FRANCESCA DE BENEDETTI– Guida alla legge anti lgbt di Orbán –EDITORIALE DOMANI.IT — 25 GIUGNO 2021

 

 

EDITORIALE DOMANI.IT — 25 GIUGNO 2021

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Guida alla legge anti lgbt di Orbán

(Un meme di protesta contro la legge omofoba del premier ungherese)(Un meme di protesta contro la legge omofoba del premier ungherese)

 

FRANCESCA DE BENEDETTI

 

25 giugno 2021

Il premier ungherese ha trasformato una legge anti pedofilia in un attacco alla comunità Lgbt. Ecco che cosa dice la legge, chi la ha votata, chi la sostiene, e tutte le contraddizioni nascoste dentro Fidesz, il partito per la famiglia tradizionale i cui esponenti si fanno beccare alle orge gay

Molti ne parlano, pochi la spiegano. Che cosa è e come nasce la “legge anti lgbt” dell’Ungheria?

COSA C’È DI OMOFOBO NEL PROVVEDIMENTO

Gli aspetti controversi della legge sono almeno tre. Il primo riguarda la censura dell’omosessualità nell’educazione dei minori. Sotto il cappello della «difesa dei diritti dei minori», il provvedimento inserisce «il divieto di mettere a loro disposizione contenuti devianti rispetto al sesso assegnato alla nascita, o che promuovono l’omosessualità». Solo la coppia eterosessuale e la “famiglia tradizionale” ultraconservatrice hanno diritto di esistere, stando a questa legge, che obbliga anche i professori e gli educatori ad adeguarsi a questo criterio. Non devono infatti allontanarsi da un principio, che – da legge – è: «Il padre dev’essere un uomo, la madre una donna».

DALLE ONG AL MERCATO PUBBLICITARIO

La legge anti lgbt è anche indirettamente una legge anti ong, visto che crea preclusioni verso le organizzazioni che non sono ritenute in sintonia con questa ideologia: l’educazione sessuale è preclusa «alle ong con orientamenti discutibili». Le nuove disposizioni non riguardano solo l’educazione sessuale dei minori, ma anche i contenuti che potrebbero capitar loro davanti: il testo prevede che pure il mercato dell’advertising si adegui al criterio della “famiglia tradizionale”. Dice infatti che le pubblicità devono adattarsi a questi criteri eteronormativi.

UNA LEGGE SABOTATA

Era nata come legge anti lgbt? No. Il partito del premier ungherese, Fidesz, è riuscito a piegare in direzione omofoba quella che in origine doveva essere una legge contro la pedofilia. Il paese era rimasto infatti colpito dalla vicenda di Gábor Kaleta, ambasciatore ungherese in Perù, sorpreso con materiale pedopornografico – 20mila foto sul pc – ma che se l’era cavata con una multa da 1.500 euro. Perciò non c’erano grandi obiezioni all’idea di comminare pene più dure, ed era questo che i parlamentari si aspettavano di votare. Finché il partito di governo non ha infilato modifiche tali da trasformare la natura del provvedimento. L’8 giugno, prima del voto finale, Fidesz emenda il testo aggiungendo i punti sul divieto di contenuti che promuovono l’omosessualità, e così via.

CHI HA VOTATO A FAVORE (E CHI NO)

La legge nella versione anti lgbt proposta dal partito di governo è passata con 157 voti, e anche se la maggior parte dei parlamentari di opposizione ha abbandonato l’emiciclo in segno di protesta, qualcuno in quell’aula è rimasto. Si tratta di Jobbik, nato come partito di estrema destra, «radicalmente patriottico e cristiano», e che più di recente si è ripulito dai contenuti più estremisti per perseguire – come il suo manifesto ora dice – «l’intenzione di cooperare con le altre forze politiche per ripristinare democrazia e stato di diritto». Alle amministrative del 2019, infatti, Jobbik ha fatto un accordo di desistenza con gli altri partiti di opposizione. Alle elezioni venture, dopo le primarie d’autunno per scegliere il suo leader, l’opposizione unita sfiderà Fidesz. La legge anti Lgbt è la prima mela avvelenata di Orbán per dividerla. Jobbik mantiene posizioni «conservatrici», e il resto dell’opposizione si imbarazza. Uno degli obiettivi di Orbán era proprio questo: spaccare il campo a lui avverso.

 

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1 risposta a FRANCESCA DE BENEDETTI– Guida alla legge anti lgbt di Orbán –EDITORIALE DOMANI.IT — 25 GIUGNO 2021

  1. i. scrive:

    Mi spiace per l’Ungheria, che io identifico con “I ragazzi della via Pal”: è indegno che abbia come premier Orbàn.

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