Jan Vermeer Ragazza col cappello rosso, 1655 — National Gallery di Washington + due altri quadri di ragazze +++ tomaso montanari, i silenzi di vermeer, ep. 1 – 58 minuti, raiplay, dic. 2018

 

Jan Vermeer

Johannes van der Meer, da cui deriva la firma «I V Meer», solitamente abbreviato in Jan Vermeer  (  Delft, ottobre 1632 – Delft, 15 dicembre 1675 ) è stato un pittore olandese.

 

 

Vermeer, chi era costui? - "Il Grande Inquisitore"

La famosissima veduta di Delft

 

Johannes Vermeer, Veduta di Delft, 1659-60 Olio su tela, 98,5 x 117,5 cm Mauritshuis, L’Aia

 

 

 

LA FANCIULLA CON CAPPELLO ROSSO 

 

La Fanciulla con cappello rosso è un dipinto a olio su tavola (22,8×18 cm) attribuito a Jan Vermeer, databile al 1655 circa e conservato nella National Gallery di Washington. È firmato in alto a sinistra con la sigla “IVM”, ma nonostante ciò esistono dubbi sulla sua autenticità.

Come la Ragazza con turbante ( vedi sotto ) sembra colta in un’istantanea, in una posa immediata e informale, con le labbra languidamente dischiuse. Indossa due orecchini di perle e un mantello azzurro al di sopra di un alto colletto bianco. Il braccio destro appare poggiato all’altezza della cornice del dipinto, sullo schienale di una sedia di cui si vedono solo le estremità con teste leonine, presenti anche in altri dipinti di Vermeer ma inconsuetamente rivolte allo spettatore, come se la figura stesse seduta su un’altra sedia non raffigurata.

Inconsueto è anche lo sfondo, né una parete bianca, né un’uniforme quinta scura, ma una sorta di arazzo, molto simile a quello della Ragazza con flauto ( vedi sotto ). Nelle trame del disegno, vagamente leggibile, si trova la sigla che rimanda all’artista.

La tecnica di pittura, fatta di tocchi di luce non completamente fusi, è compatibile con alcune opere di Vermeer, mentre è assente da altre. È stato notato come la stesura piuttosto rapida e di tocco sia inconsueta per l’artista, ma trattandosi di un’opera estremamente piccola dettagli che qui appaiono sfocati e grezzi, visti alla dovuta distanza, si addolciscono come in molti altri dettagli di lavori autentici del pittore. Anche la leggera sfocatura del primo piano, che riproduce una visione attraverso strumenti ottici come il telescopio rivoltato, è tipica dell’artista.

 

 

 

 

Vermeer - Girl with a Red Hat.JPG

 

 

 

 

 

1665 Girl with a Pearl Earring.jpg

 

La Ragazza col turbante, anche conosciuta come Ragazza con l’orecchino di perla (“Meisje met de parel“), è un dipinto a olio su tela (44,5×39 cm) di Jan Vermeer, databile al 1665-1666 circa e conservato nella Mauritshuis dell’Aia. Soprannominato talvolta la “Monna Lisa olandese”, è uno dei dipinti più noti dell’artista, anche grazie a un romanzo e un film del 2003 di cui è stato oggetto.

 

continua nel link:

https://it.wikipedia.org/wiki/Ragazza_col_turbante

 

Jan Vermeer van Delft 020.jpg

 

Fanciulla con flauto è un dipinto a olio su tavola (20×17,8 cm) attribuito a Jan Vermeer, databile al 1665-1670 circa e conservato nella National Gallery of Art di Washington. Esistono forti dubbi sulla sua autenticità.

 

continua nel link:

https://it.wikipedia.org/wiki/Fanciulla_con_flauto

 

 

 

 

raiplay — dicembre 2018 –  4  episodi

https://www.raiplay.it/video/2018/12/I-silenzi-di-Vermeer—E1-bbfa61af-64ff-46df-8799-ea9b46e6fcbc.html

 

 

Tomaso Montanari

I silenzi di Vermeer

 

Ep- 1

 

La poesia di ogni giorno– 58 minuti

 

 

 

Tomaso Montanari ci introduce nell’arte di Vermeer. Quasi tutto quello che sappiamo del grande pittore olandese è contenuto nei suoi straordinari dipinti: quadri dove non accade nulla, dove il tempo sembra che sia fermo, dove sembra che la pittura parli in realtà solo della pittura stessa.

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3 risposte a Jan Vermeer Ragazza col cappello rosso, 1655 — National Gallery di Washington + due altri quadri di ragazze +++ tomaso montanari, i silenzi di vermeer, ep. 1 – 58 minuti, raiplay, dic. 2018

  1. roberto scrive:

    buongiorno!
    avevi capito male. Non intendevo un racconto ma una semplice – proprio semplice – poesia.
    Tra l’altro su qualcosa che forse, senza saperlo o appena intuendolo, è capitato a molti di noi.
    Forse. Chissa?
    Eccola qua:

    scherzi del tempo

    Da neonati per motivi evidenti
    non ci siamo mai incontrati

    quando tu ancora vagivi io gracchiavo
    come tutti i ragazzi alle prime prove di voce

    Già entrambi più grandi
    c’è toccata la medesima sorte
    giovinetti in due diverse città
    di due diverse età

    Quando tu cantavi coi tuoi occhi
    facendo arrossire i primi ragazzi
    io mi dannavo a cercare una strada
    m’innamoravo allo sguardo
    d’una ragazza appena intravista
    e sognando vivevo
    in un corpo che non sentivo mio

    Ma il tempo bugiardo si sa
    accorcia le distanze
    ravvicina le età
    crea casi impossibili
    le sue fatalità dolci amare
    o forse inutili
    – perchè le paure cresciute con noi
    ci impediscono di vedere
    non ci lasciano tentare –

    Tenace e indifferente
    ha avvicinato due città lontane
    due diverse età
    ha incrociato due strade
    in modo casuale del tutto banale

    Tempo maledetto tempo che fai?
    Ti fermi? Te ne vai?
    Ci lasci coi nostri ricordi
    con le nostre vite oramai costruite
    con le nostre paure inacidite
    con le nostre ansie
    con le nostre radicate abitudini

    Ci lasci così
    uno di fronte all’altra impreparati
    perchè questa è la tua casualità

    esisti ma non ci vuoi
    ci abbandoni quando
    forse potremmo parlarci
    potremmo capirci
    forse potremmo aiutarci
    e perfino arrivare ad amarci

    Ma le nostre braccia rimangono rigide
    i nostri corpi attratti si rifiutano
    le nostre menti e i nostri cuori
    vivono altre vite su diversi sentieri

    E noi siamo lì
    che non siamo neanche straziati
    ci lasciamo vivere
    scherzando leggeri tra noi
    come forse è giusto che sia

    tu con la tua vita da vivere
    ed io con la mia oramai consumata

    Mentre io sconto gli anni passati
    tu al guado fai i conti
    su quelli tuoi futuri

    In fondo mia povera cara
    non ci siamo mai incontrati.

  2. roberto scrive:

    ci sarebbero un po’ di spazi che s’intravvedono. Vedi se ti riesce a rispettarli 🙂

    M’è piaciuta molto l’idea di mandartela tramite:
    Jan Vermeer Ragazza col cappello rosso !

  3. Donatella scrive:

    Il silenzio che c’è nei quadri di Vermeer mi suggerisce l’impossibilità di raccontare la complessità di una persona.

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