SCUDERIE DEL QUIRINALE
UNA SALA
IL TURISTA. INFO
ARTE.IT —
14 OTTOBRE 2021
ALLE SCUDERIE DEL QUIRINALE DAL 15 OTTOBRE AL 9 GENNAIO
A ROMA VA IN SCENA L’INFERNO DI DANTE RACCONTATO DAI GRANDI MAESTRI, DA BOTTICELLI A RODIN
Bottega di Hyeronimus Bosch, La visione di Tundalo, 1500 circa, Tempera su tavola, Madrid, Museo Lazaro Galdiano, inv. 2892 | Courtesy Scuderie del Quirinale
da : Inside Art
SAMANTHA DE MARTIN
14/10/2021
Roma – Una vorticosa schiera di dannati, sbucata da illustri pennelli, attivi dal Medioevo fino ai nostri giorni, si aggira tra le sale delle Scuderie del Quirinale per traghettare gli ospiti dalle miserie de “l’aiuola che ci fa tanto feroci” verso una condizione di felicità e di salvezza.
L’omaggio di Roma a Dante, nell’anniversario che ricorda i 700 anni dalla morte, ha la forma di un ambizioso percorso espositivo che condensa, in oltre 200 opere, l’universo infernale, con i suoi paesaggi e abitanti, raccontandone la fortuna iconografica attraverso i secoli.
Franz Von Stuck, Lucifero, 1890-1891, Olio su tela, Sofia, National Gallery | Courtesy The National Gallery, Sofia
Dal 15 ottobre al 9 gennaio la visione dantesca del mondo ultraterreno esplode in Inferno, la mostra ideata da Jean Clair e curata da Jean Clair e Laura Bossi, che si avvale di capolavori concessi in prestito da oltre ottanta istituzioni nazionali e internazionali, dalle Gallerie degli Uffizi al Musée d’Orsay, dalla Royal Academy di Londra alla Bibliothèque Nationale de France. Follia, alienazione, guerra, sterminio sono i topoi di questa esperienza che vedrà un’intera sezione dedicata alle diverse traslitterazioni dell’esperienza dell’Inferno in terra, mentre, oltrepassato il culmine del male, il percorso troverà la sua più alta espressione nell’evocazione dell’idea di salvezza. La stessa affidata da Dante all’ultimo verso della Cantica: “e quindi uscimmo a riveder le stelle”.
Pieter Huys, Inferno, 1570, Olio su tavola, 86 x 82 cm, Madrid, Museo Nacional del Prado, Inv. P002095 © Photographic Archive | Courtesy Museo Nacional del Prado, Madrid
da : Inside Art
“Per celebrare degnamente con una mostra d’arte il settimo centenario della morte di Dante Alighieri – spiegano i curatori Jean Clair e Laura Bossi – il tema dell’Inferno si è imposto come un’evidenza. Non solo perché rispetto alle altre cantiche è senza dubbio la straordinaria iconografia infernale ad aver maggiormente ispirato gli artisti, con un duraturo impatto sulla cultura visiva europea; ma anche per la sua attualità, in un mondo in cui la distruzione della natura, la crisi sociale e culturale ci inducono a riflettere sul destino dell’umanità e sulle cose ultime. Che sia espressa nei cupi avvertimenti di sofferenza eterna nelle miniature medievali, nell’incontro con un universo satanico fatto di tragedie terrene nell’arte rinascimentale e barocca, nei tormenti dell’anima raffigurati nelle tele romantiche e simboliste, la credenza in un possibile traguardo di dannazione si è dimostrata straordinariamente persistente”.
Auguste Rodin: La porte de l’enfer. Musée Rodin, Paris. Projet de porte monumentale pour le Musée des arts décoratifs, jamais réalisé.
Till Niermann – Opera propria
Auguste Rodin, La porta dell’Inferno, Calco in gesso in due parti del 1989, Parigi, Musée Rodin, inv. E33 | Courtesy Musée Rodin / ADAGP
Il percorso sarà l’occasione per ammirare la celebre Voragine infernale di Sandro Botticelli, dipinto su pergamena eseguito dal maestro per illustrare la Divina Commedia, oggi smembrato, eccezionalmente concesso in prestito dalla Biblioteca Apostolica Vaticana per le prime due settimane della mostra.
BEATO ANGELICO, il Giudizio Finale
Il Giudizio Universale è un’opera di Beato Angelico, conservata nel Museo nazionale di San Marco a Firenze. Si tratta di una tempera su tavola (105 × 210 cm) databile al 1431 circa. La forma insolita del pannello deriva dalla singolare destinazione dell’opera, usata per decorare la cimasa del seggio del coro.
www.wga.hu– dettaglio
L’INFERNO- dettaglio
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LA PARTE CENTRALE- dettaglio
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Tra i masterpieces del percorso, la spettacolare versione in gesso della monumentale Porta dell’Inferno di Auguste Rodin, realizzata nel 1989 per la fusione di uno degli ultimi esemplari bronzei dell’opera, e ancora il Giudizio Finale di Beato Angelico, Le tentazioni di Sant’Antonio Abate di Jan Brueghel, Lucifero di Franz Von Stuck e lo spaventoso Demonio di Valladolid in legno policromo.
Sandro Botticelli, Mappa dell’Inferno, 1480-90, Biblioteca Apostolica Vaticana ( ” La voragine infernale ” )
I Disegni del Botticelli per la Divina Commedia conosciuti sono 92. L’unico completato è quello che introduce i Canti dell’Inferno, cioè La voragine infernale.
Sandro Botticelli – La voragine infernale (Vaticano) part.
– Web Gallery of Art:
Sandro Botticelli – La voragine infernale (Vaticano) part.
JAN BRUEGHEL, LE TENTAZIONI DI SANT’ANTONIO ABATE- Genova 24
olio su tela
inizi del ‘600
Museo Nacional de Escultura
Valladolid, (Spagna)
Anonimo Demonio, 1701-1800 legno policromo Valladolid, Museo Nacional de Escultura, Inv. CE0178 © Museo Nacional de Escultura.Valladolid / Photo: Javier Munoz y Paz Pasto
da : Inside Art
William Adolphe Bouguereau, Dante e Virgilio 1850 olio su tela Parigi, Musée d’Orsay, acuis par dation en 2010, © 2021.RMN-Grand Palais
da: Inside Art
Anonimo Inferno 1510 – 1520 circa olio su tavola Lisbona, Museu Nacional de Arte Antiga
da : Inside Art
Sant’ Agostino La città di Dio, dopo il 1473 manoscritto Parigi, Bibliothèque Sainte Genevieve, Inv.: Ms. 246, fol. 389 © Bibliothèque Sainte-Geneviève, Paris, cliché IRH
da:
Inside Art
MOLTE IMMAGINI SONO DA :
INSIDEART
Alle Scuderie inaugura Inferno, la tanto attesa mostra su Dante Alighieri
QUALCOSA SUL CURATORE E IDEATORE DELLA MOSTRA:
Jean Clair, pseudonimo di Gérard Régnier (Parigi, 20 ottobre 1940), è uno scrittore, storico dell’arte e curatore francese.
È anche conservatore generale del Patrimonio francese, saggista spesso polemico, membro dell’Accademia di Francia dal 2008.
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Figlio di agricoltori, per un periodo fece parte dell’Union des étudiants communistes.
Fu assistente e poi conservatore in vari musei finché nel 1989 divenne conservatore generale del Patrimonio. È stato anche commissario per molte esposizioni delle opere di Duchamp, e ha diretto la Biennale di Venezia del Centenario.
Direttore di Chroniques de l’Art vivant dal 1970 al 1975, fu professore di storia dell’arte alla Scuola del Louvre tra il 1977 e il 1980, ha fondato e poi diretto i Cahiers du Musée d’Art Moderne dal 1978 al 1986. In Francia prende regolarmente parte ai dibattiti sull’arte contemporanea e sulla diffusione dell’arte.
opera:
Marcel Duchamp (1975)
Nel saggio intitolato Marcel Duchamp. Il grande illusionista Jean Clair sostiene la tesi che Marcel Duchamp, per la realizzazione della sua opera più celebre, Il grande vetro, si sia ispirato all’opera letteraria Viaggio nel paese della quarta dimensione (Voyage au pays de la quatrième dimension) di Gaston de Pawlowski, scrittore dimenticato di inizio Novecento. Nell’opera sono inoltre riassunti i principali studi duchampiani sul Grande Vetro e le posizioni teoriche di questi.
Altre opere
nel link :
https://it.wikipedia.org/wiki/Jean_Clair