Nasce ad Oneglia (Im) nel 1892. Compiuti gli studi scientifici si laurea in Scienze Agrarie e in Chimica. Giovanissimo si dedica alla fotografia sperimentando il bromolio e gomma bicromata.
Nel 1930 fonda il “Circolo Fotografico Milanese” e nel 1942 quattro sue opere fotografiche sono pubblicate nel volume “Otto fotografi italiani d’oggi”, dove viene presentato come grande conoscitore della tecnica fotografica, dell’ottica e naturalmente della chimica.
Fotografo versatile, egli ritrae paesaggi, nature morte e ritratti, sebbene, soprattutto intorno agli anni Quaranta, sembra essere attratto particolarmente da immagini notturne con le quali fornirà aspetti di una Venezia trasognata ed irreale.
I suoi futuri compagni con i quali fonderà “La Bussola”, lo descrivono come «un’ipersensibile» e questa sua particolarità caratteriale riesce a trasmetterla in maniera inequivocabile in molte sue opere, le quali sono state per lo più eseguite nella città di Venezia.
E’ proprio Venezia la città dove Leiss rappresenta un punto di riferimento per molti appassionati di fotografia, tra i quali deve essere menzionato l’allora giovane P. Monti (1908-1985) che sicuramente subì, inizialmente, l’influenza di Leiss sia per quanto riguarda l’utilizzo della stampa a toni alti, riscontrabili in alcune sue prime immagini, sia per la resa fotografica di soggetti architettonici.
Nel 1953 viene pubblicata una sua raccolta fotografica dal titolo “Immagini di Venezia” e sempre nello stesso anno V. Guidi gli dedica sulla rivista “Diorama” un articolo nel quale individua come caratteristica fondamentale della fotografia di Leiss, la semplicità spaziale resa dall’utilizzo della luce come valore costruttivo che è, in un certo senso, una caratteristica formale dei bussolanti e principio stesso della pittura del Guidi, il quale nel 1949 scrisse: «E’ la luce in un primo tempo scopritrice delle cose, o delle forme, poi nella sua grande funzione di portare le cose ad unità, rispettando le loro particolarità». Sempre nel ’53 collabora con M. Bonzuan, con il gallerista C. Cardazzo, ed il pittore V. Guidi alla costituzione della sezione fotografica del “Centro Studi d’Arte Contemporanee”.
Muore a Venezia nel 1968.
https://www.italianways.com/it/il-sogno-veneziano-di-ferruccio-leiss/
IL SOGNO VENEZIANO DI FERRUCCIO LEISS
31 Dicembre 2015
Ecco Venezia sognata da Francesco Ferruccio Leiss (1892-1968), grande fotografo ligure che alla città lagunare dedicò gran parte della propria opera.
Una Venezia onirica, circonfusa di nebbia, punteggiata da fanali alonati e decorata di geometriche ombre notturne.
Insieme a Fulvio Roiter e Gianni Berengo Gardin, Leiss ha realizzato le più suggestive interpretazioni fotografiche di Venezia.
Ve ne proponiamo un assaggio.
Photos via:
http://www.photo.rmn.fr/C.aspx?VP3=SearchResult&VBID=2CO5PCPFTRPT
“Vista del Ponte della Paglia dominato dalla facciata del Palazzo dei Dogi”, 1956, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Colonne sul molo”, 1950, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Venezia”, 1950, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Riflessi delle case”, 1950 ca, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Particolare del Palazzo dei Dogi”, 1960 ca, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Ponte della Paglia, di notte”, 1950 ca, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Stagno di notte”, 1950 ca, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Riflesso delle luci attraverso un cancello”, 1945 ca, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Fotografia notturna di una calle veneziana”, 1950 ca, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Composizione”, 1950 ca, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Il Canal Grande visto da una piccola finestra di Palazzo Baldi”, 1945 ca, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Vista animata a Venezia”, 1945 ca, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Poppe di gondole adagiate in uno squero”, 1950-60, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Uomini al lavoro in uno squero”, 1955 ca, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“San Barnaba: il gattino”, 1952 ca, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Donna al lavoro nella realizzazione di un pizzo. Murano”, 1945 ca, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Bambini di una colonia di vacanze al Lido di Venezia”, 1940 ca, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
“Gatto con un gruppo di piccioni”, 1950 ca, Museo di Storia della Fotografia Fratelli Alinari, Firenze
Grazie di averci fatto conoscere questo grande fotografo ligure innamorato di Venezia. La foto del gatto che osserva i piccioni mi piace tantissimo.