Guglielmo Ciardi (Venezia, 13 settembre 1842 – Venezia, 5 ottobre 1917) è stato un pittore e docente italiano.
Nel gennaio del 1868 lascia la città natale, per un viaggio d’istruzione che lo porta come prima tappa a Firenze, dove desidera conoscere i macchiaioli e Nino Costa. Su presentazione di Federico Zandomeneghi, viene accolto da Telemaco Signorini. Si reca poi a Roma, quindi a Napoli, dove entra in contatto con artisti della Scuola di Posillipo e della Scuola di Resìna e dove conosce Filippo Palizzi.
Ha scritto Marco Valsecchi. L’ambiente macchiaiolo lo svegliò, lo tolse dalla pratica accademica, lo inserì nella corrente dei pittori di Barbizon.
Mantiene nel corso degli anni i contatti con i principali centri artistici italiani: Firenze, Torino, Milano, Genova, Roma e Napoli ed è presente a manifestazioni internazionali dell’epoca, tra cui la III Esposizione internazionale d’arte di Venezia del 1899
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GUGLIELMO CIARDI, CALMA IN LAGUNA
ALBA IN LAGUNA
BASILICA DI SAN MARCO
Chiara cara, mi sembra simpatica la scelta che fai dei pittori che pubblichi, non so se seguendo un progetto o no. Sono pittori tutti bravissimi, ma li definirei border line, un po’ marginali, per scelta o per geografia ( Venezia non era Parigi, i Macchioli non erano gli impressionisti), in genere poco noti, ( da me, che non sono colto,)assolutamente sconosciuti. Non li definirei naifs, ma un po’ ingenui sì’.
Mentre loro, con innegabile talento, guardano in dietro, in questo caso ai Guardi, Cezanne seziona le nature morte e il monte San Victoire, e poco più avanti ci sono Les Demoiselles d’Avignon.