Jacopo Iacoboni (Napoli, 21 aprile 1972) è un giornalista e saggista italiano.
Si è laureato in filosofia teoretica a Roma, presso l’università “La Sapienza”, nel 1995, discutendo una tesi con Lucio Colletti ed Emilio Garroni. Successivamente alla laurea ha frequentato un corso di perfezionamento all’Istituto italiano per gli studi storici a Napoli.
Scrive di politica su La Stampa.
Nel gennaio 2015 ha scritto un ebook edito da La Stampa, Un uomo solo al comando. Viaggio nel Pd, inchiesta dopo un anno di Renzi alla carica di segretario e premier.
Ha collaborato con il Financial Times all’inchiesta europea su Populismo, Europa, immigrazione verso le elezioni politiche italiane del 2018. Tiene una rubrica di politica chiamata Arcitaliana sul sito internet de La Stampa. Collabora con il think tank Atlantic Council, con la rivista Micromega e con l’emittente radiofonica Radiotre.
DA :
https://it.wikipedia.org/wiki/Jacopo_Iacoboni
NOTA DEL BLOG– DA TRECCANI
distopìa s. f. [comp. di dis- e (u)topia]. – Previsione, descrizione o rappresentazione di uno stato di cose futuro, con cui, contrariamente all’utopia e per lo più in aperta polemica con tendenze avvertite nel presente, si prefigurano situazioni, sviluppi, assetti politico-sociali e tecnologici altamente negativi (equivale quindi a utopia negativa): le d. della più recente letteratura fantascientifica.
TRECCANI
https://www.treccani.it/vocabolario/distopia2/
L’ esecuzione. 5 Stelle da Movimento a governo
Jacopo Iacoboni
Editore: Laterza
Collana: I Robinson. Letture
Anno edizione: 2019
In commercio dal: 28 marzo 2019
Pagine: 296 p., Brossura
18 EURO, PREZZO PIENO
In breve
Il ritratto degli uomini chiave del movimento che oggi, dai banchi del governo, eseguono il disegno originario concepito da Casaleggio padre. I legami e le collaborazioni con personaggi e movimenti dell’ultradestra internazionale. La relazione con la Lega, cominciata molto tempo prima delle elezioni del 4 marzo 2018. Dopo il libro L’esperimento, Jacopo Iacoboni prosegue il suo viaggio-inchiesta nel mondo dei 5 Stelle mettendo a nudo tutti gli aspetti della loro transizione da movimento a partito al potere.
DA :
15 APRILE 2019
La distopia 5 Stelle
Il nuovo libro di Jacopo Iacoboni, L’esecuzione, e quello di Biondo e Canestrari, Il sistema Casaleggio, indagano a fondo su teoria e pratica del Movimento.
di Simone Torricini
Davide Casaleggio a una convention del Movimento 5 Stelle a Roma, ottobre 2018. Foto di Alberto Pizzoli/Afp/Getty Images
Interrogarsi sulle reali radici culturali e ideologiche del Movimento 5 Stelle è stato uno degli esercizi più diffusi nel discorso pubblico degli ultimi tempi. La retorica e soprattutto le politiche pubbliche pseudo-popolari promosse da giugno a oggi hanno contribuito, offuscandone i contorni, a rendere meno limpida una struttura organizzativa fatta di relazioni interne dal netto stampo verticistico, e a distrarre dalla pressoché totale assenza di un serio progetto a lungo termine per il Paese. Ad aiutarci nella comprensione di un fenomeno che prima di categorizzare come politico dovremmo forse considerare nella sua dimensione sociale, oggi, ci sono due libri, due inchieste che vivisezionano le parti in gioco e sintetizzano, spogliato dalla propaganda di copertura, il nucleo vitale della prima forza politica italiana. Il primo è L’Esecuzione di Jacopo Iacoboni (Laterza), giornalista de La Stampa che alla vigilia delle politiche di un anno fa aveva già pubblicato con lo stesso editore L’Esperimento; il secondo, Il sistema Casaleggio (Ponte Alle Grazie), è firmato da Nicola Biondo e Marco Canestrari: entrambi hanno alle spalle un passato nella rete di cui parlano ed entrambi sono coautori di Supernova, la loro prima inchiesta sul Movimento.
Sono due libri molto simili, che per alcuni aspetti si sovrappongono e per altri sono invece complementari. Con L’Esecuzione Iacoboni stringe la lente d’ingrandimento con particolare cura sulla fitta rete di relazioni transnazionali tra il M5S e la alt-right globale, unendo di pagina in pagina i punti che connettono Brexit e i suoi finanziatori con (la ex) Cambridge Analytica, le relazioni del governo italiano con i più radicali sovranisti europei, fino al ruolo di frontman svolto da Steve Bannon come portavoce di The Movement, ovvero la cosa più simile ad una internazionale sovranista – per quanto abbia senso parlarne in questi termini – che esista al momento.
Scrive Iacoboni: «Mentre gli opinionisti italiani si chiedono se il Movimento non sia in fondo più vicino al centrosinistra, la realtà non solo è platealmente diversa, ma le reti personali di relazioni sono al lavoro da anni e vanno in direzione opposta alla sinistra». Un concetto sul quale nelle sue pagine avrà premura di tornare spesso, così come ci torneranno – pure con altri termini – Biondo e Canestrari.
In chiave nazionale l’inchiesta di Iacoboni è originale in particolare per un aspetto: perché ricostruisce già a partire dal primo capitolo un legame, quello tra Movimento e Lega, che si è consolidato con molta meno fatica di quanto le apparenze non ci abbiano detto nel corso di questo anno. Sono due esperimenti, sostiene Iacoboni, che pur avendo storie diverse e provenendo da epoche diverse, condividono una cassetta degli attrezzi e alcune convinzioni comuni (la sfiducia verso lo stato centrale, la sostanziale chiusura ad una idea di società multietnica), e che non hanno mai nascosto simpatie reciproche (Bossi e Gianroberto Casaleggio avevano un sincero rapporto di stima). Se entrano in conflitto, conclude, non è per via della loro diversità, ma perché si contendono lo stesso campo.
Mi pare che, andando al governo, i 5 Stelle si siano spogliati un po’ della loro ideologia. Io penso che fossero un calderone con dentro un pasticcio di destra e di sinistra. Forse man mano la realtà di questa strana formazione politica si sta decantando.