Sede Italia Nostra, nel quartiere
Parioli di Roma, in Viale Liegi, 33
Italia Nostra ONLUS è un’associazione di salvaguardia dei beni culturali, artistici e naturali. Nata a Roma nel 1955 e riconosciuta con decreto presidenziale nel 1958, è una delle più antiche associazioni ambientaliste italiane.
Italia Nostra fu fondata per una campagna settoriale e territorialmente limitata contro lo sventramento di un isolato nel centro storico di Roma, nei pressi di Piazza Augusto Imperatore, ma presto allargò il suo campo di attività a tutto il territorio nazionale allo scopo di «proteggere i beni culturali e ambientali», come da slogan associativo.
All’epoca la sensibilità verso i temi di salvaguardia artistica e ambientale era diffusa in ambienti élitari e Italia Nostra nacque per iniziativa di un gruppo di intellettuali: Elena Croce, Desideria Pasolini dall’Onda[1], Umberto Zanotti Bianco, che fu il primo presidente dell’associazione[2][3], Pietro Paolo Trompeo, Giorgio Bassani, Luigi Magnani e Hubert Howard il 29 ottobre 1955 siglarono l’atto costitutivo di Italia Nostra. Molte personalità hanno aderito a Italia Nostra, tra queste Antonio Cederna, Fulco Pratesi, Maria Mozzoni Crespi e Maria Luisa Astaldi.
Italia Nostra conta circa 200 sezioni distribuite su tutto il territorio nazionale ed è socia promotrice di Europa Nostra, federazione di 220 associazioni di conservazione europee; partecipa inoltre al BEE (Bureau Européen de l’Environnement).
Con una lettera ai soci di gennaio 2016, lo storico dell’arte Tomaso Montanari si dimette dal Consiglio Nazionale dell’Associazione per protesta contro le crescenti attività gestionali dell’Associazione, riferendo che “Italia Nostra è diventata, da un mezzo, un fine: soprattutto per chi la dirige… ”
Il Presidente Parini lo ringrazia per l’attività svolta e le battaglie comuni, confermando che “la linea programmatica in continuità con lo scorso triennio è però risultata condivisa dai soci”.
DA:: WIKIPEDIA :: https://it.wikipedia.org/wiki/Italia_Nostra
ITALIA NOSTRA.ORG –15 NOVEMBRE 2019–NAZIONALI–REDAZIONE
https://www.italianostra.org/la-nomina-di-elisabetta-spitz-a-commissario-del-mose-sbigottimento-di-italia-nostra/
E’ con sbigottimento che apprendiamo la nomina di Elisabetta Spitz quale commissario straordinario del MOSE da parte del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Paola De Micheli. A capo di un’opera strategica per Venezia e per la sua Laguna viene messa la protagonista di una delle stagioni più buie per il patrimonio immobiliare pubblico italiano. Alludiamo al periodo delle cartolarizzazioni del Ministro Giulio Tremonti durante il quale l’architetto Spitz fu a capo dell’Agenzia del Demanio.
Non si contano i fallimenti politici ed economici di quegli anni: la chiusura anticipata di SCIP – Società Cartolarizzazione Immobili Pubblici S.r.l., con il “fallimento” di SCIP2 dove i costi dell’operazione furono superiori ai ricavi; la liquidazione della società Infrastrutture S.p.A. che avrebbe dovuto porre il patrimonio immobiliare collettivo a garanzia delle opere pubbliche; la costituzione di Patrimonio dello Stato S.p.A., autentico doppione dell’Agenzia del Demanio. Va notato che la SCIP – Società Cartolarizzazione Immobili Pubblici S.r.l. era stata costituita in Lussemburgo il 21 novembre 2001 da due fondazioni olandesi controllate dal Ministero dell’economia e delle finanze (la “Stichting Thesaurum” e la “Stichting Palatium”, costituite ad Amsterdam il 5 novembre 2001 e amministrate da un trust fund olandese, la “TMF Management BV”) per sfuggire alla tassazione italiana.
Ora PD e Movimento 5 Stelle riesumano questo autentico “boiardo di Stato” di provenienza immobiliaristica e tremiamo al solo pensiero delle conseguenze che questo potrà avere, soprattutto in riferimento alle opere di mitigazione e compensazione ambientale: non ci stupiremo di vedere beni pubblici o isole della laguna trasformati in resort di lusso proprio grazie ai soldi delle misure compensative del MOSE.
La soluzione primigenia di un ingegnere proveniente dall’ambiente militare, ma con indiscusse competenze idrauliche e ambientali, ci pareva la più opportuna per il ruolo di commissario del MOSE, sia per prevenire eventuali nuovi fenomeni di corruzione, sia per garantire imparzialità nella spesa delle ingenti risorse pubbliche ancora a disposizione.
Mariarita Signorini, Presidente nazionale Italia Nostra
Lidia Fersuoch, Presidente Italia Nostra Venezia
Flavia Corsano
Ufficio stampa Italia Nostra | tel. 06-8537 2742 – Cell. 335-5344 767 | ufficiostampa@italianostra.org