VIDEO :: Giorgio Loreti, segretario dell’Anpi Bordighera, oggi, 22 dicembre 2019, ricorda gli ebrei salpati da Bagnabraghe –9,39 ++ appuntamento alle 17 nella sede Anpi in via Al Mercato, incontro con l’autore Paolo Veziano –vedi sotto il libro

 

 

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GIORGIO LORETI

 

DAL FACEBOOK ANPI DI BORDIGHERA

 

 

 

 

Verrà apposta domenica 22 dicembre  alle 11, in via Madonna della Ruota a Bordighera (punta Migliarese lato Est), una targa commemorativa per l’Ottantesimo dall’espatrio clandestino, su barche di pescatori dalla spiaggetta ‘Bagnabraghe’ verso la costa francese, di ebrei in fuga dalle persecuzioni naziste e dalle leggi razziali fasciste.

Sempre domenica, ma alle 17 nella sede Anpi di via Al Mercato a Bordighera, si svolgerà la conversazione del ricercatore e storico Paolo Veziano, che parlerà dei ‘percorsi della speranza’ di molti ebrei europei in fuga dal razzismo delle tirannidi del secolo scorso.

 

 

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BORDIGHERA, PIAZZA AL  MERCATO, 8

 

 

 

 

Nell’estremo ponente ligure i più anziani ne parlavano talvolta fra loro. Ricordavano quelle persone straniere che parlavano un italiano stentato, che avevano vissuto per qualche tempo tra Sanremo e il confine francese e, appena possibile, erano fuggiti in Francia fra mille pericoli, perché il governo italiano fascista non li accettava, emetteva provvedimenti di espulsione, pur favorendo l’esodo in Francia di quella gente troppo “scomoda” per un regime alleato della Germania nazista. Anche in Francia i rischi non erano pochi: venivano respinti perché indesiderati, e per questo motivo erano costretti a varcare il confine clandestinamente. Sia che lo sconfinamento avvenisse via mare, sia via terra attraverso passaggi impervi, molto alte erano le probabilità di mettersi nelle mani di “passeur” a volte senza scrupoli.

Della vicenda degli ebrei stranieri non si è parlato per decenni. Si è taciuto il racconto di tutti coloro che cercarono di sfuggire alle persecuzioni raggiungendo la Francia, non soggetta ad un regime dittatoriale, attraverso l’Italia, sperando poi di arrivare in Gran Bretagna o negli Stati Uniti. Una storia triste, soprattutto perché non tutti quegli ebrei erano facoltosi: molti conducevano una vita stentata, respinti dal loro paese d’origine, mal tollerati in Italia, spesso respinti dalla Francia.

Questa storia è stata riscoperta grazie a Paolo Veziano, appassionato storico e studioso di Isolabona, piccolo paese nell’imperiese. L’autore da anni si occupa di ricostruire la storia degli ebrei stranieri sull’estremo ponente ligure. Seguire la loro odissea sarà un’avventura umana, intellettuale e storica non solo per gli addetti ai lavori. Tutti gli avvenimenti che riempiono queste pagine vengono raccontati da Veziano senza alcuna retorica, in maniera lucida e precisa, attraverso una congrua e inoppugnabile documentazione di atti ufficiali e privati, facendo parlare le carte, le cose e i personaggi; ed è questo, senza dubbio alcuno, il merito principale dell’autore e il pregio indiscutibile della sua opera. Da sottolineare anche la qualità della scrittura di Veziano: sorvegliata, ricercata, talvolta lirica ma sempre chiara ed efficace.

 

http://www.targatocn.it/2019/01/19

 

 

IL LIBRO

 

Ombre al confine. L’espatrio clandestino degli ebrei stranieri dalla Riviera dei fiori alla Costa Azzurra 1938-1940

Paolo Veziano

Articolo acquistabile con 18App e Carta del Docente
Editore: Fusta
Collana: Finisterre
Anno edizione: 2014
In commercio dal: 11 maggio 2015
Pagine: 272 p., Rilegato
15 EURO, PREZZO PIENO

Descrizione

La figura geometrica dominante in questo libro è la “serpentina”, o meglio bisognerebbe dire le serpentine, che da Ventimiglia conducevano i profughi ebrei in fuga dall’Italia fascista in direzione di Garavan, il quartiere di Mentone prossimo alla frontiera. I luoghi che fanno da sfondo sono carichi di memorie letterarie, ma tornano nella nostra attualità quotidiana. La pressione migratoria al confine tra Italia e Francia percorre quelle stesse serpentine. Foscolo le chiamava le fauci del Mediterraneo, là dove il Roja incomincia ad avere più spazio per la sua discesa verso il mare. “Le quinte di un teatro”, scenograficamente, le definiva Italo Calvino, nel Sentiero dei nidi di ragno. Sono i sentieri del contrabbando che Francesco Biamonti ha descritto nei suoi libri: in questi scenari impervi Paolo Veziano ha ambientato una storia emozionante, che svela le contraddizioni della politica razziale di Mussolini.

 

 

 

L’AUTORE ::

 

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ISOLABONA

 

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Paolo Veziano è nato a Isolabona (Imperia) nel 1957. Di professione olivicoltore, da anni si dedica per passione alla studio della presenza ebraica in provincia e della condizione degli ebrei sotto l’occupazione italiana nel Nizzardo. Nel 2002 ha pubblicato il volume Ombre di confine. L’emigrazione clandestina degli ebrei stranieri dalla Riviera dei Fiori verso la Costa Azzurra (1938-1940), Alzani Editore, Pinerolo. Nel 2004 ha curato il catalogo della mostra Angelo Donati. Un ebreo modenese tra Italia e Francia. Nel 2007 ha pubblicato Sanremo. Una nuova comunità ebraica nell’Italia fascista 1937-1945, Diabasis, Reggio Emilia.

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2 risposte a VIDEO :: Giorgio Loreti, segretario dell’Anpi Bordighera, oggi, 22 dicembre 2019, ricorda gli ebrei salpati da Bagnabraghe –9,39 ++ appuntamento alle 17 nella sede Anpi in via Al Mercato, incontro con l’autore Paolo Veziano –vedi sotto il libro

  1. nemo scrive:

    Grazie di cuore, carissima Chiara.Anche per la partecipazione alla ‘conversazione’ di Paolo Veziano nella sede ANPI di Bordighera. Bello rivedere te e Mario, e godere della vostra attenzione (oltre all’affetto).

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