GIORGIO CUSCITO, LIMES ONLINE, BOLLETTINO IMPERIALE, 5 NOVEMBRE 2021 :: Perché la Cina costruirà una base in Tagikistan.

 

 

 

Limes

 

5 novembre 2021

https://www.limesonline.com/rubrica/cina-base-tagikistan-afghanistan

 

ADB Grant to Improve Water Supply, Sanitation Systems in Dushanbe | Asian Development Bank

 

Mappa Tagikistan - cartina geografica e risorse utili - Viaggiatori.net

TAGIKISTAN E I SUOI VICINI

 

 

 

 

Dushanbe: la popolazione è in costante crescita - l'economia 2021Dushanbe, capitale del Tagikistan

 

Perché la Cina costruirà una base in Tagikistan.

 

 

Carta di Laura Canali - 2021

Carta di Laura Canali – 2021

 

 

 5/11/2021

BOLLETTINO IMPERIALE

L’avamposto, che sarà usato dalle forze armate di Dušanbe, denota la vulnerabilità del confine sino-afghano e la fragilità delle vie della seta. Tuttavia contribuisce all’espansione del raggio d’azione dell’Esercito popolare di liberazione all’estero. Prossima destinazione Cambogia?

di Giorgio Cuscito

CINA, TAGIKISTAN

La costruzione cinese di un nuovo avamposto di polizia in Tagikistan conferma i timori della Repubblica Popolare circa possibili infiltrazioni jihadiste nel Xinjiang dall’Afghanistanall’indomani del ritiro degli Stati Uniti.

 

Inoltre sottolinea la dimensione militare della Belt and Road Initiative (Bri, nuove vie della seta), il progetto geopolitico di Pechino per espandere la sua influenza all’estero.

 

La struttura che sorgerà nella provincia autonoma orientale del Gorno-Badakhshan non sarà assegnata formalmente all’Esercito Popolare di Liberazione (Epl) ma alle forze speciali guidate da Dušanbe (Dushanbe), che da tempo coopera con Pechino nel pattugliamento delle frontiere con l’Afghanistan. Infatti la Repubblica Popolare dispone già di un proprio avamposto in Tagikistan affacciato sul corridoio afghano di Wakhan.

 

Cosa è il Corridoio del Wakhan in Afghanistan, così importante per la Cina | L'HuffPost

 

IN ROSSO, IL CORRIDOIO DI WAKHAN CHE METTE IN COMUNICAZIONE L’AFGHANISTAN E LA CINA-
E’ UNA STRISCIA  LUNGA 270 KM MA LARGA MENO DI 13-  IL CONFINE MISURA MENO DI 70 KM.

(https://www.huffingtonpost.it/entry/cosa-e-il-corridoio-del-wakhan-in-afghanistan-cosi-importante-per-la-cina_it_6130c078e4b05f53eda42fc9 )

 

 

A ogni modo non si può escludere che un giorno i cinesi prendano direttamente il possesso della nuova struttura. Ciò sarebbe parzialmente in linea con i piani di proiezione militare cinese in Eurasia, i quali si concentrano lungo la nuova via della seta marittima e di cui la base (l’unica ufficiale dell’Epl all’estero) a Gibuti è l’esempio più fulgido.

 

Mappa Gibuti - cartina geografica e risorse utili - Viaggiatori.net

 

Gibuti: inaugurata la base militare cinese | Sicurezza internazionale | LUISS

LA BASE CINESE DI GIBUTI, NOVEMBRE 2017

 

 

 

Il ritiro americano dall’Afghanistan ha spinto Pechino a stringere i contatti con i taliban, che ora guidano il governo di Kabul. A loro il governo cinese chiede di contenere la minaccia jihadista e in cambio promette sostegno diplomatico e investimenti infrastrutturali. La priorità è impedire che cellule terroristiche penetrino nel Xinjiang per condurre attentati a sostegno della causa degli uiguri, la minoranza musulmana e turcofona contro cui le autorità cinesi conducono una campagna di repressione e assimilazione all’etnia han, ceppo dominante nella Repubblica Popolare.

 

In tal senso, l’attentato suicida dell’8 ottobre alla moschea sciita di Kunduz (Afghanistan) è un segnale negativo.

Lo Stato Islamico del Khorasan, che ha rivendicato il delitto, sostiene che il suo artefice avesse il nome di battaglia al-Uyghuri.

Già negli scorsi mesi questo gruppo terroristico ha minacciato con la propaganda la Repubblica Popolare e ora lascia intendere che estremisti originari del Xinjiang sono presenti in Afghanistan. A ciò si aggiunga che nella fase acuta della guerra in Siria e in Iraq, jihadisti uiguri si sono arruolati tra le fila di al-Qaida e dello Stato Islamico. Di qui le preoccupazioni cinesi per nuovi attentati sul suolo patrio dopo quelli avvenuti nel 2014 e la successiva aspra campagna antiterrorismo attuata nel Xinjiang.

 

VEDI LIMES, GIORGIO CUSCITO:

13 MARZO 2014

In Cina con l’attentato di Kunming il terrorismo islamico cambia tattica

 

Il 1° marzo, presso la stazione ferroviaria di Kunming nello Yunnan (Sud della Cina), otto uomini armati di coltelli si sono scagliati contro la folla, compiendo in pochi minuti un massacro: 33 morti e 143 feriti. Per le autorità si è trattato di un attentato terroristico premeditato, organizzato da militanti legati al movimento separatista uiguro. L’agenzia di stampa Xinhua lo ha definito “l’11 settembre” della Cina.

 

SEGUE :

https://www.limesonline.com/in-cina-con-lattentato-di-kunming-il-terrorismo-islamico-cambia-tattica/59117

 

 

 

Per Pechino la situazione è sfavorevole anche in Pakistan.

Negli ultimi mesi, i ribelli baluci e il gruppo terroristico Tehrik-i-Taliban Pakistan hanno condotto degli attentati contro lavoratori cinesi coinvolti nel corridoio sino-pakistano, imperniato sulla rotta passante per il Balucistan che collega Kashgar (Kashi) nel Xinjiang al porto di Gwadar.

VEDI CARTINA SUBITO SOTTO

La Repubblica Popolare punta sull’accesso ad esso per ridurre la dipendenza dei propri flussi marittimi dallo Stretto di Malacca, sorvegliato dagli Usa. Tuttavia, l’opposizione alla presenza cinese sta spingendo Pechino a dirigere parte degli investimenti verso il porto di Karachi.

 

Il peso di questi eventi è aggravato dal fatto che in futuro Pechino vorrebbe allacciare l’Afghanistan al corridoio sino-pakistano e accrescere così la propria influenza in Asia Centrale, lungo la via della seta terrestre. Insomma i due avamposti in Tagikistan hanno una natura prettamente difensiva, ma potrebbero fungere anche da punti di osservazione verso Ovest.

 

 

 

GWADAR E’ SULL’OCEANO INDIANO — VEDI CARTINA SOTTO

 

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Carta di Laura Canali – 2021

 

Il percorso di ascesa militare della Repubblica Popolare prevede la costruzione di basi lontano dai confini nazionali, soprattutto di tipo navale.

 

Infatti l’obiettivo della Cina è diventare una potenza marittima in grado di competere con gli Usa. Un segnale eclatante in tal senso è emerso nel 2013, quando i media cinesi hanno divulgato una mappa sulla “distribuzione delle basi portuali d’oltremare nei prossimi dieci anni”. Esse si concentravano in corrispondenza degli snodi chiave delle rotte marittime tra l’Indo-Pacifico e l’Africa. Cioè rispettivamente il teatro che la Repubblica Popolare giudica come proprio cortile di casa e il continente affacciato sull’Europa, a sua volta parte integrante della sfera d’influenza americana in Eurasia. Dalla mappa sono escluse le isole artificiali che poi Pechino ha costruito nel conteso Mar Cinese Meridionale. Probabilmente perché la Repubblica Popolare asserisce la sua sovranità sulla quasi totalità di questo specchio d’acqua.

 

Negli anni successivi, la crescente opposizione degli Usa all’ascesa militare cinese ha scoraggiato diversi paesi dall’ospitare installazioni dell’Epl. Per far fronte al problema, Pechino ha motivato la realizzazione con impellenze securitarie. La base a Gibuti svolge formalmente il ruolo di supporto logistico per le missioni antipirateria e di peacekeeping, anche se soprattutto monitora i flussi marittimi diretti verso il Canale di Suez.

Invece gli avamposti in Tagikistan contribuiscono ad arginare la minaccia jihadista. Non è escluso che con la medesima motivazione Pechino concluda un accordo simile con il Pakistan, che peraltro figura nella famigerata mappa al pari di Gibuti. A Gwadar già spicca un compound fortificato gestito dalla società logistica China Communications Construction Company.

 

 

Carta del Sud-Est asiatico: Vietnam, Laos, Cambogia, Cina - Limes

CAMBOGIA, VIETNAM, LAOS–CARTINA DI LIMES

 

Anche la Cambogia, con cui la Repubblica Popolare afferma di avere «un’amicizia infrangibile», potrebbe ospitare soldati dell’Epl. Già nel 2020 si vociferava che i rispettivi governi avessero concluso un accordo segreto per l’uso della base di Ream, un tempo utilizzata dagli Usa. Inoltre, da anni la Repubblica Popolare investe nell’area circostante per sviluppare un grande complesso turistico e collegarlo all’aeroporto di Dara Sakor.

 

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Gli Usa sono preoccupati più dalle manovre cinesi in Cambogia che da quelle in Tagikistan. Probabilmente perché interpretano queste ultime come un segnale del fatto che la Cina si sta facendo distrarre dalla “tomba degli imperi”. Nel lungo periodo ciò potrebbe privare Pechino di risorse utili alla competizione sino-statunitense nell’Indo-Pacifico.

 

Valenza diversa avrebbero le operazioni a Ream. Se l’Epl vi mettesse piede, potrebbe usare la base in triangolazione con quella di Hainan e le isole artificiali nel Mar Cinese Orientale per presidiare più da vicino lo Stretto di Malacca. In questo modo potrebbe ridurre le possibilità che un giorno gli Usa ostruiscano i flussi marittimi cinesi passanti per questo collo di bottiglia.

 

Il Tifone Rammasun devasta l'isola Hainan - Meteo Giornale

 

Stretto di Malacca: maggiori volumi, maggiori rischi

STRETTO DI MALACCA

 

L’impatto di una simile dinamica sulla competizione sino-statunitense sarebbe nettamente superiore a quello determinato dal nuovo avamposto in Tagikistan.

 

 

Carta di Laura Canali, 2020

 

ISOLE PARACELSO

 

Le Isole Paracelso sono un gruppo di scogli e atolli nel mar Cinese Meridionale, situati tra il Vietnam e le Filippine. Luoghi incantevoli che però sono al centro di una contesa tra Stati. Le isole sono rivendicate da Taiwan e dal Vietnam ma attualmente battono bandiera della Cina.

 

YAHOO. NOTIZIE.COM

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Carta di Laura Canali - 2021Carta di Laura Canali – 2021

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