MARTA SANTACATTERINA, Giorgione, la sua città e una storia del costume–ARTRIBUNE, 20 NOVEMBRE 2017

 

Giorgione, la sua città e una storia del costume

 

Giorgione, Pala di Castelfranco, particolare, Castelfranco Veneto, Duomo

 

Giorgione, la sua città e una storia del costume

 

By

 Marta Santacatterina

29 novembre 2017

 

“TRAME” È LA PAROLA CHIAVE DELLA MOSTRA CHE CASTELFRANCO VENETO DEDICA ALLA SUA STAR, AL PITTORE CHE, SULLO SCORCIO DEL QUATTROCENTO, DIPINSE LA STRAORDINARIA PALA ANCORA OGGI CONSERVATA IN DUOMO, NELLA CAPPELLA COSTANZO, E CHE RISULTA ESSERE TRA LE RARISSIME OPERE ATTRIBUIBILI CON SICUREZZA A GIORGIONE, ASSIEME AL FREGIO RAFFIGURANTE LE ARTI LIBERALI E MECCANICHE […]

 

Giorgione - Pala di Castelfranco.jpg

Giorgione – Pala di Castelfranco

La Pala di Castelfranco è un dipinto a tempera su tavola di pioppo (200×152 cm) di Giorgione, databile al 1503-1504 circa, e conservato nella sua collocazione originaria nel Duomo di Castelfranco Veneto. La straordinarietà dell’opera, che tanta influenza ebbe nell’arte veneta successiva, è data anche dal fatto che si tratta dell’unica pala d’altare realizzata dall’artista.

 

 

“Trame” è la parola chiave della mostra che Castelfranco Veneto dedica alla sua star, al pittore che, sullo scorcio del Quattrocento, dipinse la straordinaria pala ancora oggi conservata in duomo, nella cappella Costanzo, e che risulta essere tra le rarissime opere attribuibili con sicurezza a Giorgione, assieme al fregio raffigurante le arti liberali e meccaniche nella cosiddetta Casa Marta, sede di un bel museo civico e ora anche dell’esposizione temporanea intitolata appunto Le trame di Giorgione.

 

 

Giorgione 035.jpg

FREGIO RAFFIGURANTE LE ARTI LIBERALI E MECCANICHE, AFFRESCO.

 

 

Risultato immagini per casa marta pellizzari castelfranco veneto

CASA MARTA, IL FREGIO–tripadvisor

 

Risultato immagini per casa marta pellizzari castelfranco veneto

MUSEO CASA DI GIORGIONE

 

 

Il Fregio delle arti liberali e meccaniche è un ciclo di affreschi (77×1588 cm) di Giorgione, conservati in Casa Pellizzari (Museo casa Giorgione) a Castelfranco Veneto. Giorgione realizzò l’affresco presumibilmente tra il 1502 e il 1503: il fregio costituisce un testo pittorico di straordinario fascino e complessità, che ha impegnato a lungo gli storici dell’arte e che proietta una luce insolita e originale sul raffinatissimo ambiente culturale di Castelfranco agli inizi del XVI secolo.

Un lungo fregio a monocromo si dispiega in una stanza della casa di Marta Pellizzari. L’edificio, secondo una notizia seicentesca, era anticamente creduto la casa della famiglia Barbarello, dove sarebbe nato il pittore stesso.

Il fregio si dispiega nella fascia superiore delle pareti, rappresentando gli strumenti delle arti liberali e meccaniche, con strumenti musicali, armature, oggetti per l’astronomia, la pittura, l’architettura, la geometria, ecc. Si tratta di un tipico richiamo al mondo umanistico, presente ad esempio anche nelle tarsie dello studiolo di Federico da Montefeltro.

 

CONTINUA::

https://it.wikipedia.org/wiki/Fregio_delle_arti_liberali_e_meccaniche

DETTAGLIO

 

DETTAGLIO

 

DETTAGLIO

 

Risultato immagini per casa marta pellizzari castelfranco veneto

CASA MARTA PELLIZZARI / CASA GIORGIONE

 

La mostra si presta a vari livelli di lettura poiché da un lato consente di osservare dal vivo tre opere del pittore veneto – oltre alle due già citate, è esposto un Ritratto di giovane che, pur con dei dubbi, molti studiosi gli assegnano – e numerosi altri dipinti di artisti a lui contemporanei e posteriori, tra i quali l’intenso Ritratto di Zuan Paolo Da Ponte di Tiziano, il Ritratto di donna di Bernardino Licinio, quello minuscolo e preziosissimo del Doge Sebastiano Venier di Jacopo da Ponte fino all’Antonio Riccobono di Giambattista Tiepolo.

 

Dall’altro lato si può seguire il percorso secondo la chiave del ritratto, degli stili, delle consuetudini e dei modelli in voga tra gli inizi del Cinquecento e il pieno Settecento, arco cronologico in cui ci collocano le opere.

 

E infine nelle vetrine si snoda una trama di tessuti veri e propri che dialogano con quelli dipinti – a partire dai cinque magnifici esempi riprodotti da Giorgione nella Pala del duomo, fino ad arrivare alle collezioni tessili della stessa chiesa ‒ e che raccontano una storia del costume e dell’antico uso dell’abito come status symbol, nonché la vicenda di un settore artigianale che nel Veneto è sempre stato prestigioso e che ancora oggi distingue la regione con una serie di aziende d’eccellenza rese anch’esse protagoniste del progetto.

Casa Barbarella a Castelfranco VenetoCasa Barbarella a Castelfranco Veneto

I LUOGHI DI GIORGIONE

Infatti, usciti dal museo, è possibile visitare una serie di “luoghi di Giorgione”: il teatro Accademico, la torre civica, alcune case private – tra cui quella del notaio Giovanni Barbarella che, sulla base di un inventario ritrovato da Renata Segre nel 2011, sembra essere stato il padre di Giorgione – dove si conservano affreschi di inizio Cinquecento che verosimilmente il pittore di Castelfranco può aver visto prima di trasferirsi a Venezia. In queste location eccezionalmente aperte al pubblico sono state allestite delle esposizioni di tessuti contemporanei prodotti, per fare solo alcuni esempi, dalla Tessitura Bevilacqua di Venezia, dalla manifattura Bonotto di Molvena, da Renata Bonfanti: un salto tra epoche che permette di riconoscere ancora gli schemi decorativi, i materiali di base, le tecniche assolutamente artigianali che oggi si fondono alle innovazioni e allo stile contemporaneo.

 

Attorno ai due nuclei centrali – Duomo e Casa Giorgione – le tappe dell’itinerario in questo piccolo centro veneto, racchiuso dalle sue mura e dai suoi fossati, testimoniano i secolari commerci e il legame inscindibile con Venezia, il cui leone marciano fa bella mostra di sé sulla porta principale della cittadina.

 

Giorgione, Ritratto di giovane, Venezia, collezione privata Fava

GIORGIONE, RITRATTO DI GIOVANE, VENEZIA, COLLEZIONE PRIVATA FAVA

 

 

Tiziano, Ritratto di Zuan Paolo Da Ponte, Venezia, collezione privata Scarpa

TIZIANO, Ritratto di Zuan Paolo Da Ponte, VENEZIA, coll. privata Scarpa

 

 

Tiepolo, Ritratto di Antonio Riccobono, Accademia dei Concordi, Rovigo

TIEPOLO, RITRATTO DI ANTONIO RICCOBONO,  ACCADEMIA DEI CONCORDI, ROVIGO

 

 

Vincenzo Catena, Ritratto di giovane gentiluomo con spada, Fondazione Accademia Carrara, Bergamo

VINCNZO CATENA, RITRATTO DI GENTILUOMO CON SPADA, FONDAZIONE ACCADEMIA CARRARA, BERGAMO

 

 

 

Francesco Bissolo, Ritratto di giovane con copricapo nero, Fondazione Brescia Musei
FRANCESCO BISSOLO,  RITRATTO DI GIOVANE CON COPRICAPO NERO, FONDAZIONE BRESCIA MUSEI
Bernardo Licinio, Ritratto di donna con balzo, Gallerie dell’Accademia, Venezia
BERNARDO LICINIO, RITRATTO DI DONNA CON BALZO,  GALLERIE DELL’ACCADEMIA, VENEZIA
Giorgione, Pala di Castelfranco, particolare, Castelfranco Veneto, Duomo
GIORGIONE, PALA DI CASTELFRANCO, PARTICOLARE,  CASTELFRANCO VENETO, DUOMO
Alcuni dei tessuti esposti alla mostra Le trame di Giorgione, Museo Casa Giorgione, Castelfranco Veneto 2017. Photo Marta Santacatterina
ALCUNI DEI TESSUTI IN MOSTRA A ” LE TRAME DI  GIORGIONE “, MUSEO CASA GIORGIONE,  CASTELFRANCO VENETO, 2017, PHOTO MARTA SANTACATTERINA

SULL’AUTORE DELL’ARTICOLO ::

Marta Santacatterina

Marta Santacatterina

Giornalista pubblicista e dottore di ricerca in Storia dell’arte – titolo conseguito all’Università degli Studi di Parma con una tesi in Storia dell’arte medievale –, svolge da molti anni la professione di editor freelance per conto di varie case editrici ricoprendo anche, dal 2015 all’inizio del 2018, il ruolo di direttore editoriale del marchio Fermoeditore e della rivista collegata “fermomag”, sulla quale si è dedicata alle rubriche di arte, fotografia e mostre. Scrive per “Artribune” fin dalla nascita della rivista nel 2011, mentre più recenti sono le collaborazioni con il sito “Art&Dossier” – sul quale recensisce progetti allestiti in gallerie private –, con “La casa in ordine”, dove si occupa di designer emergenti e autoprodotti, e con la rivista “Dolcesalato”, su cui propone ai pasticceri suggestioni tratte dall’arte contemporanea. Scrive inoltre testi storico-artistici e sul fumetto per case editrici italiane (Giunti editore, Grafiche Step editrice ecc.) e statunitensi (Fantagraphics Books). Ha partecipato come giurata a concorsi di arte o fotografia e raramente cura delle mostre per artisti che riescono a convincerla grazie alla qualità dei lavori e alla solidità della loro poetica. Per la sede di Parma del Boston College, si occupa inoltre di attività di tutoring sull’arte contemporanea per studenti americani.

ARTICOLI CORRELATI

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *