ANSA.IT –22 MARZO 2021 — 19.32– 19.32
Covid: 13.846 positivi, 386 le vittime. Tasso positivi su all’8,1%.
Agenas: ricoveri tornano sopra la soglia di allerta del 40%
Vaccinazioni nell’hub dell’Auditorium del Parco della Musica a Roma
Covid, ricoveri tornano sopra la soglia di allerta del 40%
Sono 13.846 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Domenica erano stati 20.159.
Sono invece 386 le vittime in un giorno
(domenica erano state 300).
Sono 169.196. i tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus effettuati nelle ultime 24 ore in Italia.
Domenica i test erano stati 277.086.
Il tasso di positività è salito all’8,1%
(domenica era al 7,2%).
strutture residenziali Rsa si iniziano a vedere i primi effetti delle vaccinazioni anti Covid-19, con un calo sia dell’incidenza della malattia sia dei decessi. Lo dimostra la 2/a edizione del report di sorveglianza sulle strutture realizzato dall’Iss. L’incidenza, nell’ultima settimana di febbraio e nelle prime settimane di marzo, raggiunge valori sovrapponibili o inferiori a quelli della prima settimana di ottobre (0,6%), in controtendenza rispetto all’andamento generale dell’epidemia.
Un calo di decessi si osserva tra fine gennaio e marzo 2021, fino a raggiungere lo 0,6% dei residenti di Rsa per anziani non autosufficienti.
I ricoveri di pazienti Covid nei reparti italiani tornano sopra la soglia d’allerta del 40%.
A mostrarlo sono i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) riferiti a domenica, da cui emerge come i pazienti positivi al Sars-Cov-2 siano ora il 42% di quelli ricoverati in Medicina interna, Infettivologia e Pneumologia.
Continuano a crescere i posti letto occupati da pazienti Covid nelle terapie intensive,
che sono ora pari al 38%
già da quasi due settimane oltre il livello d’allerta del 30%.
Per quanto riguarda i reparti di medicina interna, infettivologia e pneumologia, la soglia critica del 40%, individuata dal Decreto del Ministero della Salute e oltre la quale diventa difficile la presa in carico degli altri malati, risulta superata da 9 regioni o province autonome:
Abruzzo (45%),
Emilia Romagna (55%),
Friuli Venezia Giulia (47%),
Lombardia (52%),
Marche (65%),
Molise (45%),
Piemonte (59%),
Puglia (46%)
e Umbria (43%).
Il Lazio si attesta, invece, al 40%.
Salgono a 12 le regioni che superano la soglia critica del 30% delle terapie intensive occupate da pazienti Covid e oltre la quale diventa difficile la presa in carico degli altri malati:
Abruzzo (49%),
Emilia Romagna (52%),
Friuli Venezia Giulia (46%),
Lazio (34%),
Lombardia (57%),
Marche (61%),
Molise (41%),
Provincia autonoma di Trento (58%),
Piemonte (55%),
Puglia (37%),
Toscana (41%) e
Umbria (52%).
Il valore è invece al 30% nella Provincia autonoma di Bolzano.
E’ quanto mostrano i dati dell’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Agenas) riferiti a domenica.
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Se tutto va bene, siamo rovinati.