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Il nuovo governo d’Afghanistan, è l’Emirato
Nico Piro
7 Settembre 2021
Con una conferenza stampa al GMIC di Kabul ( il Government Media and Information Center, un edificio di edilizia sovietica con un tocco d’asiatico ), il portavoce Zabihullah ha annunciato il nuovo governo d’Afghanistan. Si tratta di un annuncio atteso per venerdì scorso poi rinviato a sabato, infine – genericamente – alla settimana successiva.
Di mezzo c’è stata la visita del capo dei servizi pakistan, l’ISI, venuto a portare pace in mezzo alle liti talebane o a mostrare la sua presenza in maniera plateale per dimostrare – secondo altre interpretazioni – che il Pakistan conta ancora con gli studenti coranici (che ormai hanno rapporti con Doha, Mosca, Pechino, Teheran).
Ma torniamo al governo che viene definito ad interim (verso cosa non è chiaro, le elezioni? non mi pare se ne sia parlato).
In breve: non è il governo inclusivo che chiedevano Mosca, in particolare, e Pechino (che invitava ad una svolta moderata). I ministri sono tutti talebani, non ci sono donne, i non pashtun sono pochissimi e comunque non c’è rappresentanza di tutte le etnia afghane (per esempio quella degli sciiti hazara).
La Repubblica Islamica d’Afghanistan viene archiviata (senza nemmeno un tratto di penna visto che non ci sono provvedimenti di modifica della Costituzione), al suo posto c’è l’Emirato Islamico d’Afghanistan.E’ complicato inquadrare tutti i nomi, sia per motivi di traslitterazione sia perché alcuni sono personaggi in clandestinità da vent’anni.
Cominciamo da quanto avevamo anticipato (era questo il nodo degli scontri): il Mullah Baradar non sarà il premier ma il vice nonostante dall’inizio delle trattative di Doha, Baradar fosse diventato il volto dei talebani in giro per il mondo e fosse stato accolto a Kandahar, dopo la caduta di Kabul, come un grande leader.
Il premier sarà il Mullah Hassan Akhund, ultra-sessantenne (per quanto sia possibile individuare l’età di qualcuno con precisione in Afghanistan), tra i membri fondatori del movimento, vicino al Mullah Omar, capo della shura di Quetta (il comando talebano in esilio in Pakistan).
E’ sulla lista dei terroristi internazionali delle Nazioni Unite dal 2001.
Sirajuddin Haqqani
Agli Interni va il capo del clan Haqqani, ricordiamolo: è un’organizzazione potentissima con base a Khost, che lega jihad ad affari e porta il nome dell’omonima famiglia che l’ha creata. Sirajuddin Haqqani (figlio del fondatore e attuale capo del clan) è il nuovo Ministro degli Interni, sulla sua testa pende una taglia di 5 milioni di dollari messa dal governo americano.
Il Ministro alla Difesa è il Mullah Yaqub (o Yaqoob) figlio del fondatore dei talebani, il Mullah Omar. Sarà anche capo di stato maggiore.
Ministro degli Esteri, un volto noto Amir Khan Muttaqi, membro della squadra di Doha, in rappresentanza dei talebani, anch’egli storico membro del movimento, era stato Ministro dell’Informazione ai tempi dell’Emirato.
Resta il mistero, che ormai si trascina da troppo tempo, sul Mullah Hibatullah Akhundzada, leader dei talebani e che sarà l’Emiro cioè il capo dell’Emirato quindi la figura chiave del nuovo governo. Non si mostra in pubblico da anni e, al contrario di Baradar, non è apparso a cerimonie ufficiali a Kandahar dove pure – secondo i talebani – è arrivato da giorni.
Non ci sono sue foto recenti, quella fatta circolare si è poi scoperto essere del 2016. Sarebbe morto ma i talebani non lo vogliono ammettere, il perché è un mistero nel mistero. Pesante incognita anche sul suo ruolo visto che non è stata chiarita la forma costituzionale del governo: sarà guida spirituale all’iraniana o si occuperà anche di azioni esecutive e pratiche?
Mullah Hibatullah Akhundzad
Alcune osservazioni a caldo:
1) Nella giornata delle proteste anti-talebane in tutte le città del Paese, questo governo non è chiaramente un segno di apertura al resto dell’Afghanistan, è un governo di linea dura e del “o con noi o contro di noi”
2) Bisognerà valutare le reazioni di Paesi come Russia e Cina a questo annuncio per una valutazione complessiva degli effetti di questa scelta talebana sugli equilibri dell’area
3) Questo governo (che esclude Abdullah e Karzai, come del resto era già chiaro) non sembra favorire la cooperazione internazionale di cui i talebani hanno disperatamente bisogno per riavviare l’economia del Paese ed evitare il malcontento popolare
QUESTO POST E’ IN AGGIORNAMENTO MAN MANO CHE ARRIVANO NUOVI ELEMENTI
Mullah Muhammad Hassan Akhund, premier
Mullah Baradar Akhund sarà vice premier
Mullah Hidayatullah Badri Ministro delle Finanze
Mullah Yaqub Ministro alla Difesa
Sirajuddin Haqqani Ministro degli Interni
Sheikh Mawlawi Noorullah Munir Ministro dell’Istruzione
Khalil-ur-Rehman Haqqani Ministro dei Rifugiati
Qari Fasihuddin Ministro della Difesa e Capo di Stato Maggiore
Mawlawi Amir Khan Mutaqqi Ministro degli Esteri
IL FATTO QUOTIDIANO DEL 7 SETTEMBRE 2021
Afghanistan, i Talebani annunciano il governo: il primo ministro Hasan è nella lista Onu dei terroristi. All’Interno un ricercato dall’Fbi
Il portavoce Zabihullah Mujahid in conferenza stampa ha annunciato i nomi dell’esecutivo ad interim. Poco dopo ha parlato anche la guida suprema per la prima volta da quando i talebani sono tornati al potere: “Assicuro a tutti i connazionali che i rappresentanti lavoreranno duramente per sostenere le regole islamiche e la legge della sharia nel Paese
di F. Q. | 7 SETTEMBRE 2021
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Primo ministro ad interim il mullah Mohammad Hasan, noto per essere nella lista Onu dei terroristi, suo vice il mullah Abdul Ghani Baradar.
Alla Difesa il figlio del mullah Omar, mentre agli Interni un ricercato dall’Fbi.
Sono questi i nomi del governo provvisorio dei Talebani in Afghanistan, annunciati in conferenza stampa dal portavoce Zabihullah Mujahid che ha anche aggiunto che i Talebani “sono tutti rappresentanti”. Ha quindi spiegato che “non ci sono differenze tra noi. Tutti saranno trattati allo stesso modo”.
“I Talebani sono composti da persone di tutte le Regioni, tutte le lingue, tutte le tribù e gruppi”, ha detto Mujahid, sostenendo che “non stiamo distribuendo portafogli in base all’identità etnica, come invece avevano fatto in passato i governi di Karzai e Ghani”.
A completare il nuovo governo dei Talebani sono il Mullah Hidayatullah Badri nel ruolo di ministro delle Finanze, Shaykhullah Munir ministro dell’Istruzione, Sher Muhammad Abbas vice ministro degli Esteri e Khalil-ur-Rehman Haqqani ministro dei Rifugiati. Qari Fasihuddin è stato invece scelto come capo di Stato Maggiore dell’esercito.
Intanto la guida suprema dei Talebani ha chiesto al nuovo governo di difendere la legge sulla sharia nel suo primo messaggio da quando il movimento è salito al potere.
“Assicuro a tutti i connazionali che i rappresentanti lavoreranno duramente per sostenere le regole islamiche e la legge della sharia nel Paese”, ha affermato Hibatullah Akhundzada, che non si è mai fatto vedere in pubblico, in un comunicato stampa in inglese.
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Il primo ministro – Mohammad Hasan (anche detto Mohammad Hasan Akhund, laddove akhund è un sinonimo di mullah) è figura meno nota di altre nella leadership dei Talebani, ma non per questo meno potente.
Hasan figura nella lista dell’Onu di persone designate come “terroristi o associati a terroristi”. A lui era affidata fino ad oggi la presidenza del Rahbari Shura, (letteralmente il ‘Consiglio della guida’, cioè il Consiglio direttivo), che ha svolto praticamente le funzioni di governo dei Talebani, prendendo tutte le maggiori decisioni prima di sottoporle all’approvazione della guida suprema del movimento, il mullah Hibatullah Akhundzada.
Nei giorni scorsi media pachistani avevano riferito che lo stesso Akhundzada aveva scelto Mohammad Hasan come nuovo primo ministro. Mohammad Hassan è stato in passato consigliere politico del Mullah Omar, già leader dei Talebani, oltre che governatore di Kandahar e ministro degli Esteri negli anni del primo governo degli studenti coranici, tra il 1996 e il 2001.
Il vice Baradar – Baradar, alias Baradar Akhund, è il vice ‘politico’ del leader dei Talebani Akhundzada. Ha combattuto contro i sovietici e da una madrasa che avrebbe creato a Kandahar con il mullah Omar sarebbe poi arrivato a contribuire a fondare il movimento dei Talebani. Sarebbe stato uno dei comandati più fidati del mullah Omar. Era il suo vice e sarebbe anche il cognato. Nato nella provincia di Uruzgan nel 1968, era vice ministro della Difesa all’epoca della caduta del regime dei Talebani. Era stato arrestato nel 2010 dalle autorità pakistane a Karachi. Negli anni successivi si erano rincorse molte voci sulla sua storia. Nel 2018 i Talebani afghani ne annunciavano la scarcerazione con gli analisti che all’epoca collegavano quegli sviluppi ai tentativi americani di far ripartire i colloqui di pace tra il movimento e il governo di Kabul. L’anno successivo veniva nominato a capo dell’ufficio politico dei Talebani a Doha, in Qatar. Nel 2020 ha partecipato alla firma dell’accordo di Doha con gli Usa. Alla fine dello scorso luglio ha incontrato a Tianjin, in Cina, il ministro degli Esteri del gigante asiatico, Wang Yi.
Alla Difesa il figlio del mullah Omar – Ministro della difesa invece sarà il mullah Mohammad Yaqoob, figlio del mullah Omar. Già capo della potente “commissione militare” dei Talebani, negli anni passati ha fatto parlare di sé quando si rifiutò di giurare fedeltà al mullah Mansour.
Ministro dell’Interno un ricercato dall’Fbi – Sirajuddin Haqqani è stato scelto come ministro degli Interni.
E’ il figlio di Jalaluddin Haqqani, tra i protagonisti della resistenza antisovietica, morto tre anni fa, e capo della rete Haqqani ritenuta legata ad al-Qaeda, responsabile in passato di sanguinosi attentati in Afghanistan. Era tra i ‘papabili’ per la successione a Mansour. E’ ricercato dall’Fbi: sulla sua testa una taglia da cinque milioni di dollari a chiunque possa fornire informazioni utili alla sua cattura. E’ ricercato in relazione a un attentato del 14 gennaio 2008 contro il Serena hotel di Kabul nel quale sono rimaste uccise sei persone, tra cui un cittadino americano, Thor David Hesla. E in merito a un tentato omicidio del presidente dell’Afghanistan Hamid Karzai sempre nel 2008.
Che Dio protegga gli Afgani!