AVVENIRE, Redazione Internet martedì 15 dicembre 2020:: Natale. Una piccola barca di persone migranti nel presepe della parrocchia

 

 

Avvenire

 

Redazione Internet martedì 15 dicembre 2020

 

https://www.avvenire.it/chiesa/pagine/natale-presepe-con-barca-migranti-in-difficolta-nel-catanese

 

 

Natale. Una piccola barca di persone migranti nel presepe della parrocchia

 

Presepe e migranti / "Siamo tutti sulla stessa barca", sottolineano i  giovani della comunità Maria SS. del Rosario - La Voce dell'Jonio

 

Il parroco di Maria Santissima del Rosario a Fiumefreddo di Sicilia (Catania): siamo una comunità sulla stessa barca. Grazie ai giovani per averci portato a questa riflessione

 

 

 

Una piccola barca di persone migranti nel presepe della parrocchia

 

Facebook : Fiumefreddo di Sicilia

 

Natale:presepe con barca migranti in difficoltà nel Catanese - Sicilia -  ANSA.it

FOTO ANSA.IT

 

 

A Fiumefreddo un presepe dedicato ai migranti: sullo sfondo un barcone in  difficoltà - Giornale di Sicilia

 

 

Una piccola barca in balia del mare agitato con a bordo dei migranti in difficoltà.

È una delle scene del presepe realizzato dai giovani della comunità parrocchiale Maria Santissima del Rosario a Fiumefreddo di Sicilia (Catania) per sottolineare, “in quest’anno difficile caratterizzato dall’emergenza sanitaria da Covid 19, l’importanza dell’accoglienza”, tema “molto vicino soprattutto a noi siciliani con le coste della nostra isola che accolgono annualmente migliaia di profughi”.

Per il parroco, don Egidio Vecchio, “Papa Francesco, nella lettera enciclica Fratelli Tutti, afferma che la pandemia ha, inoltre, suscitato a tutti noi ‘la consapevolezza di essere una comunità mondiale che naviga sulla stessa barca’, che è ben evidenziata nel presepe creato dai giovani“.

 

 

 

 

“Questo presepe – aggiunge – evidenzia che come cristiani noi siamo chiamati ad accogliere Cristo che viene in mezzo a noi, non solo nelle nostre vite, ma soprattutto nell’esistenza di coloro i quali per varie vicissitudini, sono costretti a lasciare la propria terra natìa”.

Il direttore dell’Ufficio pastorale per i migranti don Lucio Cannavò, nel ringraziare i giovani della comunità parrocchiale per il lavoro e la cura dell’opera, afferma: “La precarietà dei migranti e della Grotta di Betlemme possano portare all’attenzione, in particolare, di chi cerca riparo e protezione“.

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