IL FATTO QUOTIDIANO DEL 5 NOVEMBRE 2020 — 16.01 :: Elezioni Usa 2020, risultati in diretta: Biden a pochi punti dalla vittoria. Testa a testa in Georgia, attesa per Arizona e Nevada. Trump: “Stop al conteggio”

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 5 NOVEMBRE 2020 — 16.01

https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/05/elezioni-usa-2020-risultati-in-diretta-biden-a-pochi-punti-dalla-vittoria-testa-a-testa-in-georgia-attesa-per-lassegnazione-di-arizona-e-nevada-trump-contesta-il-voto-per-posta/5992540/

 

Elezioni Usa 2020, risultati in diretta: Biden a pochi punti dalla vittoria. Testa a testa in Georgia, attesa per Arizona e Nevada. Trump: “Stop al conteggio”

Elezioni Usa 2020, risultati in diretta: Biden a pochi punti dalla vittoria. Testa a testa in Georgia, attesa per Arizona e Nevada. Trump: “Stop al conteggio”

I sostenitori del presidente uscente hanno inscenato proteste fuori dai centri di conteggio, da Detroit a New York e Phoenix. La (trumpiana) Fox News già ieri mattina ha dato Biden vincitore in Arizona, Stato che “vale” 11 grandi elettori, scatenando le ire del tycoon che ha chiamato Murdoch chiedendo di ritrattare. Intanto il candidato Dem ha battuto il record di voti ottenuti da un presidente eletto: a spoglio da concludere sono 71,5 milioni, 2 milioni in più di quelli ricevuti da Obama quando stabilì il primato nel 2008

di F. Q. | 5 NOVEMBRE 2020

 

  • Elezioni Usa, in Nord Dakota eletto candidato repubblicano morto di Covid a ottobreElezioni Usa, in Nord Dakota eletto candidato repubblicano morto di Covid a ottobre

LEGGI ANCHE : 

 

 

  • Elezioni Usa 2020, da Boston a New York manifestanti anti-Trump scendono in piazza: “Ogni voto va conteggiato” – VideoElezioni Usa 2020, da Boston a New York manifestanti anti-Trump scendono in piazza: “Ogni voto va conteggiato” – Video
  • Le elezioni Usa non finiscono mai: Biden è il più votato di sempre, Trump dà segni di insicurezzaLe elezioni Usa non finiscono mai: Biden è il più votato di sempre, Trump dà segni di insicurezza
  • Elezioni Usa 2020, scoppiano le proteste in diversi Stati. Dichiarata la “rivolta” a Portland, 20 arresti a New York. A Detroit manifestanti tentano di entrare in un ufficio di conteggio dei votiElezioni Usa 2020, scoppiano le proteste in diversi Stati. Dichiarata la “rivolta” a Portland, 20 arresti a New York.

Tutto appeso al voto per posta, come previsto. Arizona, Nevada, Pennsylvania e Georgia: è qui che si continua a contare scheda per scheda, e a questi Stati è appesa l’elezione del presidente, che sia Joe Biden o Donald Trump. Il candidato democratico, Joe Biden, è a un passo dal raggiungere la quota di 270 grandi elettori necessaria per mettere piede nello Studio Ovale della Casa Bianca. E lo farebbe con il record di voti mai ottenuti da un presidente americano, visto che al momento ne ha ottenuti 72 milioni, ben oltre il record di Barack Obama che nel 2008 ricevette 69,5 milioni di preferenze. Dopo una partenza che lo ha visto presto cedere il passo ai successi del presidente in carica, la corsa dei due rivali si era stabilizzata su quello che ad alcune ore dall’inizio degli scrutini si era delineato come un testa a testa giocato sul filo sino all’ultimo.

A segnare la rimonta di Biden dopo l’iniziale vantaggio di Trump, è stato il voto per posta, metodo che il presidente da mesi denigra, ventilando ipotesi preventive di brogli e complotti. E oggi su Twitter si spinge oltre, invitando addirittura a fermare i conteggi delle schede, quando lo spoglio è ancora in corso.

Ora, conquistati Michigan e Wisconsin, per un bottino complessivo di 26 grandi elettori, per l’ex vice di Obama mancano solo 17 punti per conquistare la Casa Bianca.

Quelli che possono dargli Arizona e Nevada, non ancora assegnati ma dove gode di un vantaggio abbastanza rassicurante. Senza dimenticare che l’early vote – cioè il voto di persona o per posta degli elettori che hanno deciso di scegliere il loro candidato prima dell’Election day – gli ha permesso anche di compiere un’incredibile rimonta anche in Georgia e Pennsylvania, due Stati che ormai erano dati per persi. Soprattutto nel primo, che vale ben 16 grandi elettori, ora la distanza è di appena 19mila voti in favore di Trump con più di 200mila schede ancora da scrutinare.

In caso di vittoria anche qui, il candidato Dem potrebbe conquistare una vittoria più larga di quella pronosticata ieri. Occhi puntati sulla Georgia dove è in corso ancora lo spoglio e siamo al testa a testa con 50mila schede ancora non conteggiate.

In attesa del risultato definitivo, non c’è stata né l’onda rossa preannunciata dal candidato repubblicano né il muro blu sperato dai democratici e ipotizzato dai sondaggi. L’ex vice di Barack Obama è riuscito nella rimonta grazie agli scrutini del voto per posta, a cui milioni di americani, mai come quest’anno, hanno fatto ricorso causa Covid.

Trump è immediatamente partito al contrattacco, parlando di “discariche di schede” e annunciando ricorsi alla Corte Suprema. Mentre i suoi sostenitori hanno inscenato proteste fuori dai centri di conteggio da Detroit a New York e Phoenix.

 

 

LA DIRETTA

14.56 – In Georgia mancano solo 50.000 voti da contare

Una volta completato il conteggio il quadro potrebbe essere più chiaro per consentire ai network americani di proiettare un vincitore fra Donald Trump e Joe Biden, separati da qualche migliaia di voti in quello che è uno degli stati chiave nella corsa alla Casa Bianca. Trump è avanti con il 49,6%, Biden ha il 49,2%.

15.33 – Trump vuole avviare un’azione legale anche in Nevada

Secondo le indiscrezioni riportate da Fox, lo staff del presidente si prepara ad annunciare un ricorso in cui afferma che circa 10.000 persone nello Stato hanno votato illegalmente.

11:50 – Rimonta di Biden in Georgia: sarà un testa a testa finale

Incredibile rimonta di Joe Biden in Georgia dove, con il 96% delle schede scrutinate, il vantaggio di Donald Trump sul candidato Dem si è ormai ridotto allo 0,4%, con una differenza, in termini di voti assoluti, di appena 18mila voti, con poco più di 200mila schede ancora da conteggiare.

9:30 – Cnn: “Si riduce il vantaggio di Biden in Arizona

Si riduce di oltre 10mila voti il vantaggio di Joe Biden su Donald Trump in Arizona, considerata un feudo repubblicano ma ‘assegnata’ già ieri al candidato democratico. Secondo gli ultimi dati riportati dalla Cnn nella contea più grande dello stato, Maricopa County, all’ex vice presidente vanno 912.585 voti contro gli 838.071 espressi per il tycoon, mentre il precedente conteggio assegnava a Biden 887.457 voti e a Trump 802.160. Si passa quindi da uno scarto di quasi 85.300 preferenze a poco più di 74.500 voti di differenza.

7:49 – A rischio la maggioranza repubblicana in Senato

Rischia la maggioranza repubblicana al Senato alla luce dei dati in arrivo dalla Georgia, dove si potrebbe ricorrere al ballottaggio per entrambi i seggi in palio. A preoccupare è soprattutto il seggio occupato dal repubblicano David Perdue, candidato uscente, che con il 3% dei voti ancora da scrutinare, ha ridotto il suo consenso al 50,07%. Scendere sotto quota 50% costringerebbe Perdue al ballottaggio come avverrà nell’altro seggio dello Stato dove il democratico Raphael Warnock ha ottenuto il 32,6% contro il 26,11% della senatrice uscente Kelly Loeffler. In caso di doppia sconfitta potrebbe prospettarsi l’ipotesi di un pareggio, che metterebbe in seria difficoltà i repubblicani soprattutto in caso di presidenza Biden: infatti la guida del Senato è formalmente affidata al vicepresidente con diritto di voto in caso di parità.

7:24 – Proteste di sostenitori di Trump a Detroit, NY e Chicago

Decine di sostenitori di Trump si sono diretti in un centro di conteggio dei voti a Detroit, in Michigan gridando “Fermate il conteggio”. Le proteste sono iniziate poco prima che l’Associated Press affermasse che l’ex vicepresidente Joe Biden aveva vinto la corsa alla presidenza in Michigan. Dozzine di persone si sono raccolte fuori dal TCF Center di Detroit e nell’atrio, con i poliziotti in fila per impedire loro di entrare nell’area del conteggio. Proteste anche a New York dove migliaia di persone hanno sfilato davanti a negozi di lusso sbarrati sulla Fifth Avenue di Manhattan, chiedendo il conteggio di ogni voto. La marcia è stata in gran parte pacifica, anche se la polizia ha detto di aver effettuato almeno 20 arresti dopo che un gruppo di manifestanti ha iniziato a protestare contro la polizia bloccando il traffico e appiccando fuochi. A Chicago, i manifestanti che chiedevano un conteggio completo hanno marciato attraverso il centro e lungo una strada al di là del fiume dalla Trump Tower.

01:28 – Trump infuriato con Murdoch perché Fox dà l’Arizona a Biden

La furia di Trump contro Rupert Murdoch. Secondo indiscrezioni riportate dai media americani, il presidente avrebbe chiamato furioso durante la notte elettorale l’editore dopo che Fox aveva stabilito che Joe Biden era il vincitore dell’Arizona. Urlando avrebbe chiesto a Murdoch di ordinare ai suoi di fare un passo indietro e ritrattare lo stato. L’editore si è però rifiutato. Proteste e tensioni sono andate in scena nella capitale Phoenix da parte dei sostenitori di Trump.

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

1 risposta a IL FATTO QUOTIDIANO DEL 5 NOVEMBRE 2020 — 16.01 :: Elezioni Usa 2020, risultati in diretta: Biden a pochi punti dalla vittoria. Testa a testa in Georgia, attesa per Arizona e Nevada. Trump: “Stop al conteggio”

  1. Donatella scrive:

    Teniamo sempre le dita incrociate ( anche quelle dei piedi, se ci riuscite).

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *