SILVIO PUCCIO, Afghanistan, ucciso il portavoce della resistenza. Il leader Massoud: “Pronto a parlare coi taleban” — LA STAMPA DEL 5 SETTEMBRE 2021- 21.09

 

 

LA STAMPA DEL 5 SETTEMBRE 2021

https://www.lastampa.it/esteri/2021/09/05/news/afghanistan-il-papa-prego-affinche-i-paesi-accolgano-i-profughi-ripresi-i-voli-da-kabul-1.40670008

 

 

Afghanistan, ucciso il portavoce della resistenza. Il leader Massoud: “Pronto a parlare coi taleban”

Cecilia Strada: «Si sta avverando quanto previsto da mio padre vent’anni fa». Di Maio: «Trasferiremo l’ambasciata in Qatar»

Afghanistan, ucciso il portavoce della resistenza. Il leader Massoud: “Pronto a parlare coi taleban”

SILVIO PUCCIO

PUBBLICATO IL05 Settembre 2021 ULTIMA MODIFICA05 Settembre 2021 21:09

 

Ahmad Massoud, il leader della resistenza ai taleban nella valle del Panjshir, ha detto di essere pronto a parlare con gli studenti coranici per porre fine ai combattimenti. «Il Fronte di resistenza nazionale dell’Afghanistan in linea di principio accetta di risolvere i problemi attuali, di porre fine ai combattimenti e continuare i negoziati», ha affermato in un post Facebook. «Per raggiungere una pace duratura, la NRF è pronta a interrompere i combattimenti a condizione che i talebani cessino anche i loro attacchi e movimenti militari su Panjshir e Andarab», ha detto, riferendosi a un distretto nella vicina provincia di Baghlan.

 

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FILIPPO ROSSI

 

 

 

Massoud guida una resistenza composta da resti dell’esercito regolare afghano, unità delle forze speciali e miliziani locali. Ha chiesto un accordo negoziato con gli studenti coranici prima che scoppiassero i combattimenti circa una settimana fa. Sono stati effettuati diversi tentativi di colloqui nelle scorse settimane, conclusi con un nulla di fatto. I combattimenti nella valle del Pajshir sono stati l’esempio più eclatante di resistenza ai taleban nel paese.

Intanto il portavoce della resistenza in Afghanistan e noto giornalista, Fahim Dashti, è stato ucciso oggi in uno scontro con i talebani nel Panshir.

Lo ha riferito una fonte a Tolonews.

 

Cecilia Strada: «Si sta avverando quanto previsto da mio padre vent’anni fa»

«Lo avevamo già detto 20 anni fa, avrebbe esclamato mio padre. Si sta avverando quanto era ampiamente prevedibile». A dirlo è Cecila Strada, la figlia del fondatore di Emergency Gino Strada. Dal Festival della tv e dei nuovi media ha dichiarato: «Mi fa molto piacere vedere che oggi si è scatenata una solidarietà enorme verso gli afgani e che sentiamo come europei il bisogno di farli scappare. La lezione dell’Afghanistan secondo me è: sono le stesse famiglie che c’erano 20 anni fa e per 20 anni abbiamo ignorato. Le stesse vittime dei talebani e dei bombardamenti della coalizione internazionale, per 20 anni ci siamo raccontati che andava tutto bene oppure non ci siamo raccontati niente. Sono le stesse famiglie che morivano ieri e oggi si accalcano all’aeroporto per cercare di scappare. Dobbiamo imparare a occuparci dei vivi finche’ sono ancora vivi».

 

Cecilia Strada: “Mio padre morto piace perché non parla”

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Di Maio: trasferiamo l’ambasciata italiana in Qatar

L’ambasciata italiana in Afghanistan verrà trasferita in Qatar. A dirlo è il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in missione diplomatica prima di partire per il Pakistan: «Ho incontrato l’emiro del Qatar e il mio omologo. Abbiamo riferito alle autorità che abbiamo l’intenzione di spostare l’ambasciata da Kabul qui a Doha, come ufficio diplomatico per continuare a seguire la crisi afghana».

 

Afghanistan, Di Maio: “Collaboriamo con Paesi confinanti su rischio terrorismo e su sfollati”

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Il capo dell’esercito Uk: «Ci siamo sbagliati tutti»«

Sull’Afghanistan ci siamo sbagliati tutti. Nessuno si aspettava un’ascesa così rapida dei taleban».

Lo ha detto alla Bbc Sir Nick Carter, il capo di Stato maggiore dell’esercito britannico

. «Il ritmo ci ha sorpreso, non credo che ci stessimo rendendo conto di quello che stavano facendo i miliziani». Secondo il generale, «Anche gli stessi taleban non si aspettavano che le cose sarebbero cambiate così in fretta». Un errore di valutazione condiviso: «Non credo che nessuno avesse previsto quanto fosse fragile l’amministrazione afghana, e quanto poco potere avesse sull’esercito».

Rispetto alla formazione del nuovo governo, il generale britannico dice di ritenere che gli studenti coranici «Non siano così stupidi da non capire che il popolo è cambiato, che vuole un tipo di governo diverso». Rispetto alla comunità internazionale, Carter dice che i Talebani «Avranno bisogno di un po’ di aiuto per gestire in modo efficace uno stato moderno. Se si comportano bene, forse lo riceveranno».

 

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Kabul, i talebani attaccano donne e giornalisti durante una protesta

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Il Papa: «Prego per l’accoglienza»

«Prego affinché molti Paesi accolgano e proteggano quanti cercano una nuova vita. In questi momenti concitati che vedono gli afghani cercare rifugio, prego per i più vulnerabili. Prego anche per gli sfollati interni, affinché abbiano l’assistenza e la protezione necessaria».

E’ quanto ha detto Papa Francesco all’Angelus, riferendosi alle tensioni che stanno attraversando l’Afghanistan dopo la presa del potere dei taleban. «Possano i giovani afghani – ha aggiunto Francesco – ricevere l’istruzione, bene essenziale per lo sviluppo umano. E possano tutti gli afghani, sia in patria, sia in transito, sia nei Paesi di accoglienza vivere con dignità, in pace e fraternità coi loro vicini».

 

Milley (esercito Usa): «Assisteremo a un ritorno del terrorismo» 

«La mia considerazione militare è che ci sono le condizioni per una probabile guerra civile», ha detto il generale di Stato maggiore dell’esercito Usa Mark Milley, intervistato dall’emittente televisiva conservatrice Fox News. «Non so se i Talebani saranno in grado di consolidare il loro potere e stabilire un governo», ha aggiunto. Potrebbero essere i gruppi terroristici a trarre vantaggio dal vuoto di potere in Afghanistan, ha avvertito Milley. Il timore è che, con la riorganizzazione di al-Qaeda, gli estremisti dell’Isis aumentino la loro influenza o possano crescere un’altra miriade di gruppi terroristici. Si potrebbe assistere a un risorgere del terrorismo nella regione entro 36 mesi. Monitoreremo questa situazione».

 

 

Parolin (segretario Vaticano): «Tutta questa sofferenza si poteva evitare»

«La situazione dell’Afghanistan non è semplice e la stessa comunita’ internazionale è in grosse difficoltà. Si poteva arrivare alla decisione di ritirare le forze occidentali, ma in una maniera più ordinata e senza creare tutta questa sofferenza». Lo dice il segretario di Stato Vaticano, il cardinale Pietro Parolin, in visita al santuario di Montevergine. «Non abbiamo grandi mezzi, ma abbiamo cercato di seguire la situazione dal punto di vista umanitario – aggiunge Parolin – e mantenendo i contatti con chi opera lì. Siamo riusciti a portare a casa il sacerdote e le suore di Madre Teresa che erano nel paese. Non volevano lasciare i ragazzi che assistevano. In mezzo a tante situazioni di violenza, che ci siano gesti di amore così, dà tanta gioia e speranza che si possa fare di più e meglio».

 

Ripresi i voli interni all’aereoporto della capitale

All’aeroporto internazionale di Kabul sono ripresi alcuni voli nazionali con la compagnia statale Ariana Afghan Airline. Il vettore opera verso tre province. Shershah Stor, direttore della stazione della compagnia aerea all’aeroporto, ha riferito all’Associated Press che i voli sono partiti sabato verso Herat, Kandahar e Balkh. Le tratte sono state condotte senza un sistema radar funzionante all’aeroporto. Stor ha affermato che domenica sono in programma altri tre voli verso le stesse province. Una squadra di tecnici qatarioti e turchi è arrivata a Kabul la scorsa settimana per aiutare a riavviare le operazioni all’aeroporto, che secondo le Nazioni Unite è fondamentale per fornire assistenza umanitaria al Paese. Resta da vedere, tuttavia, se eventuali compagnie aeree commerciali saranno disposte a offrire i servizi.

 

Un’altra manifestazione di donne interrotta a Kabul

I Talebani hanno interrotto a Kabul una protesta delle donne, scese anche oggi per le strade della capitale chiedendo che vengano rispettati i loro diritti, la possibilità di lavorare e di far parte del nuovo governo. La Bbc riferisce che la manifestazione è stata dispersa con l’uso di lacrimogeni e spray al peperoncino mentre le donne si dirigevano verso il palazzo presidenziale. Secondo quanto riporta l’emittente Tolo News, i Talebani sostengono che la protesta è andata fuori controllo e per questo è stato necessario intervenire. E’ il secondo giorno consecutivo in cui i taleban disperdono una manifestazione per contestare la repressione dei diritti delle donne».

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1 risposta a SILVIO PUCCIO, Afghanistan, ucciso il portavoce della resistenza. Il leader Massoud: “Pronto a parlare coi taleban” — LA STAMPA DEL 5 SETTEMBRE 2021- 21.09

  1. ueue scrive:

    Spero solo che cali la cifra dei morti.

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