ANSA.IT — 4 AGOSTO 2021 -18.30
Covid: 6.596 i positivi, 21 le vittime. Il tasso di positività sale al 3%.
Cala in 3 regioni l’occupazione delle intensive, in una cresce. Il monitoraggio di Agenas: diminuiscono Marche, Sicilia e Bolzano. Aumenta la Puglia
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Sono 6.596 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute.
Ieri erano stati 4.845.
Sono invece 21 le vittime in un giorno
(ieri erano state 27).
Sono 215.748 i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia.
Ieri erano stati 209.719.
Il tasso di positività è del 3%,
in aumento rispetto al 2,3% di ieri.
Sono 260 i pazienti ricoverati in terapia intensiva per il Covid in Italia,
2 in più rispetto a ieri nel saldo tra entrate e uscite.
Gli ingressi giornalieri sono stati 14
(ieri erano 26).
I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 2.309
(ieri 2.196), 113 in più rispetto a ieri.
Resta intanto fermo al 3%, a livello nazionale, il tasso di occupazione delle terapie intensive da parte dei pazienti affetti da Covid, ma una regione, la Puglia, è in crescita dell’1% rispetto al giorno precedente, mentre Marche, Sicilia e Provincia autonoma di Bolzano vedono un calo del -1%.
Nessuna regione supera la soglia di saturazione del 10%, indicata come uno dei nuovi parametri principali per il cambio di colore delle regioni. Ma proprio su questo valore si trova la Sardegna, mentre le altre sono tutte sotto il 4%.
E’ quanto mostra il monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), che confronta i dati del 3 agosto rispetto a quelli del 2.
Questi i valori delle singole regioni: Abruzzo (1%), Basilicata (1%), Calabria (3%), Campania (2%), Emilia Romagna (3%), Friuli Venezia Giulia (2%), Lazio (5%), Liguria (6%), Lombardia (2%), Marche (2%, con -1%), Molise (3%), Bolzano (2%, con -1%), Trento (1%), Piemonte (1%), Puglia (3%, con +1%), Sardegna (10%), Sicilia (4%, con il -1%), Toscana (4%), Umbria (2%), Valle d’Aosta (0%) e Veneto (2%).
Resta stabile al 4%, a livello nazionale, l’occupazione dei posti letto da parte di pazienti affetti da Covid-19 nei reparti ospedalieri,
ma 4 regioni vedono un aumento giornaliero dell’1%, ovvero Friuli Venezia Giulia (che sale a quota 2%), Lazio (che sale al 6%), Lombardia (sale al 4%), Puglia (che arriva al 3%); mentre l’Umbria segna il -1%.
E’ quanto mostra il monitoraggio dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas), che confronta i dati del 3 agosto rispetto a quelli del 2.
Sono le regioni del Centro Sud quelle che vedono in questo periodo un maggior peso nei reparti ordinari di malattie infettive, medicina interna e pneumologia:
in particolare la Sicilia, con un tasso di occupazione dell’11%, seguita da Calabria (9%),
Basilicata, Calabria, Campania e Lazio (6%).
Nessuna però supera la soglia di saturazione del 15%, indicata come uno dei nuovi parametri principali per il cambio di colore delle regioni e l’introduzioni delle conseguenti maggiori restrizioni.
Per i ricoveri Covid in area medica ‘non critica’, questa nel dettaglio, la situazione regione per regione:
Abruzzo (3%),
Basilicata (6%),
Calabria (9%),
Campania (6%),
Emilia Romagna (4%),
Friuli Venezia Giulia (2%, con il +1%),
Lazio (6%, con +1%),
Liguria (2%),
Lombardia (4%, con +1%),
Marche (3%),
Molise (1%),
Bolzano (2%),
Trento (2%),
Piemonte (1%),
Puglia (3%),
Sardegna (5%),
Sicilia (11%),
Toscana (3%),
Umbria (2%, con il -1%),
Valle d’Aosta (4%, con il +1%)
e Veneto (2%).
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L’unico provvedimento efficace in questo momento sembra essere la vaccinazione.