Debre Berhan Selassie chiesa, affresco, Gonder, Amhara Region, Etiopia
LA CHIESA DI DEBRE BERHAN SELASSIE SI TROVA NEL NORD DELL’ETIOPIA NELLA CITT’A DI GONDAR. E’ PARTE DI UN SITO PIU’ VASTO DELL’UNESCO CONOSCIUTO COME ” FASIL GHEBBI, REGIONE DI GONDAR ” DAL 1979.
IL RE FASIL ( FASILIDES) FONDO’ UFFICIALMENTE LA CITTA’ DI GONDAR NEL 1634 QUALE CAPITALE DELL’ETIOPIA. IL SITO UNESCO COMPRENDE IL PALAZZO REALE, LE STORICHE LIBRERIE, I MONASTERI, E LE CHIESE DEL 16-17° SECOLO COSTRUITI DAL RE FASIL E DAI SUOI SUCCESSORI.
LA CHIESA DI DEBRE BERHAN SELASSIE E’ UNA MODESTA COSTRUZIONE IN PIETRA CIRCONDATA DA MURA DI PIETRE ESTERNE. E’ MOLTO CONOSCIUTA SOPRATTUTTO PER I SUOI DIPINTI INTERNI CHE RAPPRESENTANO L’ARTE RELIGIOSA CRISTIANA DEL SECONDO STILE GONDARINO.
LA FACCIATA DELLA CHIESA DI DEBRE BIRHAN SELASSIE
A.Savin
REECINTO DEL MONASTERO
A.Savin
Gondar (meno comunemente scritto Gonder) è un’antica capitale imperiale dell’Etiopia e della provincia storica del Begemder, attualmente parte della regione di Amhara; generalmente ci si riferisce alla vecchia provincia di Begemder chiamandola “la provincia di Gondar”. La città si trova a nord del Lago Tana, sulle rive del fiume Angereb e a sud-ovest dei monti Semien.
Fino al XVI secolo i negus non erano soliti avere una città come capitale fissa. Muovendosi continuamente attraverso i loro domini, preferivano vivere in lussuosi accampamenti temporanei; il sostentamento della famiglia reale, della guardia imperiale e della corte era garantito attraverso l’esazione di una tassa sulle coltivazioni e sulla legna, pagata dai contadini e dai ras locali. Dal pagamento di questa imposta era esentato il monastero di Debre Berhan, fondato da Zara Yaqob nel 1456.
A partire dall’Imperatore Minas nel 1559, i sovrani d’Etiopia iniziarono a trascorrere sempre più di frequente il periodo primaverile presso il Lago Tana. Questi accampamenti, che fiorirono come città per un breve periodo, includevano Emfraz, Ayba, Gorgora e Dankaz.
Gondar venne fondata dall’Imperatore Fasilide attorno al 1635 e crebbe come centro agricolo ed emporio commerciale. Non si sa molto riguardo al nome; una comune superstizione afferma che, nel momento in cui il negus decideva il luogo ove fondare la capitale, questa doveva avere quale lettera iniziale del nome la G. Secondo questa credenza, il negus battezzò così la nuova capitale Gonder (inizialmente pronunciata come Gander); allo stesso modo venne deciso il nome della città di Gorgora (inizialmente Gargara), sviluppatasi dopo il 1600. Sempre secondo la tradizione, fu un bufalo a condurre l’Imperatore Fasilide presso uno stagno vicino ad Angereb, dove un venerabile vecchio eremita avrebbe predetto all’Imperatore che egli avrebbe fondato la capitale proprio in quel luogo. Fasilide fece bonificare lo stagno e vi costruì il proprio castello. L’Imperatore fece anche realizzare sette chiese; le prime due, Fit Mikael e Fit Abbo, furono costruite per porre fine a delle epidemie. I cinque imperatori che gli succedettero sul trono fecero costruire anch’essi i propri palazzi a Gondar.
Nel 1668, in seguito a un concilio della chiesa locale, l’Imperatore Giovanni I ordinò che gli abitanti di Gondar fossero divisi per religione: i musulmani vennero spostati nell’arco di due anni in un quartiere apposito, chiamato inizialmente Islamge (in amarico “Luogo dell’Islam”) o Islam Bet (“Casa dell’Islam”) e in seguito Addis Alem. Si ritiene che nel XVII secolo la popolazione di Gondar superasse le 60.000 persone: nel 1678, il vescovo armeno Hovannes, in visita alla città, notava che Gondar era “due volte più grande di Istanbul”. Molti degli edifici di questo periodo sono sopravvissuti nonostante i tumulti e la decadenza del diciottesimo secolo. Durante il regno di Iyasu I (1682-1706), la città di Gondar acquisì una propria identità civica: nonostante l’ordine dell’imperatore rivolto ai cittadini di abbandonare la città e di seguirlo nella sua campagna militare contro gli Oromo in Damot e Gojjam, come accaduto per gli imperatori precedenti, essi rifiutarono. Gondar, come capitale, fu una mescolanza di diverse popolazioni, usi e costumi dell’Etiopia. Come dice Donald Levine, servì come vettore del veloce sviluppo della cultura amarica stessa. E quindi divenne il centro dell’orgoglio nazionale.
La città mantenne il ruolo di capitale dell’Etiopia fino al regno di Teodoro II che dopo la sua incoronazione, avvenuta nel 1855, spostò la capitale imperiale a Magdala. Gondar venne saccheggiata e data alle fiamme più volte: nel 1864, nel dicembre del 1866 e nel 1887 durante l’invasione dell’Etiopia da parte del sultano Abdallahi ibn Muhammad.
Nel corso della Guerra d’Etiopia Achille Starace, alla testa di una colonna motorizzata composta in prevalenza da Camicie nere, occupò la città il 1º aprile 1936. Sotto l’occupazione italiana Gondar sperimentò un certo sviluppo urbanistico e fu dotata di un piano regolatore, opera di Gherardo Bosio. Nel 1938, per iniziativa del governatore Mezzetti, il Genio militare iniziò a restaurare alcuni dei principali edifici storici della città, in particolare il Castello e i Bagni di Fasilide. Durante la Seconda guerra mondiale, nel novembre 1941, le truppe italiane al comando del generale Guglielmo Nasi combatterono qui l’ultima Battaglia di Gondar. Durante la Guerra civile etiope le forze del Unione democratica etiope ottennero il controllo di larga parte della regione del Begemder e nel 1977 erano sul punto di conquistare la città. mCome parte della Operazione Tewodros, verso la fine della Guerra civile etiope, Gondar venne catturata dal Ethiopian People’s Revolutionary Democratic Front nel marzo 1991.
CONTINUA CON ” MONUMENTI INTRERESSANTI ” NEL LINK:
https://it.wikipedia.org/wiki/Gondar
IMMAGINE SOPRA E CHE SEGUONO + TESTO
DA: ” SACRED SITES “
https://sacred-sites.org/debre-berhan-selassie-church-gondar-ethiopia/
chiesa di Debre Berhan, Selassie
Chiesa di Debre Birhan Selassie, Gondar
A. Davey from Where I Live Now: Pacific Northwest –
LA SANTA TRINITA’ –– Photo by Sam Effron – October 2008
Affresco di San Giorgio che uccide il drago, l’Assunzione di Maria e altri soggetti biblici.
Photo by Bernard Gagnon – November 2012
Dipinto del soffitto, Photo by A. Savin – February 2018
ALTRE IMMAGINI DA INTERNET::
LA CITTA’ DI GONDAR
VEDUTA GENERALE
Giustino – Flickr
GONDAR, PANORAMA DELL’EPOCA IMPERIALE
Eduard Zander – aus: Richard Andree: Abessinien, das Alpenland unter den Tropen …. . Leipzig 1869
IL CASTELLO DI GHEBBI COSTRUITO DLL’IMPERATORE FASILIDE
Bernard Gagnon – Opera propria
L’interno del castello di Fasilides a Gondar, 17 ° secolo
Rod Waddington from Kergunyah, Australia – Castle Stables, Ethiopia
IL FASIL GHEBBI COSTRUITO DALL’IMPERATORE IYASU I
A.Savin (Wikimedia Commons · WikiPhotoSpace) – Opera propria
CASTELLO / PALAZZO DI IYASU I
Jose Antonio – Opera propria
La città di Gondar fu ripetutamente saccheggiata lasciando i suoi castello in uno stato di romantica rovina
A. Davey from Where I Live Now: Pacific Northwest – The Ruins at Gondar, Ethiopia Uploaded by Elitre
Palazzo del Negus Bakaffa
Bernard Gagnon – Opera propri
uno dei castelli di Gondar
Bernard Gagnon – Opera propria
Cancelleria di Yohannes I
Bernard Gagnon – Opera propria nel Fasil Ghebbi
una delle stanze del castello di Fasil
castelli di Gondar
Zheim – Opera propria
Castello del Negus Fasilidas
Justin Clements – Flickr
QUALCHE IMMAGINE DELLA CITTA’ MODERNA, CITTA’ TURISTICA SOPRATUTTO PER I CASTELLI CIRCOSTANTI
Il centro di Gondar, piazza atse Teodoro II d’Etiopia con l’Ethiopia Hotel
Bernard Gagnon – Opera propria
I fedeli affollano i Bagni di Fasilide a Gondar per celebrare Timket, l’Epifania per la Chiesa ortodossa etiope.
Jialiang Gao www.peace-on-earth.org – Original Photograph
Una piazza di Gondar
Jose Antonio – Opera propria
Che bello scoprire queste realtà!