AH! VOUS DIRAI-JE MAMAN (1771)– Claire Lefilliâtre Brice Duisit Isabelle Druet, Vincent Dumestre (conductor) — per chi volesse continua…

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AH! VOUS DIRAI-JE MAMAN (1771)* – 0:05

LA FURSTENBERG – 2:00

 

*La première édition de la mélodie date de 1771 (Les Amusements d’une heure et demy de M. Bouin).

Cette comptine a été reprise et popularisée par douze variations de Wolfgang Amadeus

Mozart.

 

 

 

Claire Lefilliâtre Brice Duisit Isabelle Druet

 

 

Odile Edouard (violin)

Anne-Marie Lasla (viola)

Nanija Breedijk (baroque harp)

Vincent Dumestre (theorbo, baroque guitar)

Arthur Schoonderwoerd (fortepiano)

Le Poème Harmonique / Vincent Dumestre (conductor)

 

 

 

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Ah! Vous dirai-je, Maman (Ah! Vi dirò mamma)

 

è un celebre canto popolare francese di 12 misure risalente alla metà del Settecento.

La melodia è alla base di numerose canzoni per bambini in molte lingue, nonché un classico per i carillon e giocattoli per bambini.

Questo brano tradizionale affascinò particolarmente Wolfgang Amadeus Mozart durante uno dei suoi viaggi in Francia, tanto che nel 1778 il compositore austriaco ne riprese il tema nelle sue Dodici Variazioni in Do maggiore KV265.

 

Ah ! vous dirai-je, maman,

Ce qui cause mon tourment ?

Depuis que j’ai vu Clitandre,

Me regarder d’un air tendre ;

Mon cœur dit à chaque instant :

« Peut-on vivre sans amant ? »

L’autre jour, dans un bosquet,

De fleurs il fit un bouquet ;

Il en para ma houlette

Me disant : « Belle brunette,

Flore est moins belle que toi ;

L’amour moins tendre que moi.

Étant faite pour charmer,

Il faut plaire, il faut aimer ;

C’est au printemps de son âge,

Qu’il est dit que l’on s’engage.

Si vous tardez plus longtemps,

On regrette ces moments. »

Je rougis et par malheur

Un soupir trahit mon cœur.

Le cruel avec adresse,

Profita de ma faiblesse :

Hélas, maman ! un faux pas

Me fit tomber dans ses bras.

Je n’avais pour tout soutien

Que ma houlette et mon chien.

L’amour, voulant ma défaite,

Ecarta chien et houlette ;

Ah ! qu’on goûte de douceur,

Quand l’amour prend soin d’un cœur 

 

Ah! Vi dirò mamma,

Cosa provoca il mio tormento?

Da quando ho visto Clitandro,

Guardarmi con un’aria tenera;

Il mio cuore dice ogni momento:

“Possiamo vivere senza un amante?”

L’altro giorno, in un boschetto,

Fece un mazzo di fiori;

Ne ornò il mio bastone dicendomi:

“Bella bruna,Flora è meno bella di te

;L’Amore meno tenero di me.”

Essendo fatta per affascinare,

Si deve piacere, si deve amare;

È nella primavera della vita,

Che si dice ci si fidanza.

Se si attende più a lungo,

Si rimpiangono questi momenti”.

Arrossisco e purtroppo

Un sospiro tradisce il mio cuore.

Il crudele con abilità,

Approfittò dalla mia debolezza:

Ahimè, mamma! Un passo falso

Mi ha fatto cadere tra le sue braccia.

Non ho avuto altro supporto

Che il mio bastone e il mio cane.

Amore, desiderando la mia sconfitta,

Ha messo da parte cane e bastone.!

Che dolcezza si gusta,

Quando l’amore si prende cura di un cuore!

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