ASPETTI RIVIERASCHI. BLOGSPOT.COM DI ADRIANO MAINI
https://aspettirivieraschi.blogspot.com/
E’ SU FACEBOOK :
https://www.facebook.com/maini.adriano
IL FRATELLO PICCOLO CHE FOTOGRAFA CON L’ASTUCCIO—
DA :
http://casamaini.over-blog.com/2019/07/peglia-e-dintorni.html
” AL TEMPO DEL JACARANDA’ IN FIORE “, ADRIANO MAINI, 2019
DA : https://medium.com/@adriano.maini_56570/al-tempo-delle-jacarande-in-fiore-b1dc92b314d0
ADRIANO MAINI–Pensionato. Fotomatore. Scrittore di lifestyle (casamaini.altervista.org). Animatore di Cultura-Barocca (www.cultura-barocca.com).
SCRIVE SU DIVERSI BLOG— OGNI TANTO NE APRE UNO E POI UN ALTRO—
––E PERCHE’ NO? UN ALTRO ANCORA—
QUESTO CHE ARRIVA E’ SOLO UNO DEI TANTI —
Aspetti rivieraschi
Mario Bardelli, un maniacale collezionista di immagini
Mario Bardelli, Mattino al bar, 2010 / olio su tela / 150×100 cm – Fonte: catalogo Saturarte 2010
Un disordinato collezionista di immagini. È questa l’idea che Mario Bardelli ama trasmettere di sé stesso. Nato a Genova, vissuto in Brasile per un lungo periodo e ora a Sanremo, inevitabilmente porta dentro simili esperienze e stili di vita così differenti. Ed è questo ciò che si trova in “Istantanee mentali”, la mostra personale di Mario Bardelli a Genova, organizzata dall’organizzazione culturale Satura.
La mostra resterà aperta fino al 12 giugno: da non perdere!
ISTANTANEE MENTALI
Tratto peculiare dell’arte di Mario Bardelli è proprio la capacità di penetrazione di quel quotidiano fatto di mille sfaccettature che la frenesia del giorno d’oggi violenta ripetutamente. Con grande versatilità e piena consapevolezza del mezzo pittorico riesce infatti a fissare in immagini singole unità che compongono il nostro vissuto e che troppo spesso ci scorrono accanto indistintamente. Le sue riflessioni oltre che nell’uomo e nella natura trovano spunti potenti in immagini semplici e pienamente contemporanee come la solitudine di una sedia o un market. Si tratta di estrapolare il particolare dall’insieme.
LE OPERE
Le sue opere prendono dunque le mosse da un duplice movimento: così come dal punto di vista tematico strappa con forza i suoi soggetti a una annebbiata visione d’insieme allo stesso modo lavora a levar via stesure di colore, come se con le sue mani ci aiutasse a lacerare il pesante velo dell’abitudine che molto, se non tutto, ci nasconde. In questo modo dall’emergere nitido di un’ombra o della piega di un abito, prendono forma, come in un processo di sviluppo fotografico, frammenti nuovi di realtà.
TRA PITTURA E FOTOGRAFIA
Pur essendo la sua opera puramente pittorica, stretto però è il rapporto con la fotografia soprattutto nella fase iniziale di ideazione. Possiamo ad esempio osservarne le tracce nella variegata umanità che entra di prepotenza a far parte delle sue tele. L’artista fissa per due volte l’immagine: prima nella sua testa e in seguito, adeguatamente rielaborata, sulla tela. Queste istantanee interrompono il naturale fluire del tempo concedendoci la possibilità di conoscere meglio noi stessi, quello che portiamo nascosto dentro e ciò che ci circonda.
LE PROVOCAZIONI DI BARDELLI
Ma proprio nella fissità delle sue immagini è insito un contrasto: forte è infatti la sensazione di movimento latente, imprigionato, che non si arrende e combatte contro quella forzatura per poter tornare a scorrere frenetico. Un’antitesi ineliminabile per l’uomo e la società attuale. Mario Bardelli sembra provocarci, chiedendoci se troveremo il tempo per affrontare quella visione frutto di un procedimento di introspezione che troppo facilmente allontaniamo. È dunque solamente dentro di noi che possiamo trovare la camera oscura che ci permette di sviluppare le più definite fotografie di quel informe reale in cui siamo immersi. E per raggiungere ciò fa della semplicità e dell’essenzialità elementi imprescindibili, sia nella stesura cromatica, sempre armonica che nell’individuazione dei soggetti. Tutto ciò che è di troppo, che è distrazione viene sacrificato per giungere a una visione quanto più sensibile e completa possibile della realtà che giorno dopo giorno ci sfugge. Inoltre citazioni di periodi da lui ben conosciuti come il Manierismo oppure di volti che richiamano alla mente l’opera di Francis Bacon fanno di Mario Bardelli un artista profondamente colto, in grado di rielaborare con grande armonia e forza espressiva suggestioni eterogenee.
INFORMAZIONI ISTANTANEE MENTALI
– mostra personale di Mario Bardelli
a cura di Simone Pazzanoaperta fino al 12 giugno 2010
orario da martedì a sabato ore 15:30 – 19:00
SATURA associazione culturale centro per la promozione e la diffusione delle arti
piazza Stella 5/1, 16123 Genova tel/fax: 010.246.82.84
Web: www.satura.it
Redazione, Istantanee mentali, la personale di Mario Bardelli a Genova fino al 12 giugno, mondo Viaggi blog, 4 giugno 2010
Mario Bardelli, Le amiche, 2018, acquerello su carta, cm.40,5×30,5 – Fonte: neldeliriomaisola Il blog di Chiara Salvini
Mario Bardelli, L’attesa, 2016 (computer graphics) – Fonte: neldeliriomaisola Il blog di Chiara Salvini[…]
La S.V. è invitata a visitare la mostra che si inaugura Giovedì 26 Luglio 2018 alle ore 17,30 nella sede dell’Unione Culturale Democratica e della Sezione ANPI di Bordighera (IM), in Via al Mercato, 8.
L’esposizione rimarrà aperta al pubblico tutti i giorni, dalle ore 17,30 alle ore 19,00, fino a Domenica 5 agosto 2018
Mario Bardelli, Esterina (computer graphics) – Fonte: neldeliriomaisola Il blog di Chiara Salvini[…]
Mi chiamo Mario Bardelli e sono nato un po’ di anni fa a Genova. Ho vissuto molti anni in Brasile alternando alla mia attività di architetto quella di grafico e pittore.
Da quando sono rientrato in Italia ho esposto a Roma – Ambasciata Brasiliana; a Milano – galleria Sant’Erasmo, Centro Ucai Arti Visive, Centro Culturale San Michele; a Genova – Satura Associazione Culturale; a Sanremo – Biblioteca Pubblica, Casinò Municipale; e, 2last but not least”, all’Unione Culturale Democratica di Bordighera. Diversi critici hanno avuto la bontà di occuparsi delle mie opere. Alcuni con parole elogiative che la modestia mi trattiene dal citare.
Come auto-presentazione preferisco definirmi un maniacale collezionista di immagini, un “voyeur”, tutto sommato mite, inoffensivo e rispettoso. In questa mostra ho dedicato la mia accorta attenzione ai manichini che ci guardano impassibili dalle vetrine e a volte pubblicamente si spogliano, senza peraltro perdere la loro ieratica indifferenza […]
Unione Culturale Democratica e Sezione ANPI di Bordighera
Pubblicato da Adriano Maini a 12:02
ADRIANO L’AVEVAMO GIA’ INCONTRATO QUI :
E QUI ::
E QUI ::
E FORSE ANCHE IN UN ALTRO CHE CERCHERO’ —
Ringrazio di cuore! In ritardo. Come sempre. Ma non avrai un po’ esagerato con i complimenti?
no, no : ” nessuna esagerazione “– ti assicuro, chiara
A proposito! Guardate che su Vitò ci sono da scrivere dei libri interi. Non è facile sintetizzare nello spazio di un post. Ad ogni buon conto su questo mio modesto blog (https://primazonaoperativaliguria.blogspot.com/) ogni due o tre articoli compare un passo (fattore inevitabile!) che riferisce di Vitò
Grazie per i due graditissimi bacini, cara Chiara. Che ricambiamo con affetto. Nemo