ANSA.IT — 10 FEBBRAIO 2021 — 11.07 :: Governo: parte il dialogo, sindacati e imprese da Draghi. Sul tappeto stop ai licenziamenti, cig e ristori / Priorità per Draghi

 

 

ANSA.IT — 10 FEBBRAIO 2021 — 11.07

 

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Governo: parte il dialogo, sindacati e imprese da Draghi.

Sul tappeto stop ai licenziamenti, cig e ristori

 

Il sì a Draghi da Berlusconi, Zingaretti, Salvini chiude il secondo giro di consultazioni del presidente incaricato. Colpo di scena sulla sorte del governo, Grillo rinvia il voto su Rousseau. Oggi alla Camera la sfilata di Regioni, sindacati e Confindustria.

Sulla strada del professore l’unico stop è di Fratelli d’Italia: ‘Ha detto no alla flat tax’, dice Meloni. Salvini invece conferma piena apertura, anche sul fisco: ‘Non aumenta le tasse. Chiediamo la pace fiscale’. Svolta della Lega anche al Parlamento europeo con il sì al Recovery. Credito senza condizioni da Berlusconi, al ritorno in prima persona alle consultazioni. Il Pd non pone veti: ‘La Lega? Il perimetro del governo lo decide Draghi’, dice Zingaretti.

Al via gli incontri delle parti sociali con il premier incaricato Mario Draghi. Chiuso il secondo giro di consultazioni con i partiti, si apre il dialogo con i sindacati e le imprese, in un fitto calendario di appuntamenti da mercoledì mattina alla Camera dei deputati. Un passaggio atteso. Era stato lo stesso Draghi, subito dopo aver ricevuto l’incarico per la formazione di un nuovo governo, al Quirinale, a dirsi “fiducioso che dal confronto con i partiti ed i gruppi parlamentari e dal dialogo con le forze sociali emerga unità e capacità di dare una risposta responsabile e positiva”. Parole che hanno portato i sindacati a vedere l’avvio di una nuova fase e a richiamare anche la concertazione sul modello di Carlo Azeglio Ciampi. In programma un lungo giro di incontri che vedrà partecipare in mattinata prima l’Abi ( Associazione bancaria ) e l’Ania ( Associazione assicuratori ) , quindi Confindustria con il presidente Carlo Bonomi, Confapi ( piccola e media impresa privata ), e poco dopo Cgil, Cisl e Uil con i segretari generali Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Pierpaolo Bombardieri. A seguire l’Ugl e tra gli altri, nel pomeriggio, Unioncamere ( organismo pubblico che rinisce le camere di commercio di industria,artigianato e agricoltura ) , le diverse associazioni di categoria come Confcommercio e Confesercenti, Confartigianato, Cna e Casartigiani e poi l’Alleanza delle cooperative.

E’ un primo appuntamento che da molti viene visto soprattutto di “ascolto” ma in cui non mancheranno di essere messi sul tavolo alcuni dei temi sentiti come più urgenti dai rappresentanti dei lavoratori e delle imprese, a partire proprio dal lavoro. E, come primo punto, per i sindacati, la necessità di prorogare lo stop ai licenziamenti oltre il 31 marzo e la cig Covid.

Insieme, come sollecitato anche da Confindustria, alla non più rinviabile esigenza di riformare gli ammortizzatori sociali.

Ma anche, soprattutto per le associazioni di categoria, di garantire il sostegno alle attività chiuse o comunque danneggiate dalle misure restrittive anti-Covid, con ristori veloci e adeguati alle perdite.

Punto comune l’utilizzo pieno ed efficace delle risorse europee con il Recovery plan e l’attuazione delle riforme che il Paese aspetta da anni. Di certo, Cgil, Cisl e Uil sono pronti a chiedere anche al premier incaricato di prorogare il blocco dei licenziamenti, per tutti, finché ci sarà l’emergenza e di continuare con la cassa Covid. Una difesa del lavoro accompagnata da una riforma degli ammortizzatori sociali in senso universale, dal rilancio delle politiche attive e investimenti per creare occupazione. “Daremo un giudizio sul merito delle questioni”, afferma Bombardieri rimarcando l’importanza della coesione sociale e di “coinvolgere tutte le parti del Paese”, in un momento “così drammatico”.

Tema, quello dei licenziamenti, su cui la posizione di Confindustria è differente: sì a mantenere il blocco, parallelamente alla cassa Covid gratuita per le imprese, sostiene via dell’Astronomia, ma in maniera selettiva, ovvero solo per i settori in grande difficoltà o che sono stati costretti a chiudere per via dei decreti emergenziali.

Centrali, inoltre, per i sindacati, il piano di vaccinazione, la salute e sicurezza e le altre riforme come quella fiscale, che rispetti il principio della progressività, quella delle pensioni, che garantisca maggiore flessibilità in uscita e superi la legge Fornero e quella della Pa.

A sostenere il tema delle riforme anche Confindustria, il cui auspicio è che ci sia un governo stabile, una necessità per il Paese. Che ascolti le imprese e sia attento al sistema produttivo. Tra le riforme guarda in particolare a Pa e fisco, per un sistema più snello e semplice; alla giustizia, sostenendo che i tempi lunghi scoraggiano le attività d’impresa; e, appunto, alla riforma degli ammortizzatori sociali, che ribalti l’attuale sistema incentrandolo sulle politiche attive, anziché passive, guardando innanzitutto alla formazione. Necessario, inoltre, continuare con il Piano Industria 4.0 e spingere su innovazione e digitalizzazione.

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