IL FATTO QUOTIDIANO DEL 4 NOVEMBRE 2020 –18.00 :: Elezioni Usa 2020, Trump evoca brogli: “Discariche di voti per posta hanno fatto sparire magicamente il mio vantaggio”. Mentre lo staff di Biden: “Joe sarà il nuovo presidente” – diretta

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 4 NOVEMBRE 2020 –18.00

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Elezioni Usa 2020, Trump evoca brogli: “Discariche di voti per posta hanno fatto sparire magicamente il mio vantaggio”. Mentre lo staff di Biden: “Joe sarà il nuovo presidente” – diretta

Elezioni Usa 2020, Trump evoca brogli: “Discariche di voti per posta hanno fatto sparire magicamente il mio vantaggio”. Mentre lo staff di Biden: “Joe sarà il nuovo presidente” – diretta

Lo staff del candidato Dem si sbilancia sul possibile esito del voto, adesso che le proiezioni lo danno in vantaggio negli ultimi Stati chiave rimasti. E annunciano che l’ex vicepresidente dell’amministrazione Obama parlerà alla Nazione in giornata. Dalla campagna del tycoon, invece, continuano gli attacchi contro il voto per posta

 

di F. Q. | 4 NOVEMBRE 2020

 

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Dallo staff di Joe Biden iniziano a sbilanciarsi, dopo una nottata passata a inseguire le proiezioni che davano Donald Trump in vantaggio in numerosi Stati chiave che non avrebbero permesso al Dem di sperare nell’elezione alla Casa Bianca: “Andiamo verso la vittoria in Wisconsin e Michigan, sarà Joe il nuovo presidente“, dicono annunciando anche che l’ex vicepresidente dell’amministrazione Obama parlerà alla Nazione in giornata.

 

Dall’altra parte, il tycoon si scaglia, come prevedibile, contro il voto per posta, adesso che le proiezioni lo danno perdente, forse per appena un grande elettore di differenza: “La scorsa notte ero in testa, spesso in modo solido, in molti Stati chiave che, in quasi tutti i casi, i Democratici governavano e controllavano. Poi, uno per uno, hanno iniziato a sparire magicamente mano a mano che venivano contate discariche di schede a sorpresa. Molto strano. I sondaggisti si sono sbagliati totalmente e come mai nella storia”, ha scritto in un tweet dopo la variazione del risultato (provvisorio) in stati come Wisconsin, Michigan e Nevada.

“Come mai ogni volta che contano le discariche di schede per corrispondenza sono così devastanti nella loro percentuale e potere di distruzione?”, ha poi aggiunto.

Una raffica di tweet senza sosta quella del presidente che insiste: “Stanno trovando voti per Biden ovunque, in Pennsylvania, Wisconsin e Michigan. È un male per il paese! Stanno lavorando duramente per far sparire 500mila voti di vantaggio in Pennsylvania al più presto possibile. Come in Michigan e in altri Stati”.

Il suo avversario continua però a sottolineare che “non ci riposeremo fino a quando non sarà stato contato ogni voto“, sottolineando così la legittimità delle preferenze per posta messa in discussione negli ultimi mesi dal presidente in carica, conscio del fatto che il metodo sarebbe stato utilizzato maggiormente dagli abitanti dei grandi centri americani che, generalmente, si schierano con i Democratici. Mentre nella notte, nel suo primo discorso pubblico, Trump aveva minacciato addirittura il ricorso alla Corte Suprema se le schede arrivate per corrispondenza avessero ribaltato l’esito del primo scrutinio: “C’è un gruppo molto triste di persone che sta cercando di togliere il voto a milioni di elettori di Trump. Andremo alla Corte Suprema, questa è una frode per gli americani e un imbarazzo per il Paese. Non vogliamo che vengano trovate delle urne e siano aggiunte alla lista”, aveva promesso dopo aver detto “stiamo vincendo ovunque, prepariamoci a festeggiare”.

Minaccia confermata anche dai suoi legali: “Tutte le opzioni legali sono sul tavolo negli Stati chiave”, hanno fatto sapere.

Tanto che, riferisce la Cnn, la campagna di Donald Trump è alla ricerca “disperata” di fondi, all’indomani dell’Election Day, per finanziare la battaglia legale annunciata dal presidente contro i presunti brogli. Secondo il media americano, da mezzanotte (ora Usa) la campagna ha inviato sei email ai sostenitori di Trump con la richiesta di denaro. Ogni messaggio, dicono, includeva l’affermazione che i Democratici stanno provando a “rubare” le elezioni.

Le dichiarazioni di vittoria, mentre lo spoglio era appena all’inizio, sono costate al tycoon numerose critiche anche tra i giornalisti americani che stanno seguendo l’evento. Mentre Facebook e Twitter hanno segnalato i suoi post in cui annunciava una “grande vittoria”: “Il conteggio dei voti è ancora in corso – si legge nella motivazione -, il vincitore non c’è ancora”.

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Alla minaccia di un ricorso alla Corte Suprema ha replicato lo staff di Biden definendole “scandalose e senza precedenti”, aggiungendo che in questo caso la sconfitta di Trump sarebbe “imbarazzante”:

“È scandaloso perché è uno sforzo di strappare ai cittadini americani i loro diritti democratici. È senza precedenti perché mai nella storia un presidente ha cercato di soffocare la voce degli americani in un’elezione nazionale”, spiega la campagna del Dem. Che si dice pronta ad andare per vie legali con l’attuale presidente in caso di ricorso alla Corte Suprema: “Se il presidente deciderà di dar seguito alla sua minaccia, abbiamo squadre legali pronte a resistere al suo tentativo“.

Anche tra i Repubblicani c’è chi prende le distanze da Donald Trump e dalle dichiarazioni con cui ha prematuramente proclamato la vittoria contestando lo spoglio di voti legittimamente espressi.

Chris Christie, l’ex governatore del New Jersey che ha aiutato il presidente a prepararsi per i dibattiti elettorali con l’avversario, sostiene che Trump “ha sminuito la propria credibilità“.

“Non c’è semplicemente alcuna base su cui far poggiare queste dichiarazioni. Vanno conteggiati tutti i voti che ci sono”, ha affermato intervenendo su AbcNews. “Non sono d’accordo con quanto ha fatto stanotte”, ha aggiunto, basandosi – ha sottolineato – sulla sua passata esperienza di avvocato. Trump ha preso una “decisione strategica e politica sbagliata“. “E non è il tipo di decisione che uno si aspetta di veder prendere stanotte da una persona che riveste il suo incarico“, ha concluso Christie.

Mentre l’ex consigliere per la Sicurezza Nazionale di Trump, John Bolton, ha definito le dichiarazioni del tycoon “vergognose”.

Già nella mattinata americana, con ancora sette Stati in bilico e le possibilità di vittoria per Biden che sono aumentate, una fonte dell’entourage del candidato Dem ha dichiarato alla Fox che “la gara si sta concludendo a favore della campagna di Biden”.

Secondo la fonte, in Wisconsin la campagna dell’ex vice presidente è convinta di vincere.

In Michigan il vantaggio di Biden sarebbe irrecuperabile, tenendo conto del voto per posta. Anche in Pennsylvania la partita è aperta, stando all’entourage dell’ex presidente, che punta tutto sul voto per posta a Philadelphia: “Ci vorrà tempo per contare i voti ma vinceremo in Pennsylvania”, ha detto l’ex vicepresidente dell’amministrazione Obama. In Georgia l’attesa è per una ‘chiamata’ nel primo pomeriggio, ma dipenderà da cosa accade nella contea di Fulton County, mentre per il Nevada bisognerà aspettare domani.

 

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