FUJIWARA TEIKA ( 1162 AL 1241 ) — LA CENTURIA POETICA — UNA RACCOLTA DI POESIA GIAPPONESE DAL 7° AL 13° SECOLO –SANSONI EDITORE, 1950 – ristampato da SE, 2010

 

 

 

 

SAKURA- Musica tradizionale Giapponese — 4.23 minuti

 

 

 

 

 

 

 

 

1881 ANTICO DISEGNO GIAPPONESE SU CARTA DI RISO VELINA FAGIANI APPOLLAIATI | Carta di riso, Disegni, Giapponese

 

 

 

n. 3

 

Dormirò, dunque, solo

in questa notte lunga, lunga

come la coda perdente

del fagiano dorato

che trascina i suoi passi ?

 

( VII-VIII secolo )

 

 

 

 

 

 

 

Ma (cultura giapponese) - Wikipedia

 

 

 

n. 9

 

Il colore dei fiori

ahimè è svanito;

mentre senza scopo

io ho contemplato

il mio passaggio nel mondo.

 

( IX secolo )

 

 

 

 

 

 

 

Il Giappone dei "Maestri del mondo fluttuante" alla Galleria Elena Salomon (Torino) - ABOUT ART ON LINE

 

 

n. 12

 

O vento del cielo,

ferma col tuo soffio

le nuvole in cammino !

la loro forma verginale

per un instante arrestar vorrei.

 

( IX secolo )

 

 

 

 

 

 

 

 

Hokusai. Sulle orme del maestro - Cronache Letterarie

 

 

n. 13

 

Come il fiume Minano

che cade dalla vetta

del monte Tsukuba, ( così )

il mio amore, accumulandosi,

è divenuto acqua profonda.

 

(IX secolo )

 

 

 

 

 

 

 

 

KAKEMONO. Cinque secoli di pittura giapponese. La Collezione Perino - CLP

 

 

 

 

 

 

 

n. 15

 

E’  per te che vado

per i campi di primavera

a coglier piante tenere,

mentre sulle maniche del mio vestito

la neve cade, cade, cade.

 

(IX secolo)

 

 

 

 

 

 

 

 

Katsushika Hokusai (1760-1849)

 

 

n. 16

 

Separati come siamo, sol

ch’io senta (il fruscio) dei pini

che crescono sulla vetta

del monte Inaba, io

verrò subito da te .

 

(IX secolo )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La luna e l'arte giapponese

 

 

 

 

 

 

 

 

n. 21

 

Sol perché ella m’aveva detto:

” torno subito “,

io l’ho attesa, ahimè, fino

all’apparir della luna dell’alba

del mese dalle lunghe notti.

 

( IX secolo )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

n. 22

 

E’ perché soffia

che erbe e alberi d’autunno

appassiscono; a ragione,

dunque, il vento di montagna

lo chiamano arashi ( violento ).

 

IX secolo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

n. 23

 

Quando contemplo la luna,

mille e  mille pensieri tristi

m’opprimono;

eppure l’autunno

non appartiene a me solo.

 

IX secolo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

n. 28

 

Oh quanto più

triste è l’inverno

nei villaggi di montagna,

se penso che sguardi umani

ed erbe sono scomparsi !

 

X secolo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il Rinascimento giapponese | Wall Street International Magazine

 

n. 29

 

Se dovessi proprio coglierli,

è affidandomi al cuore che li coglierei,

i fiori di crisantemo bianco

coperti dalla ingannevole coltre

della prima brina.

 

(IX- X secolo )

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La lezione di Hokusai. A Roma | Artribune

 

 

 

n. 33

 

Nei giorni di primavera

sereni e luminosi

di luce eterna

i fiori di ciliegio sembrano cadere

come oppressi da un’ansia.

 

IX-X secolo

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cinque dipinti giapponesi famosi: da Hokusai a Hiroshige

 

 

n.  36

 

Nelle notti d’estate

ecco apparir l’alba, quando

ancor sembra sera;

e la luna ? la luna in quale angolo

di nuvole sarà a riposare ?

 

 

 

 

 

 

L’AUTORE DELLA RACCOLTA

 

Teika(3).jpg

Ritratto di Fujiwara no Teika.

 

Fujiwara no Sadaie (藤原定家) , meglio conosciuto come Fujiwara no Teika  (1162 – 26 settembre 1241 ), è stato un antologo, calligrafo, critico letterario,  romanziere,  poeta giapponese e scriba del tardo periodo Heian e del primo periodo Kamakura . La sua influenza fu enorme, ed è annoverato tra i più grandi  dei poeti giapponesi , e forse il più grande maestro della forma waka, un’antica forma poetica composta da cinque versi con un totale di 31 sillabe

 

continua nel link :

https://en.wikipedia.org/wiki/Fujiwara_no_Teika

 

 

 

 

RIPUBBLICATO DA SE NEL 2010

 

 

La centuria poetica - Teika Fujiwara - copertina

 

 

“La poesia giapponese è l’espressione di una ispirazione improvvisa, di un’emozione istantanea, accennata con pochi, rapidi tratti. È un’arte essenzialmente basata sull’accenno, spesso appena adombrato, e sulla metafora, a cui l’abilità del poeta conferisce la facoltà di evocare nell’animo del lettore tutto un mondo di immagini. È stato detto più volte, e giustamente, che mentre il poeta occidentale descrive, quello giapponese suggerisce, accenna. […]

 

Lo Hyaku-nin Is-shù, letteralmente “Una poesia (per ognuno) di cento poeti”, reso da noi con “La centuria poetica”, è un’antologia (Shisen-shù) attribuita a Fujiwara-no-Sadaie, più comunemente noto, leggendo il suo nome alla cinese, come Fujiwara Teika.

Questa raccolta riflette i gusti e le tendenze artistiche dell’epoca più splendida della poesia giapponese.”

(dall’Introduzione di Marcello Muccioli)

 

 

 

Edizione di Sansoni

 

Immagine 1 - LA CENTURIA POETICA PRIMA EDIZIONE TEIKA FUJIWARA SANSONI 1950

 

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  1. ueue scrive:

    Bellissime queste poesie, espressione di un momento intenso di comunità con la natura. Bellissime anche le pitture, delicate, amorevoli, attente con gioia e precisione al mondo esterno che sembra coincidere con un’armonia interiore. La visione del vulcano, invece che essere angosciante, è serena, come riconoscere un fratello maggiore protettivo. Ho avuto la stessa sensazione vedendo il Vesuvio stagliarsi sull’orizzonte di Napoli: stranamente sembra un gigante buono che veglia sulla città, dà un senso di identità e quasi di protezione. E’ testimone di quanto l’apparenza possa ingannare: orco benevolo o mostro le cui intenzioni sono insondabili?

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