Due Renoir è arrivato in redazione! Il secondo titolo della nostra collana di cinema sarà in libreria dal 28 gennaio
“La storia di un padre e un figlio, la storia di un’eredità umana ed artistica”
Il testo è di Elisabetta Lodoli le illustrazioni di Viola Niccolai.
Edizioni Primavera
L’uno maestro impressionista. L’altro regista d’eccezione. Pierre-Auguste e Jean Renoir sono due tra le figure artistiche più influenti del secolo scorso. Un nuovo libro illustrato per ragazzi indaga le sfumature del loro legame poetico e affettivo.
Alla fine della sua carriera, il regista Jean Renoir disse: “Ho passato la mia vita a cercare di determinare l’influenza di mio padre su di me”. Cosciente di aver sempre avuto sentimenti ambivalenti verso l’eredità paterna, egli precisava di essere “passato da periodi in cui ho fatto di tutto per sfuggire a questa influenza, ad altri in cui mi riempivo la testa di formule che credevo di aver preso da lui”.
Il complesso rapporto umano e professionale tra padre e figlio, entrambi figure d’eccellenza della pittura e del cinema del Novecento, è oggi messo a fuoco all’interno di un nuovo libro per ragazzi: un volume illustrato capace di fare luce sulla relazione tra l’artista di Bal au moulin de la Galette e l’autore di capolavori della settima arte come La grande illusione, La regola del gioco o Una gita in campagna.
I RENOIR TRA CINEMA E PITTURA
Autrice del volume – dal titolo I due Renoir (nell’immagine in apertura una tavola tratta dal libro, courtesy l’editore) – è la regista bolognese Elisabetta Lodoli che, accompagnata dalle ottime illustrazioni di Viola Niccolai, indaga e dà conto delle connessioni affettive e artistiche tra i due protagonisti.
“In questa storia ci sono diversi punti che possono interessare i giovani lettori”, commenta Lodoli. “Dal racconto dell’infanzia del piccolo Jean, alla grande casa di campagna Les Collettes, ultimo rifugio del pittore, fino alla scoperta del talento, i primi film, la fuga a Hollywood ai tempi dal nazismo e il ritorno in Europa”. Fra i tanti istanti raccontati tra le pagine del libro (pubblicato da Edizioni Primavera) spicca il ritorno di Jean dalla Prima Guerra Mondiale: ferito a una gamba, il cineasta fu assistito dal pittore durante la convalescenza, “curato” dal padre con una serie di lezioni sullo sguardo e sull’arte che avrebbe portato con sé per tutta la vita.
https://arte.sky.it/2021/03/renoir-libro-illustrazione/
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Alex Urso
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10 aprile 2021
Lo chiamava “Renoir, mon père”, come se il vero Renoir fosse soltanto Pierre-Auguste, il celebre pittore impressionista. Eppure Jean, il figlio, è stato uno dei maestri più influenti della storia del cinema, autore di capolavori come La grande illusione, La regola del gioco o Una gita in campagna. Ora un libro per ragazzi scritto dalla regista bolognese Elisabetta Lodoli e illustrato da Viola Niccolai, indaga e dà conto del rapporto umano e professionale tra i due, raccontando – attraverso un linguaggio alla portata dei più giovani – le connessioni affettive e artistiche tra questi protagonisti dell’arte dell’Otto e Novecento.
UN LIBRO PER RAGAZZI
Pubblicato da Edizioni Primavera, il libro – dal titolo Due Renoir – è il secondo titolo della collana dedicata al cinema (inaugurata lo scorso anno con il volume per ragazzi ispirato a Miracolo a Milano di Vittorio De Sica).
“È una collana dedicata alla settima arte”, racconta Lodoli, “e in questa storia ci sono diversi punti che possono interessare i giovani lettori. Dal racconto dell’infanzia del piccolo Jean alla grande casa di campagna Les Collettes, vicino Cagnes, ultimo rifugio del pittore, fino alla scoperta del talento, i primi film, la fuga a Hollywood ai tempi dal nazismo e il ritorno in Europa”. Fra i tanti istanti che il libro prova a fissare nella felice relazione tra i due, spicca il ritorno del figlio dalla Prima Guerra Mondiale: ferito a una gamba e senza più sua madre, scomparsa prematuramente, il cineasta fu assistito dal pittore durante la convalescenza, “curato” con una serie di lezioni sullo sguardo e sull’arte che avrebbe portato con sé per tutta la vita.
Elisabetta Lodoli & Viola Niccolai – Due Renoir (Edizioni Primavera, Benevento 2021)
RENOIR: DI PADRE IN FIGLIO
Molte delle vicende illustrate nel libro si riallacciano a Renoir, mio padre, la biografia del regista presa come base per questo volume.
Prova ne sono gli eventi legati all’incontro di Jean con il suo primo amore, l’attrice Catherine Hessling. “Non si chiamava così quando per la prima volta varcò la soglia di Les Collettes: il suo vero nome era Andreée Heuchling, per tutti Dédée. Renoir voleva una modella per il suo celebre dipinto ‘Le Bagnanti’, e la voleva giovane e bionda. Jean la notò, ma si sposarono quasi subito dopo la morte del padre. Anche perché qualcuno sospetta che lo stesso Pierre-Auguste, benché ormai vegliardo, avesse avuto una ‘liaison’ con la fanciulla”. Jean ne farà la protagonista di quasi tutti i suoi primi film, tra cui Nanà (del 1926).
Il libro ripercorre le pellicole più celebri del cineasta, mostrando visivamente quanto seppe restituire sullo schermo, a volte in maniera filologica, i dipinti del padre. Lo stesso gioco che sembra divertirsi a fare nel volume la Niccolai, capace di rendere cinematografico ciò che nasce pittorico e viceversa.
“Ho passato la vita a cercare di determinare l’influenza di mio padre su di me”, confessa Jean in una delle ultime interviste. Ed è forse questa la lezione più vera del libro. Il senso ultimo di ciò che significhi, davvero, la parola eredità.
Nel libro di Jean Renoir colpisce soprattutto l’approfondimento, la ricerca interiore che il figlio fa per descrivere e comprendere il legame con suo padre.