18 OTTOBRE 2020
https://unaparolaalgiorno.it/significato/grato?rm=_
Grato – grà-to
SIGNIFICATO Riconoscente, che ha presenti e ricorda i benefici e i favori ricevuti; gradito, piacevole
ETIMOLOGIA dal latino gratus ‘gradito, ben accetto’.
In mezzo a tutte le altre, alcune parole che a prima vista non si distinguono si rivelano delle vette, delle fonti primarie. Sono sorgenti di significato, e tentando di descriverle non si può fare altro che riattingervi — quasi non si possono spiegare senza usarle, come in una tautologia, un’ovvietà.
Ma sono proprio questi punti della lingua, in cui i concetti girano senza essere trasmessi da altri, che richiedono un’attenzione particolare, perfino un po’ di raccoglimento.
Siamo davanti a un aggettivo che deriva dal latino gratus, e qui troviamo subito il primo dato peculiare: è una parola che è passata dal latino all’italiano per via popolare, non attraverso un recupero dotto, eppure si è conservata perfettamente, subendo solo un adattamento minimo. I nostri nonni lontani ne hanno avuto cura, ma è senz’altro una piantina adatta e resistente.
Che abbia uno speciale carisma si vede anche dal modo in cui il suo antecedente protoindoeuropeo si è diffuso in Eurasia negli scorsi millenni.
Dal bretone al sanscrito, la diffusione in lingue che in qualche misura abbiano continuato a coltivarlo a partire dalla comune origine indoeuropea è impressionante. E c’è chi, col quadro davanti, si spinge a fornire un ritratto, o almeno una silhouette del significato che in origine, per quei nostri progenitori, si accompagnava al termine.
Noi con la gratitudine identifichiamo una forma di riconoscenza presente, di memoria di riconoscenza, che però non ha la lucidità bilanciata del riconoscere. Ha un certo impeto emotivo, un’immediatezza di piacere (non a caso il gradito e il buon grado hanno la loro radice nel gratus). C’è uno slancio di apprezzamento umile, e per certi versi amorevole, circa benefici, favori ricevuti.
Ed è qui che si prova l’antica chiave e si vede che entra nella toppa: osservando il quadro delle progressioni ramificate ab antico fra gli studiosi c’è chi adombra, ma anche chi si sbilancia decisamente affermando, che l’origine prima della radice del gratus sia il lodare, il celebrare riferito al favore imperscrutabile della divinità — addirittura il farlo in canzone.
Questo è il punto, perfino buffo: non si è riconoscenti alla divinità. L’essere riconoscenti ha una complicità quasi paritaria, stavolta a te domani a me, mi ricordo della favola del leone con la spina nella zampa. Invece la gratitudine, proprio per la sua prospettiva priva di partite doppie, slanciata ma interiore, memore ma non troppo focalizzata sul discernimento — che anzi può essere vissuta in assoluto, senza che sia rivolta — si presenta come un piccolo, comune bastione di spiritualità. Il motore, celato o palese, spiegato o no, del nostro intimo celebrar cantando.
Da questa fonte prima (che porta anche la grazia e il grazioso, la gratulazione, il gratuito, il gradire, l’aggradare e il suo grado — e il grazie) scaturisce il mio essere grato a qualcuno per il sostegno che non mi ha fatto mancare, grato di poter passare un altro inverno insieme, o il modo in cui mi è grato il profumo che rientrando in casa sento già dalle scale, o quanto è per me grato l’incontro che non pensavo di fare. Poi è un aggettivo che troviamo anche in formule di cortesia più o meno fruste e sarcastiche — grato di una Vostra risposta mi pregio di salutarVi, ti sarei grato se tu non spendessi tutti i miei soldi — ma alla fonte l’acqua è sempre limpida e fresca.
PARCO SAN GRATO CARONA
CARONA
Situato in una splendida posizione, a 602 metri sul livello del mare, il paese di Carona si trova a metà tra la cima del Monte San Salvatore e il Monte Arbostora.
Carona è un paese antico e pittoresco che vanta una schiera fittissima di architetti, scultori, stuccatori e maestri scalpellini che hanno lasciato importanti testimonianze della loro arte nel paese, decorando chiese e abitazioni. All’interno del nucleo del paese, ben conservato e caratterizzato dalle sue strette stradine e piazzette, si possono infatti ammirare, oltre a case signorili sapientemente decorate, la cinquecentesca chiesa parrocchiale di S. Giorgio dal sontuoso interno a tre navate e l’adiacente Loggia Comunale. Quest’ultima costruita tra il 1591 e il 1592, si presenta con un elegante porticato a cinque arcate e mostra sulla facciata delle decorazioni architettoniche illusionistiche con dipinti gli stemmi dei primitivi dodici cantoni svizzeri. La chiesa presenta una curiosa copia d’epoca del Giudizio di Michelangeo per la Cappella Sistina e un’Ultima cena ispirata a quella di Leonardo da Vinci.
SEGUE NEL LINK :
https://www.luganoregion.com/it/cosa-fare/villaggi-e-campagna/detail/id/6264/carona
CARONA
FOTO Berger
Carona è un quartiere di 916 abitanti del comune svizzero di Lugano, nel Canton Ticino (distretto di Lugano).
STEMMA DI CARONA
Delta-9 – Fotografia autoprodotta
Con i suoi 200’000 metri quadrati, il parco San Grato raccoglie la collezione di azalee, rododendri e conifere più ampia per varietà e per quantità dell’intera Regione Insubrica. Adagiato fra il San Salvatore e il Monte Arbòstora, a circa dieci chilometri da Lugano, si estende a 690 m s/m con un panorama eccezionale sugli immediati dintorni, sul Ceresio e sulle vette della catena alpina. Visitandolo ci si immerge in un ambiente dalle caratteristiche naturali e decorative uniche: le grandi macchie di azalee e rododendri sono attraversate per oltre 5,5 km di sentieri così suddivisi: botanico, relax, panoramico, artistico e fiaba, ed infine il percorso sensoriale creato per il 60° anniversario del Parco nel 2017 ognuno dei quali fa scoprire il parco sotto diversi aspetti che si rinnovano con i ritmi stagionali. Lo spazio giochi è comodamente raggiungibile e situato al centro del parco; tra rare e imponenti conifere offre possibilità di gioco e di svago a bambini ed adulti. Nel parco si può grigliare unicamamente nelle zone attrezzate, in ogni altro luogo e con i grill portatili è vietato. In caso di divieto assoluto di accendere fuochi all’aperto emanato dalla sezione Forestale del Canton Ticino è vietato accendere qualsiasi griglia anche quelle giä presenti nel parco.
Il «Parco botanico di San Grato» è aperto tutto l’anno e l’ingresso è gratuito.
DA :
https://parcosangrato.ch/it/benvenuti-al-parco-san-grato
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