MAK – MUSEO DELLE ARTI APPLICATE – VIENNA
Con Dissolution, Wurm intraprende la ricerca delle tracce di un processo creativo che non può essere definitivamente controllato. Il termine inglese “dissolution” significa dissoluzione, decadimento, decomposizione o dissoluzione dei confini. Le sculture che compongono dita, mani, labbra, bocche, seni, Pancie, ombelico, nasi e orecchie scivolano, si svitano da una massa d’argilla. Le sculture in ceramica di Erwin Wurm, che ricordano personaggi astratti, riflettono decostruzioni, deformazioni, distorsioni, torsioni, dissoluzione e decadimento, ma lui suona sulla tastiera del paradosso. L’artista combina realismo e astrazione nelle forme scultoree. I gesti multiformi di un immaginario gioco di ruolo sono familiari allo spettatore, le forme scultoree astratte assumono contemporaneamente tratti figurativi e umani. I segmenti scultorei del corpo occupano l’interno del Geymüllerschlössel e creano tableaux vivant – accordi drammatici tra movimento e silenzio, passato e presente – nelle singole stanze e saloni, come l’atrio, la biblioteca, la sala della musica.
manifesto e testo da :
https://www.plakazilla.com/product-page/erwin-wurm-dissolution
Erwin Wurm (nato il luglio 27, 1954 in Bruck an der Mur, Austria )
Bruck an der Mur
IL CASTELLO
Geymüllerschlössel – Vienna
Wurm al castello
Il castello Geymüllerschlössel espone la nuova serie di sculture di Erwin Wurm. Le 20 figure in ceramica dell’artista austriaco offrono un contrasto surreale con il castello in stile Biedermeier.
Negli ambienti storici del Geymüllerschlössel, contornate da arredi sfarzosi hanno fatto il loro ingresso deformi creazioni in argilla. Il gioiello del Biedermeier nel quartiere Pötzleinsdorf del distretto Vienna-Währing, la sede esterna del MAK – Museo di Arti Applicate di Vienna, si presta a fare da palcoscenico, ancora fino a dicembre, per la nuova serie di sculture di Erwin Wurm. La mostra “Dissolution” (ovvero dissoluzione o disfacimento) presenta per la prima volta in un contesto museale le sculture in argilla create dall’artista austriaco tra il 2018 e il 2020.
Parti anatomiche nell’ambiente Biedermeier
L’ambiente Biedermeier e gli oggetti in mostra offrono ai visitatori un affascinante contrasto. Le sculture esposte sono una ventina. Sono corpi deformati fino all’astrazione, dai quali spuntano, invece, singole parti anatomiche ben riconoscibili: dita, labbra, orecchi, nasi. Il processo creativo da cui scaturiscono questi lavori dura diversi mesi, in quanto gli oggetti devono avere il tempo di asciugarsi prima di passare alla fase di cottura e vetrinatura. Altre sculture di Wurm, ma in marmo di Carrara, si possono ammirare nel parco del Geymüllerschlösse
Belle e un po’ inquietanti le sculture di questo artista.