A Brasileira nel 1911, foto di Joshua Benoliel
Joshua Benoliel – Arquivo Municipal de Lisboa
FERNANDO PESSOA NEL 1914
Se depois de eu morrer, quiserem escrever a minha biografia,
Não há nada mais simples.
Tem só duas datas – a da minha nascença e a da minha morte.
Entre uma e outra todos os dias são meus.»
(IT)
«Se dopo la mia morte volessero scrivere la mia biografia,
non c’è niente di più semplice.
Ci sono solo due date – quella della mia nascita e quella della mia morte.
Tutti i giorni fra l’una e l’altra sono miei.»
(Fernando Pessoa/Alberto Caeiro, Poemas Inconjuntos. Scritto nel 1913-15; pubblicato in Atena numero 5, febbraio 1925)
«O poeta é um fingidor.
Finge tão completamente
Que chega a fingir que é dor
A dor que deveras sente.»
(IT)
«Il poeta è un fingitore.
Finge così completamente
Che arriva a fingere che è dolore
Il dolore che davvero sente.»
(Fernando Pessoa Autopsicografia. Pubblicato il 1º aprile 1931)
(PT)
«Não sou nada.
Nunca serei nada.
Não posso querer ser nada.
À parte isso, tenho em mim todos os sonhos do mundo.»
(IT)
«Non sono niente.
Non sarò mai niente.
Non posso volere essere niente.
A parte questo, ho in me tutti i sogni del mondo.»
(Da “Tabacaria“, considerato uno dei più bei testi della letteratura portoghese)
A Brasileira (dal portuguese, “la brasiliana”) è uno dei più antichi e famosi caffè di Lisbona, in Portogallo. Si trova in rua Garrett, nel quartiere storico dello Chiado.
IMMAGINE DA:
STORIA DEL BAR
www.museu-emigrantes.org/Brasileira-lisboa.htm
https://web.archive.org/web/20080317045922/http://www.museu-emigrantes.org/Brasileira-lisboa.htm
VDT2021 – Opera propria
IL QUARTIERE ” CHIADO ”
to lobato from Lisbon, Portugal – “Valentine Day” at night – Chiado
VISTA DELLA RUA DO CARMO NEL QUARTIERE CHIADO
Il locale fu aperto da Adriano Telles il 19 novembre 1905– al ritorno dal Brasile — come secondo dei negozi omonimi (dopo quello di Porto aperto nel 1903) destinati alla vendita del “vero caffè brasiliano” originario dello stato di Minas Gerais. Il negozio vendeva molti altri prodotti, come olio, farina, tè, diversi tipi di peperoncino e di vino. È stato il primo locale a servire la bica, una tazzina di caffè molto forte, simile a un espresso.
Fu ristrutturato nel 1908 e poi nel 1922, diventando un vero e proprio bar. Gli interni vennero decorati in stile Art déco. Negli anni sessanta le opere vennero spostate al Centro de Arte Moderna (ora Museo do Chiado).
Nel 1997 le autorità portoghesi, per decreto, classificarono A Brasileira nel “Patrimonio architettonico portoghese”, come “Immobile di interesse pubblico”.
Esraíta Araújo – Opera propria
È sempre stato meta di intellettuali, inclusi il poeta Fernando Pessoa e gli scrittori Almada Negreiros, Jorge Barradas, Aquilino Ribeiro e Alfredo Pimenta. Una statua in bronzo di Pessoa è stata posata all’esterno del caffè nel 1988: il poeta siede ad uno dei tipici tavoli esagonali del locale.
A Brasileira, interno oggi
Scalleja
Nol Aders – Opera propria
ENTRATA DEL FAMOSO CAFFE’
Ewan Munro from London, UK – A Brasileira
Yusuke Kawasaki from Tokyo, Japan – A Brasileira Cafe Lisbon
VDT2021 – Opera propria
VDT2021 – Opera propria
VDT2021 – Opera propria
VDT2021 – Opera propria
VDT2021 – Opera propria
VDT2021 – Opera propria
VDT2021 – Opera propria
VDT2021 – Opera propria
VDT2021 – Opera propria