Magnolia denudata è una delle più amate di tutte le magnolie. Chiamato “Yulan” o “Giglio di Giada” dai cinesi, la squisita forma a giglio dei fiori bianchi (alcuni con una sfumatura di rosa alla base dei tepali), ha la più lunga storia di coltivazione della magnolia che risale alla dinastia Tang – 618 d.C. La sua bellezza è stata celebrata su antichi ricami cinesi, pergamene e porcellane in scene di campagna. I suoi fiori eleganti lo rendevano “un dono degno di un imperatore”. I tepali (petali e sepali non differenziati) sono anche conosciuti come una prelibatezza, intinti nella farina e leggermente fritti. Oggi, esemplari nodosi molto antichi possono essere trovati nei templi cinesi e in altri luoghi pubblici in tutta la Cina. (McNeil, Docente, Yulan , o “albero del giglio”.
(plantexplorer.longwoodgardens.org)
Questo bellissimo albero è più di una semplice opera d’arte appariscente, l’albero ha anche usi medici. La corteccia dell’albero di magnolia è stata molto utilizzata nella medicina cinese (reference.com, 2009). La corteccia contiene sostanze chimiche che, se usate nel tè, possono liberare il corpo dall’ansia
Sorprendentemente, c’è anche un uso dentale per l’albero di Magnolia. “La magnolia ha attirato l’interesse della comunità di ricerca dentale perché l’estratto di corteccia di magnolia inibisce molti dei batteri responsabili della carie e della malattia parodontale. Inoltre, il costituente magnololo interferisce con l’azione della glucositransferasi, un enzima necessario per la formazione della placca batterica “. (Callway, DJ, 1994)
TESTO DA :
https://group4univ105.weebly.com/tree-138-yulan-mangolia—magnolia-denudata.html
FOTO GRANDE + PICCOLA DA :
https://coastalgardensupplies.com.au/product/magnolia-denudata-yulan/#iLightbox[product-gallery]/-1
FOTO DA :
https://www.singtree.com/plants/details/denudata
DUE FOTO SOPRA DA:
https://www.wavehill.org/discover/garden-journal/magnolia-denudata-yulan-lily-magnolia
DA WIKIWAND
DA :
https://alanbuckingham.photoshelter.com/image/I00001GbLFLb6DGM
Che meraviglia e che nome “sexy”!