testo da Canzoni contro la guerra
https://www.antiwarsongs.org/canzone.php?lang=it&id=3812
[1967] Testo e musica di Paolo Pietrangeli
Testo ripreso da Il Deposito.
“Come ti chiami?”.
“Ve l’ho già detto”
.”Ripeti ancora, non ho capito”
.”Sono Rossini, iscritto al partito,
sor commissario, mi conoscete”.”
Confessa allora, tu l’hai colpito,
non mi costringere a farti del male,
tu sai benissimo, conosco dei mezzi
che anche le tombe fanno parlare”.
“Sor commissario, i vostri mezzi
sono due ore che li sopporto
e se volete vedermi morto
continuate pure così”.
Aveva solo un vestito da festa,
se lo metteva alle grandi occasioni;
a lui gli dissero:
domani ai padroni
gliela faremo, faremo pagar.
E l’indomani, quando era già l’alba,
apri l’armadio e il vestito si mise,
guardò allo specchio e la faccia sorrise,
guardò allo specchio e si disse di sì.
E andò alla fabbrica ed erano in mille,
tutti gridavano l’odio e il furore;
forse Giovanna il vestito vedeva
in quella folla fra tanto colore.
“Ti han visto tutti, tu sei finito,
c’è anche del sangue sul tuo vestito:
quei cinque uomini che sono morti
sulla coscienza li hai anche tu”.
“Sor commissario voi lo sapete
quali che sono i veri assassini,
quelli al servizio degli aguzzini
che questa vita ci fanno fare.
E questo sangue che ho sul vestito
è solo il sangue degli innocenti
che protestavano perché fra i denti
solo ingiustizia hanno ingoiato”.
Aveva solo un vestito da festa,
se lo metteva alle grandi occasioni;
a lui gli dissero: domani ai padroni
gliela faremo, faremo pagar.
Ma l’hanno visto con un sasso in mano
che difendeva un ragazzo già morto,
ma quel che conta è che a uno di loro
un sampietrino la testa sfasciò.
Ed ha scontato vent’anni in prigione
perché un gendarme s’è rotto la testa;
ormai Giovanna ha tre figli, è in pensione,
chissà se ha visto il vestito da festa
ormai Giovanna ha tre figli, è in pensione,
chissà se ha visto il vestito da festa.
inviata da Riccardo Venturi – 26/3/2006 – 16:47
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