ANSA.IT — 2 MAGGIO 2021 -20.19::: Picasso, de Chirico, Dalì e Raffaello, il Mart è sold out. + SKY ARTE + ARTE.IT

 

 

 

 

ANSA.IT — 2 MAGGIO 2021 -20.19

https://www.ansa.it/canale_viaggiart/it/regione/trentino/2021/05/02/mostre-picasso-de-chirico-e-raffaello-il-mart-e-sold-out_a5880c1b-8182-4631-bbc1-ad2fef502ad3.html

 

 

Picasso, de Chirico, Dalì e Raffaello, il Mart è sold out.

Bisesti, “I musei hanno riaperto e non torneremo più indietro”

 

 

Autoritratto con il collo di Raffaello 1921 ca. Olio su tela 40,5 x 53 cm, Figueres, Fundació Gala-Salvador Dalí

SAMANTHA DE MARTIN

 

 

 

MUSEO MART (ROVERETO) – Tutto esaurito al Mart di Rovereto, per l’apertura della mostra “Picasso, de Chirico e Dalì. Dialogo con Raffaello”, che è stata inaugurata dal presidente, Vittorio Sgarbi, dal presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti e dell’assessore all’istruzione e cultura Mirko Bisesti. Si tratta della prima mostra dedicata all’influenza che Raffaello Sanzio ebbe sui maggiori protagonisti del XX secolo: Picasso, de Chirico e Dalí, con 100 capolavori provenienti da alcuni tra i più importanti musei internazionali, come le Gallerie degli Uffizi, il Musée national Picasso di Parigi e la Fundació Gala-Salvador Dalí di Figueres in Catalogna.

 

 

Giorgio de Chirico, Piazza d'Italia, 1949. Collezione privata. Courtesy Galleria Berman, Torino

: Giorgio de Chirico, Piazza d’Italia, 1949. Collezione privata. Courtesy Galleria Berman, Torino

 

 

“Il confronto fra quattro classici, uno dei quali è Raffaello – che è il classico di sempre, e gli altri sono i fondatori della modernità, anch’essi ormai classici, Picasso de Chirico e Dalì – è un confronto importante perché indica quanto sia stato essenziale per l’intero Novecento quello che ha fatto Picasso, che è il Raffello del Novecento. De Chirico ha una visione più accademica, pensando che nessuno è stato più moderno di Raffello, anche nel Novecento. E Dalì, che è un dissacratore, sente che non può dissacrare sé stesso, cioè il primo di tutti i pittori, specchiandosi quasi in Raffaello”, ha commentato Vittorio Sgarbi. “Questa forse è la più significativa delle celebrazioni del grande maestro del Rinascimento che non appartiene al suo tempo ma a tutti i tempi nella percezione che ne hanno Picasso, De Chirico e Dalì”.    “Siamo in una fase di ripartenza – ha detto il presidente Fugatti – e la mostra che inauguriamo oggi rappresenta un segnale importante per ritornare a vivere i luoghi di cultura in presenza. Noi eravamo consapevoli, circa due anni fa, quando abbiamo deciso di nominare Vittorio Sgarbi alla guida del Mart, nonostante molte critiche, quello che lui poteva portare al Trentino e questa mostra, come prima quella sul Caravaggio e poi quella che ci sarà sul Botticelli, ne sono un esempio concreto”.    “I musei non devono più chiudere – ha aggiunto – anche perché, con gli opportuni protocolli di sicurezza che abbiamo posto in essere, a fronte di notevoli investimenti, si sono dimostrati luoghi sicuri. Il Mart è un centro culturale legato non solo a Rovereto, ma all’intero territorio e ci aiuta a portare l’arte e la conoscenza in tutto il Trentino. Oggi è una giornata importante e lo vediamo dalla risposta del pubblico, i musei hanno riaperto e non torneremo più indietro”, ha detto l’assessore Bisesti. (ANSA).

 

 

Non mancano le intuizioni e gli spunti critici: per la prima volta, infatti, è analizzato l’influsso degli affreschi delle Stanze Vaticane sull’opera di Picasso e sono ricercate citazioni puntuali dell’esempio di Raffaello in capolavori come Parade e Guernica. Prosegue nel solco di Raffaello anche il focus di approfondimento nato da un’idea del presidente Sgarbi, che ricerca l’eredità del maestro rinascimentale nell’opera dell’artista contemporaneo Wainer Vaccari.

 

da:

https://arte.sky.it/2021/05/mostra-picasso-de-chirico-dali-raffaello-mart-rovereto/

 

 

SAMANTHA DE MARTIN

04/05/2021

Trento – In attesa che anche Botticelli varchi la soglia del Mart per confrontarsi con Kate Moss fotografata da Juergen Teller o con La nascita di Venere di Vik Muniz, il museo progettato da Mario Botta celebra l’influsso di Raffaello su tre grandiosi interpreti del XX secolo: Picasso, de Chirico e Dalí.Un dialogo profondo tra antico e moderno si sviluppa, fino al prossimo 29 agosto, intorno a cento capolavori in prestito da alcuni tra i più importanti musei internazionali, dalle Gallerie degli Uffizi alla Fundació Gala-Salvador Dalí di Figueres.Se lo scorso autunno la mostra Caravaggio. Il contemporaneo aveva messo a punto un intrigante confronto tra uno dei dipinti più drammatici del pittore seicentesco, Alberto Burri e Pier Paolo Pasolini, il nuovo percorso Picasso, de Chirico e Dalí. Dialogo con Raffaello, a cura di Beatrice Avanzi e di Victoria Noel-Johnson, punta a enfatizzare il dialogo visivo non solo tra l’Urbinate e i tre maestri del Novecento, ma anche tra gli artisti stessi

 

 

Giorgio de Chirico, La Gravida da Raffaello, 1920, Roma, Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea.

 

Nonostante i tre abbiano studiato l’arte classica restandone profondamente affascinati, i loro repertori estetici furono del tutto individuali e la reinterpretazione totalmente differente. Se de Chirico studiò e copiò Raffaello, considerandolo un riferimento per l’elaborazione della poetica metafisica e per la successiva stagione classicista, Picasso non confessò mai il suo incontro diretto con l’opera del pittore. Tuttavia prese spunto per un’irriverente serie di acqueforti, oltre che per Parade e Guernica, due dei suoi capolavori più riusciti.“Evviva l’arte moderna a condizione di dipingere come Raffaello” esultava Dalì aspirando a divenire “il Raffaello del XX secolo”.A differenza dei numerosi artisti europei che si rifecero all’esempio degli antichi maestri, i tre protagonisti della mostra, “cercarono” Raffaello con passione costante, lungo l’intero arco delle loro carriere.Il viaggio in otto sezioni tematiche che si dipana a Rovereto invita il visitatore a individuare, sin dall’inizio, gli stilemi raffaelleschi nel repertorio figurativo dei tre pittori. Dallo spazio enigmatico delle Piazze d’Italia di de Chirico, ispirato a quello dello Sposalizio della Vergine di Raffaello, al fascino, analizzato per la prima volta, che gli affreschi delle Stanze Vaticane esercitarono sull’opera di Picasso, la mostra, attraversando i secoli, diventa un gioco di rimandi e accostamenti. C’è il celeberrimo Autoritratto del Sanzio, arrivato dagli Uffizi, e c’è la copia de La Fornarina attribuita a Raffaellino del Colle, allievo di Raffaello, da cui prende il via una ricca galleria di ritratti femminili, tra cui Donna seduta di Pablo Picasso e Autunno di Giorgio de Chirico.

 

Salvador Dalí, La scuola di Atene e L’incendio di Borgo, Opera stereoscopica, 1979 c., Figueres, Fundació Gala-Salvador Dalí | Courtesy Mart

 

 

Non mancano, nelle ultime tre sezioni della mostra, documenti e libri su Raffaello, vere e proprie fonti di ispirazione possedute dai tre colleghi moderni.L’eredità senza tempo dell’Urbinate prosegue anche nella pittura del modenese Wainer Vaccari, al quale la mostra dedica un focus di approfondimento, a rimarcare il suggestivo legame tra Rinascimento e XXI secolo.Vaccari reinterpreta lo Spasimo di Sicilia di Raffaello, ricreando la grande opera realizzata nel 1517, originariamente commissionata per il monastero di Santa Maria dello Spasimo a Palermo e oggi, dopo una storia avventurosa, conservata al Museo del Prado di Madrid. Attraverso il suo linguaggio, la scena dell’Andata al Calvario assurge a immagine universale di un dolore che attraversa i secoli.

La mostra è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18, il venerdì dalle 10 alle 21. Il Mart è chiuso il lunedì.

 

Copia antica da Raffaello Sanzio, Madonna dei garofani, seconda metà del XVI sec, Brescia, Pinacoteca Tosio Martinengo | Courtesy Mart

 

 

da

 

ARTE.IT – THE MAP OF ART IN ITALY — martedì 4 maggio 2021

https://www.arte.it/notizie/trento/al-mart-picasso-de-chirico-dal%C3%AC-dialogano-con-raffaello-18293

 

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