerà ai suoi splendori rinascimentali – 

e la mostra Archinto con i nuovi lavori dell’artista tedesco Georg Baselitz, alcuni dei quali, realizzati espressamente per il Palazzo, rimarranno in comodato al museo per concessione dell’artista grazie a uno speciale accordo.

Frutto della collaborazione tra la Direzione regionale Musei Veneto e la fondazione Venetian Heritage, l’intervento sulla Sala del Doge con il ricollocamento della statuaria greca e romana parte della collezione Grimani, rientra nell’ambito di una strategia di valorizzazione e promozione del palazzo e della sua storia e in continuità con il riallestimento della Tribuna del patriarca Giovanni Grimani, inaugurata

nel maggio del 2019 con la mostra DOMUS GRIMANI 1594-2019.

La Sala del Doge fu creata contestualmente ai lavori di ampliamento del palazzo voluti da Giovanni Grimani, patriarca di Aquileia, e da suo fratello Vettore e terminati nel 1568. Questo spazio, contraltare ideale della Tribuna e probabilmente anch’esso progettato dallo stesso Giovanni, voleva celebrare la figura di Antonio Grimani, abile mercante di spezie e primo doge della famiglia. Proprio per evocare i rapporti dell’avo con il Mediterraneo orientale, Giovanni e Vettore decisero di abbellire lo spazio con marmi antichi e preziosi come l’alabastro giallo, il serpentino verde e il porfido rosso, creando così una scenografia spettacolare in cui esporre parte delle sculture classiche della collezione di famiglia. 

Attraverso un attento studio delle fonti storiche – tra cui il testamento di Giovanni Grimani, descrizioni storiche dell’epoca e fotografie di fine ‘800 recentemente scoperte negli archivi della National Gallery di Washington – i curatori Daniele Ferrara, direttore della Direzione regionale Musei Veneto e Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, hanno potuto ricollocare all’interno della sala venti sculture,

tra cui il gruppo Dioniso appoggiato a un satiro di epoca romana imperiale nella nicchia della parete frontale.

Altre undici sculture sono state invece collocate nelle sale attigue: sei nel vestibolouna nel Camerino di Callisto e quattro nella Sala di Psiche.

L’evento è accompagnato da una pubblicazione edita da Marsilio che completerà il corpus editoriale sul Museo iniziato con la mostra DOMUS GRIMANI 1594-2019 attraverso una importante campagna fotografica realizzata per l’occasione.

Questa nuova operazione – prodotta da Civita Tre Venezie e finanziata da Venetian Heritage e dal Ministero della Cultura, in collaborazione con Gagosian e Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e grazie al sostegno di numerosi mecenati – sancisce ancora una volta la virtuosa collaborazione tra pubblico e privato nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico di Venezia.

In occasione del riallestimento della Sala del Doge è stato anche possibile realizzare importanti lavori di manutenzione del museo, oltre al ripristino della Sala di Psiche, alla creazione di un nuovo impianto di riscaldamento e di un nuovo impianto illuminotecnico per l’intero piano nobile.

 

 

segue da :

http://www.arte.it/calendario-arte/venezia/mostra-domus-grimani-1594-2019-la-collezione-di-sculture-classiche-a-palazzo-dopo-quattro-secoli-59709

 

DOMUS GRIMANI 1594-2019. LA COLLEZIONE DI SCULTURE CLASSICHE A PALAZZO DOPO QUATTRO SECOLI

 

 

Venezia, Museo di Palazzo Grimani, <em>Tribuna</em> | Courtesy of Ministero per i beni le attività culturali - Polo museale del Veneto | Foto: Matteo De Fina

Venezia, Museo di Palazzo Grimani, Tribuna | Courtesy of Ministero per i beni le attività culturali – Polo museale del Veneto | Foto: Matteo De Fina

 

Il fulcro di DOMUS GRIMANI 1594 – 2019 sarà la ricostruzione di uno dei più significativi episodi della museologia europea – la Tribuna del patriarca Giovanni, ancora integra nella sua struttura architettonica – accompagnata dall’esposizione di arredi e opere nelle sale antecedenti, con l’intento di ricreare la decorazione di una dimora aristocratica del XVI e di restituire così ai visitatori l’atmosfera di un luogo che, grazie a questo progetto, torna protagonista dell’offerta culturale veneziana attraverso un allestimento ispirato all’estetica della “casa-museo”.

 

altro:  nel link sopra di Arte.it

 

 

 

 

 

LA MOSTRA DI GEORG BASELITZ : ARCHINTO

 

 

Georg Baselitz, <em>Archinto lacht (Archinto Ride)</em>, 2020, Olio su tela, 233 x 163 cm I Foto: Jochen Littkemann, Berlino | &copy; Georg Baselitz 2021 / Gagosian<br />

Georg Baselitz, Archinto lacht (Archinto Ride), 2020, Olio su tela, 233 x 163 cm I Foto: Jochen Littkemann, Berlino | © Georg Baselitz 2021 / Gagosian

 

 

La rinascita di Palazzo Grimani tra Baselitz e il rinnovo della Sala del Doge - NonSoloCinema

 

 

 

Da Venezia: Baselitz 1 / L&#39;omaggio al Cardinale Archinto (e a Tiziano) al Museo di Palazzo Grimani - ArtsLife

 

 

 

 

Da Venezia: Baselitz 1 / L&#39;omaggio al Cardinale Archinto (e a Tiziano) al Museo di Palazzo Grimani - ArtsLife

foto sopra da Artslife

 

 

 

da: Wikiwand

 

 

 

Comunicato Stampa:

Il Museo di Palazzo Grimani è lieto di presentare Archinto, una mostra di nuovi dipinti e sculture di Georg Baselitz, a cura di Mario Codognato e prodotta da Gagosian in collaborazione con Venetian Heritage.

 

 

 

Allestita al piano nobile del Museo, la mostra comprende dodici tele realizzate appositamente dall’artista per la Sala del Portego, collocate nelle sue originarie cornici settecentesche a stucco, dove fino all’800 campeggiavano i ritratti della famiglia Grimani. Grazie ad un accordo molto speciale, queste opere rimarranno in comodato a lungo termine al museo per concessione dell’artista, instaurando un dialogo continuo tra l’arte classica e contemporanea che arricchisce ulteriormente l’offerta culturale del museo.

 

 

 

È la prima volta ad oggi che avviene una collaborazione simile tra un artista contemporaneo e un museo statale a Venezia.

 

 

È noto l’approccio vigoroso e diretto di Baselitz alla creazione artistica, pur annoverando tra le influenze chiave nel suo lavoro l’arte di Willem de Kooning e Philip Guston, così come di altre tradizioni storico artistiche.

Nel 1969 ha iniziato a realizzare immagini invertite, con l’obiettivo di rallentare i processi di creazione, osservazione e comprensione.

 

 

 

Nel corso degli ultimi cinquant’anni – spesso reinterpretando e riferendosi al proprio corpus di opere – Baselitz ha ulteriormente ampliato il suo linguaggio visivo con una serie di allusioni storiche e formali, pur ritornando costantemente alla figura umana come suo soggetto principale.

 

 

In questa mostra l’artista rende omaggio a Venezia e alla sua ricca tradizione artistica, da una parte ristabilendo una continuità storica e dall’altra segnalando una rottura tra la celebrata ritrattistica rinascimentale e i suoi equivalenti contemporanei. Il titolo della mostra e i suoi lavori fanno riferimento all’enigmatico ritratto del Cardinale Filippo Archinto che Tiziano realizzò nel 1558, caratterizzato da una pennellata densa che confonde la figura con lo sfondo.

 

 

 

 

Titoli come Archinto durcheinander (Archinto confuso) (2020) portano la sensibilità dei Maestri Antichi in un contesto attuale, mentre la qualità spettrale delle immagini stesse allude al tema artistico costante della mortalità umana.

 

 

 

I dipinti in Archinto confermano l’interesse e la passione di Baselitz per le tecniche di incisione. Il soggetto è dipinto su una tela che, ancora umida, viene appoggiata a una seconda. Applicando una pressione l’immagine si trasferisce da un supporto all’altro: la prima tela viene scartata mentre la seconda diventa il lavoro ultimato. Comparato alla tecnica di incisione tradizionale tuttavia, questo processo permette un controllo solo parziale sul risultato: un residuo frammentato dell’immagine iniziale viene trasferito sulla superficie finale, mentre notevoli variazioni di colore e di struttura derivano dalla pressione.

 

 

Le imponenti sculture in bronzo e rame, come Zero Mobil (Zero Mobile) (2014) – un nodo di rame scuro che sconvolge l’architettura teatrale della sala centrale del museo – e i correlati Marokkaner (Marocchino) (2012) e Bündel (Fascio) (2015), creano una solidità grezza che spesso distoglie dall’estetica eterea dei dipinti.

La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue con testi di Toto Bergamo Rossi, direttore di Venetian Heritage, Mario Codognato, curatore della mostra, Ester Coen, storica dell’arte, e Georg Baselitz stesso.

Archinto si aprirà in concomitanza con la mostra DOMUS GRIMANI. La Sala del Doge, il nuovo allestimento della sala dedicata al doge Antonio Grimani che tornerà al suo splendore rinascimentale con il ricollocamento della statuaria greca e romana, parte della collezione Grimani.

Questa nuova operazione – prodotta da Civita Tre Venezie e finanziata da Venetian Heritage e dal Ministero della Cultura, in collaborazione con Gagosian e Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte e grazie al sostegno di numerosi mecenati – sancisce ancora una volta la virtuosa collaborazione tra pubblico e privato nella salvaguardia e nella valorizzazione del patrimonio storico-artistico di Venezia.

L’evento è accompagnato da una pubblicazione edita da Marsilio.

 

 

TUTTE LE FOTO SOPRA DALL’ANSA

 

ANSA.IT – 18 MAGGIO 2018

https://www.ansa.it/veneto/notizie/2021/05/18/archinto-di-baselitz-a-veneziadipinti-fluidi-come-lacqua_4d34a982-d642-4a57-9cb1-65cf526c5e75.html

 

 

Georg Baselitz: &#39;Am I supposed to be friendly?&#39; | Art | The Guardian

Georg Baselitz è nato nel 1938 a Deutschbaselitz, Germania, e vive e lavora sul lago di Ammer, Germania; ad Imperia, Italia; e vicino a Salisburgo, Austria.

I suoi lavori sono inclusi, tra le altre, nelle seguenti collezioni: Kunsthaus Zürich; Fondation Beyeler, Riehen/Basilea, Svizzera; Museum Ludwig, Colonia, Germania; Centre Pompidou, Parigi; Tate, Londra; Guggenheim Bilbao, Spagna; Museum of Modern Art, New York; Metropolitan Museum of Art, New York; Solomon R. Guggenheim Museum, New York; e San Francisco Museum of Modern Art.

Tra le mostre recenti si annoverano: 56° Biennale di Venezia (2015); Gli Eroi, Städel Museum, Francoforte sul Meno, Germania (2016, poi  al Moderna Museet, Stoccolma; al Palazzo delle Esposizioni, Roma; e al Guggenheim Bilbao, Spagna, nel corso del 2017); Preview with Review, Museo Nazionale Ungherese, Budapest (2017); Arbeiten auf Papier, Kunstmuseum Basel (2018); Baselitz, Fondation Beyeler, Riehen/Basilea, Svizzera (2018, poi all’Hirshhorn Museum and Sculpture Garden, Washington, DC); Corpus Baselitz, Musée Unterlinden, Colmar, Francia (2018); e Academy, Gallerie dell’Accademia, Venezia (2019).
Nel 2019 Baselitz è stato nominato membro dell’Académie des Beaux-Arts in Francia.

 

 

qualcosa di:

GEORG BASELITZ ( 1938, a Deutschbaselitz, Germania dell’est ) — qualcosa di lui, vita e un video sulla sua opera… un post del 2018

 

https://www.neldeliriononeromaisola.it/2018/07/234477/#:~:text=GEORG%20BASELITZ%20(%201938%2C%20a%20Deutschbaselitz%2C%20Germania%20dell%E2%80%99est%20)%20%E2%80%94%20qualcosa%20di%20lui%2C%20vita%20e%20un%20video%20sulla%20sua%20opera%E2%80%A6

 

 

 

ARTRIBUNE E ARTSLIFE CI PARLANO DELL’ESPOSIZIONE DI GEORG BASELITZ A BASILEA ALLA FONDAZIONE BEYELER E MUSEO D’ARTE CHE SI E’ CONCLUSA IL 29 APRILE 2018::: L’AUTORE DAL 1987 ABITA VICINO A NOI:::A IMPERIA!

 

 

In un intervista ho letto che, ad Imperia, Beselitz sta a Villa Luce, ma non ne ho trovato la foto 

INTERVISTA SULLA RIVISTA PANORAMA

DI LUCIA SCAJOLA

5 OTTOBRE 2011

 

https://www.panorama.it/cultura/baselitz-sto-italia-per-non-suicidarmi

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1 risposta a VENEZIA — PALAZZO GRIMANI DI SANTA MARIA FORMOSA – E’ UN MUSEO STATALE NEL SESTIERE CASTELLO– ARCHINTO, LA MOSTRA DI GEORG BASELITZ

  1. ueue scrive:

    Che bella Venezia dei tetti e delle stradine che nascondono tesori!

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