El Anatsui (Ghana, 1944) è un artista ghanese.
Famoso per le opere d’arte nate da materiali riciclati, ha operato per gran parte della sua carriera in Nigeria.
Attualmente Professore di Scultura presso l’UNN (Università della Nigeria a Nsukka)
UNIVERSITA’ DELLA NIGERIA A NSUKKA
FACOLTA’ DELLE ARTI, UNIV. DELLA NIGERIA A NSUKKA
Anyako è una città nella regione del Volta del Ghana . Confina a sud con la laguna di Keta. Gli abitanti della città appartengono principalmente alla tribù degli Ewe
Ghana in Africa
La Regione del Volta (ufficialmente Volta Region, in inglese) è la più orientale delle dieci regioni del Ghana. La capitale è Ho. Alla regione appartengono tutta la costa orientale del Lago Volta e il monte più alto del Ghana, l’Afadjoto.
la regione del Volta
la Laguna di Keta, Antyacon è sulla laguna di fronte a Keta:
dove c’è il punteruolo rosso
opera di El Anatsui, interpretazione moderna di una stoffa kente (esposta al British Museum)
hahnchen
Dettaglio dell’opera Man’s Cloth del 2001
Nic McPhee from Morris, Minnesota, USA – London
materiale : metallo
Room 25, British Museum
2002
Nic McPhee from Morris, Minnesota, USA – London – 14-15 Dec 2007 – 282
Nic McPhee from Morris, Minnesota, USA – London – 14-15 Dec 2007 – 284
Anatsui è nato a Anyako, ha studiato presso il College of Art, Università di Scienza e Tecnologia, a Kumasi, in Ghana centrale. Ha iniziato ad insegnare presso la University of Nigeria, Nsukka, nel 1975, ed è diventato un membro del Nsukka group.
Centro Habana
Antonio Schubert from Rio de Janeiro, Brasil – Centro Habana
La Habana
Antonio Schubert from Rio de Janeiro, Brasil – La Habana
LE BANDIERE DELLO SPIRITO,
MUSEI VATICANI
Inizialmente Anatsui lavora prevalentemente con l’argilla e il legno, creando oggetti che si ispirano principalmente alle credenze tradizionali del Ghana. Successivamente la sua pratica artistica si concentra sulla realizzazione di installazioni. Partecipa alla 52ª Biennale di Venezia con i suoi arazzi fatti con materiali di recupero (lattine di alluminio, creta, tessuto, legno, multicolori tappi corona, schiacciati, appiattiti, ricuciti e altri materiali) dimostrando come si può riprendere la più genuina tradizione africana, coniugandola alla modernità dei materiali e delle tecniche. Crea suggestivi arazzi di grandi dimensioni, ispirati alla ricchezza dei tessuti Kente e dei preziosi abiti da cerimonia Nyekor. Questa partecipazione lo consacra come uno dei più stimati scultori africani viventi e il principale artista africano della sua generazione. Quello del riciclo è un tema particolarmente caro agli artisti africani d’oggi. Il rispetto per l’ambiente e il recupero dei rifiuti ha assunto un enorme valore nella ricerca creativa di altri personaggi, quali Pascale Marthine Tayou. Le sue opere sono presenti nelle maggiori gallerie pubbliche e private in Europa e negli Stati Uniti.
View Palazzo Fortuny Artempo exhibition
Mattijsmattijs – Opera propria
El Anatsui, Hovor II (2004)
Brookyn Museum
FILO DI RAME E DETTAGLI IN METALLO
SERIE ” PROXIMATELY “, GALLERIA AXEL-VERVOORDT
CIRCA 1 – GALLERIA AXEL-VERVOORDT
DA :
https://www.contemporary-african-art.com/el-anatsui.html
Premiato con il Leone d’Oro della Biennale di Venezia nel 2015 per l’integralità della sua opera e con il Praemium Imperiale a Tokio nel 2017, El Anatsui è famoso per le sue sculture in legno e i suoi assemblaggi complessi di materiali riciclati. Alla fine degli anni ‘70, privilegia l’uso di cocci di vetro e frantumi di ceramica. Due decenni dopo, realizza le sue prime opere in “tessuto” a base di “materiali poveri”.
El Anatsui attinge la propria ispirazione nelle tradizioni africane del riciclaggio e nella rivisitazione di oggetti usurati lavorati a mano. Ha saputo dare al ricupero il ruolo fondamentale del suo processo creativo. Le sue opere interrogano gli scambi commerciali mondiali, la distruzione, la trasformazione dei materiali, simboli degli eventi vissuti dal continente africano.
CIRE PERDUE, 2019
“Perché le navi, perché le barche? È, per me, il segno della partenza, la barca, è quello che serve a trasportare gli esseri umani, le idee e i materiali. La nave si sacrifica in un certo senso, per trasportare esseri e materiali di ogni genere. L’opera si chiama Cire perdue, come un’opera persa, una vita persa. La nave si sacrifica trasportando esseri umani e materiali: è, di solito, orizzontale e, qui, viene utilizzata verticalmente. Sono navi morte che sono state erette per celebrarli. È la glorificazione di coloro che hanno sacrificato la propria vita, come un’elevazione verso il cielo in una straordinaria scultura. La nave si sacrifica, come quando viene colato il bronzo e viene persa la cera. L’energia è persa per permettere l’esistenza di un’altra cosa. È l’emergere di nuove cose che viene celebrato qui. La nave comporta una colona vertebrale di bronzo. C’è una conversione in bronzo delle navi, con la ciotola alla sommità che permette di erogare la cera.” El Anatsui
UGWU, 2016
È una straordinaria collina fatta di tondelli di legno, materiali da recupero, lastre di stampa e colori cangianti, che l’illustre artista ghanese ha progettato nel cuore del Parco Storico.
XiXe
XIXE, 2015
Questa monumentale installazione murale di El Anatsui, composta da migliaia di etichette e tappi di bottiglie in alluminio, forma un paesaggio sublime d’oro e d’argento. Le opere dai colori vivi e cangianti dell’artista sono ispirate alle grandi stoffe kente, pezzi con motivi simbolici indossati dai dirigenti politici ghanesi.
El Anatsui è nato a Anyako (Ghana) nel 1944. Vive e lavora a Nsukka (Nigeria). Laureato del Collegio d’arte dell’Università di Scienza e Tecnologia di Kumasi nel Ghana (1969), completa la sua formazione classica con l’apprendimento delle antiche tecniche della cultura ashanti: incisione, ceramica, terracotta… Negli anni ‘70, integra il gruppo di artisti nigeriani Nsukka, associato all’Università del Nigeria. Inoltre, è stato insegnante presso l’Università del Nigeria dal 1975 al 2011.
Nel 1990, è uno dei cinque artisti scelti per rappresentare l’Africa alla 44a Biennale di Venezia.
Nel 2013, vince il prestigioso premio Charles Wollaston Award per la sua opera TSIATSIA – searching for connection. Questo gigantesco tendaggio dai colori cangianti, creato a partire da materiali di ricupero, decorava la facciata della Burlington House, durante l’esposizione dell’estate 2013 della Royal Academy of Arts a Londra (Royal Academy’s 245th Summer Exhibition).
Nel 2014, El Anatsui è stato promosso al grado di Accademico onorario della Royal Academy of arts di Londra.
Nel 2015, riceve il Leone d’Oro alla Biennale di Venezia per l’insieme delle sue opere.
Nel 2017, il prestigioso Praemium Imperiale premia l’artista nella categoria scultura.
EL ANATSUI
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PREMI
2017
Praemium Imperiale
2015
Golden Lion at the Venice Biennale, Italy
2013
Charles Wollaston Award, 245th Summer Exhibition, Royal Academy of Arts, London, United Kingdom
1999
Publics’ Prize, 7th Triennale der Kleinplastik, Stuttgart, Germany
1998
Bronze Prize, 9th Osaka Triennale Sculpture, Japan
1995
Kansai Telecasting Corporation Prize, Osaka Triennale Sculpture, Japan
1990
Honourable Mention, 44th Venice Biennale, Italy
COLLEZIONI PUBBLICHE
African Studies Gallery, University of Nigeria, Nsukka, Nigeria
Akron Art Museum, Akron, Ohio, USA
Asele Institute, Nimo, Nigeria
Bill and Melinda Gates Foundation, Seattle, USA
Brooklyn Museum, New York, USA
Centre Pompidou, Paris, France
Clarks International Art Collection, Somerset, United Kingdom
de Young Museum, San Francisco, USA
Denver Art Museum, Colorado, USA
Diamond Bank of Nigeria, Victoria Island, Lagos, Nigeria
Eden Project, Cornwall, United Kingdom
Fowler Museum, University of California, Los Angeles, USA
French Cultural Centre, Lagos, Nigeria
Ghanaian Embassy, Copenhagen, Denmark
Guggenheim Abu Dhabi, UAE
Hood Museum of Art, Hanover, USA
Indianapolis Museum of Art, Indianapolis, USA
International Peoples’ College, Helsingør, Denmark
Iwalewa-Haus, University of Bayreuth, Bayreuth, Germany
Jordan National Gallery of Arts, Amman, Jordan
Los Angeles County Museum of Art, USA
Missoni, Milano, Italy
Musée Ariana, Geneva, Switzerland
Museum Kunstpalast, Düsseldorf, Germany
Museum of Art, University of Iowa, Iowa City, USA
North Carolina Museum of Art, Raleigh, USA
Osaka Foundation of Culture, Osaka, Japan
Royal Ontario Museum, Canada
Rubell Family Collection, Miami, USA
Saint Louis Art Museum, St. Louis, USA
Samuel P. Harn Museum of Art, Gainesville, USA
Setagaya Art Museum, Tokyo, Japan
The British Museum, London, United Kingdom
The Carnegie Endowment for International Peace, Washington DC, USA
The Hammermill Collection, Hellebaek, Helsingør, Denmark
The Metropolitan Museum of Art, New York, USA
The Museum of Modern Art, New York, USA
The National Gallery of Contemporary Art, Lagos, Nigeria
The National Museum of African Art, Smithsonian Institute, Washington DC, USA
The Nelson-Atkins Museum, Kansas City, Missouri, USA
The Newark Museum, USA
The World Bank Art Collection, Washington DC, USA
UNAIDS, Geneva, Switzerland
DA :
https://domaine-chaumont.fr/it/centro-di-arte-e-natura/archivio/stagione-d-arte-2019/el-anatsui
Trovo bellissime le “stoffe”.