Campari Light
Omar Ruzza – Opera propria
Campari Light fu ideata nel 2002 da Raffaele Celentano per Ingo Maurer ed è una delle lampade a sospensione di design più conosciute e rappresentative del genio tedesco. Fa parte della collezione di design del Museum of Modern Art di New York. La lampada a sospensione è realizzata con dieci bottigliette Campari Soda originali, staccabili singolarmente. Composto da materiale sintetico e in metallo. L’altezza del cavo viene regolata tramite un vero tappo Campari.
Campari Light
Cristina meneguzzo – Opera propria
La storia di questa lampada ha inizio nel 1932 quando Fortunato Depero creò la bottiglia di Campari Soda che raggiunse rapidamente lo status di cult. Da questo oggetto Ingo Maurer, produttore di lampade particolari, sistemi illuminanti e pezzi unici fin dagli anni sessanta, nel 2002 decide, in collaborazione con Raffaele Celentano, di creare la lampada Campari Light. Il risultato è una lampada allo stesso tempo accattivante ed anticonformista, che diffonde una luce di tinta rossa dagli effetti stupefacenti. Le opere di Ingo Maurer si distinguono per un design unico e sorprendente, associato ad abilità manifatturiere e competenze tecniche.
La lampada Campari Light è costituita da una struttura sospesa composta da un paralume, di forma circolare (diametro di 23 cm), sul quale sono poste dieci bottiglie Campari Soda originali. Queste sono staccabili singolarmente permettendo una facile pulizia o sostituzione in caso di necessità. La struttura è sostenuta da un sottile cavo di lunghezza variabile (da 155 cm a 400 cm) che viene regolata tramite un vero tappo Campari. La lampadina ha una potenza di 125\230 volt.
User:Justinc – Opera propria
Campari and soda, original bottle design 1930s, by w:en:Fortunato Depero.
Materiali
La lampada è costituita da:
- Un cavo di sospensione in metallo;
- Un paralume in materiale sintetico;
- Dieci bottiglie Campari Light originali in vetro.
Dimensioni
altezza paralume- 20 cm
diametro paralume — Ø 23 cm
estensione totale –da 155 cm a 400 cm
peso 650 gr
campari light
Domina il colore rosso delle bottiglie mentre la struttura è grigio metallica. La lampada produce due illuminazioni diverse: una diretta verso il basso e una riflessa dalle bottiglie ed è proprio questo gioco di riflessioni che esalta il suo valore estetico: la luce soffusa infatti crea atmosfera e si relaziona al contesto in cui è inserita.
L’elemento principale, il paralume, composto da 10 bottigliette e di forma circolare, si contrappone allo stelo, di forma lineare. Le due componenti si distinguono anche per la differenza di spessore, l’elemento principale è caratterizzato da uno spessore notevolmente maggiore di quello dello stelo il quale è quasi impercettibile.
TESTO DAL LINK — che dice anche altro
https://it.wikipedia.org/wiki/Campari_Light
gola restaurant – tripadvisor
DESIGN.FANPAGE.IT –23 OTTOBRE 2019
L’importanza di Ingo Maurer, il designer che usava la luce come fosse poesia
Il mondo del Design piange Ingo Maurer, uno dei più famosi light designer del nostro secolo, morto a Monaco di Baviera il 21 ottobre 2019 all’età di 87 anni. Ha realizzato alcune delle lampade più originali e ironiche della storia, fatte di cuori o con le ali, tanto che in molto lo chiamavano “il poeta della luce”.
Dalla lampada “Luccellino”, sintesi perfetta di “luce” e “uccellino”, alla “Campari light” che combina le bottigliette d’aperitivo della Campari come lampadario, sono tanti gli apparecchi di illuminazioni creati da Ingo Maurer che sono inclusi nella collezione di design del Museum of Modern Art (MoMA) di New York.
Il designer e imprenditore tedesco, classe 1932, non a caso era definito “il poeta della luce”. Scomparso il 21 ottobre 2019 all’età di 87 anni, Ingo Maurer è stato uno dei più creativi e famosi light designer di questo secolo e della storia. Le sue lampade hanno cambiato per sempre il mondo dell’illuminazione.
Più che lampade, le creazioni di Ingo Maurer sono opere d’arte, alcune prodotte in serie altre uniche e inimitabili. Del designer tedesco, scomparso lo scorso lunedì, si diceva che usasse la luce come fosse poesia. Ingo Maurer ha lasciato un segno inconfondibile nel mondo de design. Se oggi in varie case, ristoranti o uffici, vediamo apparecchi di illuminazioni creati con corde appese da cui pendono diverse lampadine bisogna ringraziare Ingo Maurer e la sua lampada YaYaHo realizzata nel 1984 come tanti punti luminosi montati su cavi come fossero trapezisti.
Il light designer tedesco è inoltre noto per le sue creazioni ironiche fatte di lampade con le ali, di cuori o da guanti luminosi.
Nato sull’isola di Reichenau nel 1932, Ingo Maurer ha una formazione insolita come tipografo e grafico. A Monaco di Baviera fonda nel 1960 una piccola bottega artigianale, la Design M, che poi sarebbe diventata un’azienda internazionale denominata Ingo Maurer GmbH.
Le lampade di Ingo Maurer
Ingo Maurer ha realizzato oltre 200 lampade in 50 anni di carriera. La sua prima creazione è stata la lampada da tavolo “Bulb”, prodotta nel 1966, che lo ha reso famoso. Bulb è la perfetta sintesi tra “design, industria e poesia”, caratteristica peculiare dei prodotti di Maurer. La lampada Bulb consiste in una lampadina racchiusa all’interno di un contenitore di vetro soffiato di Murano a forma di lampadina che ha rappresentato l’esordio di Ingo Maurer nel mondo dell’illuminazione. Le sue “poesie di luce” comprendono lampade fatte di cuori come “One From The Heart”, realizzata nel 1989;
apparecchi luminosi con ali come “L’ucellino” del 1992; lampadari fatti di carte giapponesi dove ognuno può scrivere un messaggio come “Zettel’z 5”, realizzato nel 1997; o come lampade di guanti con piccole lampadine sulla punta delle dita come “Luzy” del 2018 o come lampadari fatti di cocci di porcellana cinese e stoviglie dal titolo “Porca Miseria” di cui se ne producono solo cinque esemplari all’anno.
nel link di fanpage trovate le 6 lampade più famose di Inge Maurer
https://youmedia.fanpage.it/gallery/ah/5db0051ee4b01a1b294c0536?photo=5db00b48e4b01a1b294c0566
L’eredità di Ingo Maurer
Autodidatta e geniale, il design e imprenditore tedesco lascia un’azienda di illuminazione tra le più creative e prolifiche che ancora oggi produce le creazioni di Maurer. Premiato con il Compasso d’Oro alla carriera nel 2011, Ingo Maurer non ha solo realizzato apparecchi di illuminazioni nella sua vita ma anche vere e proprie installazioni artistiche create per mostre, eventi o luoghi pubblici come “XXL Dome” per la metro di Monaco di Baviera.
Nel 2019 la Torre Velasca di Milano è stata trasformata in un faro di luce blu da Ingo Maurer in occasione del Fuorisalone.
Fondamentale in tutti i suoi lavori è l’aspetto ludico e l’interazione con i fruitore che gli hanno aperto le porte dei musei d’arte e design più famosi al mondo come il Vitra Museum o il MoMA di New York.
Sul sito dell’azienda si legge: “Piangiamo il nostro fondatore e mentore. L’azienda era la sua famiglia e ci siamo sempre sentiti così. Ingo Maurer è deceduto il 21 ottobre 2019. Aveva 87 anni. Lo ricorderemo per sempre e continueremo il suo lavoro nel suo spirito”.
Divertente e bravissimo.