COMISO IN PROVINCIA DI RAGUSA
CARTINA DELL VAL DI NOTO, PATRIMONIO UNESCO
ILPAESE IN BREVE-–https://www.paesionline.it/italia/guida-comiso
Circa 30mila abitanti, Comiso è in provincia di Ragusa, da cui dista 17 chilometri. Sorge nei Monti Iblei sud-occidentali, tra dolci declivi e pianori, in un territorio fertile e ricco di acqua, alle pendici del monte Tummino, nella valle del fiume Ippari.
Otto chilometri la separano dal mare, nelle frazioni marinare di Pedalino e Quaglio. Il suo clima è caldo e temperato, piacevole tutto l’anno, con piovosità (non eccessiva in genere) concentrata durante l’inverno.
Comiso è una città antica, abitata almeno dal 2500 avanti Cristo, fondata da una colonia di Siracusani, forse con il nome di Casmene, posizionata su un colle appena sopra l’attuale insediamento, il Cozzo di Apollo.
Reperti importanti come le Terme di Diana testimoniano la presenza e la frequentazione romana.
Nel IV secolo arrivano i Bizantini e si avvia un abitato con la costruzione delle chiese di San Biagio e San Nicola. Normanni, Aragonesi, Arabi che fanno fiorire la zona. Sembra che il nome sia di origine araba, attestato a partire dal XIII secolo come Yhomisum, forse dal termine Hums, cioè quinta parte, intendendo pezzi di terra confiscati dai Musulmani. Nel 1393, dopo essere stato feudo di Berligheri di Lubera e di Giovanni Chiaromonte, Comiso entra nella Contea di Modica, dominio della famiglia Cabrera, fino al 1453, quando subentrano i Naselli, periodo di un certo splendore.
Tra gli eventi più importanti di Comiso, la festa del patrono San Biagio, che si onora due volte durante l’anno, il 3 febbraio e la seconda domenica di luglio, con lo svolgimento di una sagra. Importanti i festeggiamenti per il Carnevale e i riti della Settimana Santa. Per le fiere, da ricordare quella dell’Artigianato e del Commercio a febbraio e quella delle arti e mestieri in primavera. A maggio, di solito la terza domenica, si tiene la festa di Maria Santissima Addolorata, a settembre la manifestazione “Settembre kasmeneo” e la Sagra dell’Uva. A novembre ha luogo la festa di San Martino Doc, a dicembre la Costa Iblea Film Festival
Anno importante il 1693 con un devastante terremoto e una successiva ricostruzione. Comiso ha avuto anche la sua repubblica indipendente a ridosso della fine della II guerra mondiale, nata il 6 gennaio 1945 e rimasta attiva per una settimana.
Tra gli anni ottanta e novanta del secolo scorso è stata sede di una importante base Nato. Il relativo aeroporto, da dove potevano partire le testate nucleari, è ora riconvertito a scopi civili.
Agricoltura, allevamento (in particolare della pecora comisana dal muso rossiccio) e cave di pietra (famosa è appunto la pietra di Comiso, calcare miocenico), le voci più importanti dell’economia di Comiso
Comiso, incantevole paese di pietra, in cui lo stile barocco ha prodotto capolavori. All’interno del territorio ibleo, si spinge fino al mare, in un paesaggio che in pochi chilometri si mostra molto variegato e ciò è uno dei suoi punti di forza. Siamo in una zona da sempre abitata da più genti che l’hanno stratificata in diverse culture, un vero luogo mediterraneo, cerniera di civiltà, terra di navigatori, agricoltori, allevatori, artisti. Un mosaico di atmosfere ed emozioni che rendono la visita un magico incontro di civiltà differenti, che hanno lasciato il segno per poterne godere a tutt’oggi.
Davvero tanti i piatti saporiti e ‘sostanziosi’ di Comiso, come le ‘mpanate, tortini di farina lievitata ripieni di agnello, tacchino o pollo ma ci sono anche le varianti con pesce, soprattutto seppie e baccalà. Sempre simili alle focacce, ci sono le scacce, dal ripieno molto vario, soprattutto pomodoro e cipolla, ricotta e salciccia e pomodoro e melanzana. I pastizzi hanno invece un ripieno di verdure: broccoli, patate, topinambur, spinaci selvatici. I Pastieri sono ripieni di interiore di agnellino.
Tra i dolci, da gustare le cassatedde, pasta frolla, ripieni di ricotta, o la cubbaita, una specie di torrone in cui al posto delle mandorle si mette il sesamo.
Tra i vini, da gustare un sorso di Ambrato di Comiso, assieme al Cerasuolo di Vittoria e all’Albanello.
In alcuni luoghi di Comiso sono state girate scene di qualche puntata del Commissario Montalbano, il famoso commissario televisivo e letterario creato dalla penna di Andrea Camilleri. In particolare in “Gli arancini di Montalbano” sullo schermo come guest star anche la chiesa di Santa Maria delle Stelle e l’Ex Mercato Ittico.
COMISO NOTTURNA
ANTICA CARTIERA
MUSEO DELLA CARTE
LA STORIA DI COMISO PIU’ DETTAGLIATA
https://it.wikipedia.org/wiki/Comiso