VIDEO, 5.26 — FOTO E ACCOMPAGNAMENTO MUSICALE E BASTA
Negli anni ’30, Helen Levitt iniziò a fotografare la vita di strada nei quartieri svantaggiati di New York come East Harlem e il Lower East Side: graffiti, persone sedute fuori sulle scale o bambini che giocano sono alcuni dei suoi soggetti centrali. Contrariamente all’intenzione del fotogiornalismo tradizionale di documentare l’ingiustizia sociale per scopi politici, considerava la fotografia una forma di espressione artistica che le permetteva di fondere la vita quotidiana con una comprensione estetica personale. In effetti, il linguaggio fotografico di Levitt ha adottato in modo diverso i dibattiti politici e artistici del suo tempo, mostra scene di strada di New York come se fossero costumi mitici o cerimonie esotiche con un interesse etnografico.
TESTO E UNA FOTO
DA :
https://www.rencontres-arles.com/en/expositions/view/773/helen-levitt
MEXICO CITY
Helen Levitt (Brooklyn, 31 agosto 1913 – New York, 29 marzo 2009) è stata una fotografa documentaria statunitense.
È cresciuta a Brooklyn (New York) e una volta finita la scuola ha subito cominciato a lavorare nel campo della fotografia presso uno studio nel Bronx.
Nel 1937, intrapresa la carriera dell’insegnamento, rimase fortemente affascinata dai chalk drawings, i disegni coi gessetti colorati tipici della cultura di strada newyorkese del tempo.
Servendosi di una Leica 35mm, assecondò la sua nuova passione e nell’arco di dieci anni scattò un gran numero di fotografie di chalk drawings. Il suo lavoro culminò in un’uscita editoriale soltanto nel 1987 con In The Street: chalk drawings and messages, New York City 1938-1948, una raccolta che ebbe straordinario successo e che è oggi considerata tra i più importanti libri fotografici di sempre.
Tra il 1938 e 1941 studiò e collaborò con Walker Evans, il maestro dei Subway portraits di New York. Nel 1943, Edward Steichen in persona si occupò di curare e allestire al Museum of Modern Art di New York la sua prima esposizione. In seguito, Helen Levitt seguì la strada della fotografia documentaristica.
Negli anni cinquanta lavorò a fianco di James Agee e si cimentò nella regia cinematografica. Nel 1959 e nel 1960 la Fondazione Guggenheim le commissionò dei portfolio a colori su New York. Gran parte di queste foto fu poi trafugata; le foto rimaste ed alcuni scatti degli anni successivi sono stati raccolti in Slide Show: The Color Photographs of Helen Levitt (maggio 2005). La sua prima pubblicazione fu A Way of Seeing (1965).
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