michele giorgio @michelegiorgio2/ REDAZIONE PAGINE ESTERI, 19 MAGGIO 2021 :: GAZA. Oxfam: “Il mondo rimuova l’occupazione israeliana e il blocco sulla Striscia» + NOTA SU OXFAM

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MICHELE GIORGIO, INVIATO DE IL MANIFESTO E DIRETTORE PAGINE ESTERI

 

#GAZA. 450.000 civili sono allo stremo riferisce la Ong ricordando che servono cibo, acqua pulita, servizi igienici e aiuto per tenere al sicuro i bambini. Molti pozzi d’acqua e stazioni di pompaggio sono stati danneggiati dai bombardamenti israeliani

 

GAZA. Oxfam: “Il mondo rimuova l’occupazione israeliana e il blocco sulla Striscia»

DA :

https://pagineesteri.it/2021/05/19/apertura/gaza-oxfam-il-mondo-rimuova-loccupazione-israeliana-e-il-blocco-sulla-striscia/

 

 

GAZA. Oxfam: “Il mondo rimuova l’occupazione israeliana e il blocco sulla Striscia»

 

 

della redazione –

 

Pagine Esteri, 19 maggio 2021– «Ancora una volta sono civili innocenti a pagare il prezzo altissimo del fallimento della comunità internazionale nel negoziare un immediato cessate il fuoco tra israeliani e palestinesi, affrontando le cause alla base della crisi. La tremenda escalation di morte e violenza degli ultimi giorni avrà come prime vittime una generazione perduta di giovani e bambini palestinesi intrappolati tra le macerie di Gaza, senza diritti e senza futuro».

 

Questo è l’allarme lanciato dalla Ong internazionale Oxfam.

 

«Gli oltre due milioni di palestinesi che vivono confinati nella Striscia di Gaza hanno sopportato il peso di tre conflitti negli ultimi dieci anni – denuncia Laila Barhoum, policy advisor di Oxfam a Gaza – siamo stanchi e abbiamo paura. Giorno dopo giorno guardiamo le bombe cadere sulle case dove vivono e lavorano i nostri amici, familiari, colleghi, chiedendoci se saremo i prossimi. Attendendo invano una condanna della comunità internazionale su quello che sta accadendo. Quando alla fine di questa nuova escalation verrà dichiarato un cessate il fuoco, usciremo per strada e inizieremo a ricostruire dalle macerie, con la sola prospettiva di aspettare una nuova ondata di bombardamenti che distruggerà di nuovo, quanto abbiamo appena ricostruito».

 

 

 

 

A causa dei bombardamenti aerei in corso a Gaza 450.000 persone allo stremo riferisce Oxfam ricordando che servono cibo, acqua pulita, servizi igienici e aiuto per tenere al sicuro i bambini. Molti pozzi d’acqua e stazioni di pompaggio sono stati danneggiati dai bombardamenti israeliani e queste strutture sono l’unico modo per le persone che vivono a Gaza di poter aver accesso all’acqua potabile.

 

Le autorità locali stimano che il 40% delle infrastrutture idriche sia stato colpito mentre devono fare i conti anche con la diffusione del Covid.

Nei giorni scorsi è stato colpito e danneggiato il laboratorio centrale che processava i tamponi per il coronavirus e aiutava a monitorare la diffusione del contagio nella Striscia.

 

 

 

Oxfam ricorda inoltre che in questi giorni la produzione agricola da cui dipende buona parte della popolazione palestinese di Gaza è ferma: circa 200.000 ettari di terreni sono inaccessibili a causa del pericolo di attacchi degli attacchi aerei israeliani.

 

«Tante donne e bambini sono stati mutilati e uccisi – sottolinea l’Ong – la popolazione di Gaza è esausta e ha paura, per questo chiediamo la fine immediata di tutte le violenze ed un cessate il fuoco duraturo. La comunità internazionale deve intervenire per porre fine all’attuale escalation e alla violazione dei diritti umani in corso. Rimuovendo quindi le cause che l’hanno generata, ossia le politiche di oppressione e discriminazione attuate da Israele, compresa l’occupazione e il blocco sulla Striscia».

 

 

 

 

NOTA SU OXFAM:

 

 

Siamo Oxfam

 

 

Oxfam è un movimento globale di persone che vogliono eliminare l’ingiustizia della povertà.

Oxfam (Oxford committee for Famine Relief) nasce in Gran Bretagna nel 1942, per portare cibo alle donne e ai bambini greci stremati dalla guerra. Nel 1965, adotta definitivamente il nome “Oxfam”.

Con il passare degli anni, Oxfam porta aiuto nelle più importanti crisi del mondo, come in Cambogia dopo la caduta di Pol Pot o in Etiopia vittima della carestia nel 1984, che raccoglie 51 milioni di sterline. Parallelamente, porta avanti una serie di ricerche e studi di settore, posizionandosi come esperta mondiale nei temi dello sviluppo.

Oxfam Italia ha aderito nel 2010 alla confederazione internazionale Oxfam e nasce dall’esperienza di Ucodep, organizzazione non governativa italiana che per oltre 30 anni si è impegnata con passione e professionalità per migliorare le condizioni di vita di migliaia di persone povere nel mondo, dando loro il potere e l’energia di costruirsi un proprio futuro, di controllare e orientare la propria vita, di esercitare i propri diritti.

 

DA :

 

https://www.oxfamitalia.org/scopri/siamo-oxfam/

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