SIAMO STATI A BERLINO, NEL QUARTIERE DI KREUZBERG, FAMOSO PER I MURALES…++FOTO E TRE TESTI DIVERSI…QUIZAS…

 

Kreuzberg è un quartiere (Ortsteil) di Berlino, appartenente al distretto (Bezirk) di Friedrichshain-Kreuzberg.

Fino al 2001, Kreuzberg costituiva un distretto (Bezirk) indipendente.

È il quartiere della città con la più alta densità abitativa.

 

 

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Kreuzberg è un quartiere posto nella ex Berlino Ovest, a sud del centro.

Si suddivide informalmente in due parti, dette “Kreuzberg 61” (o SW 61) e “Kreuzberg 36” (o SO 36) dal numero dei vecchi codici postali; in particolare, “Kreuzberg 36” era un quartiere di confine ai tempi del muro, e si sviluppò negli anni ottanta come centro della controcultura berlinese, con presenza di punk e di artisti, ma anche come centro della forte immigrazione turca. Il carattere alternativo e multietnico hanno reso “Kreuzberg 36” oggi uno dei centri della vita notturna cittadina.

Il videoclip del 1983 per il brano Everything Counts dei Depeche Mode è girato a Kreuzberg.

 

 

 

 

 

 

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Durante la seconda guerra mondiale l’area intorno a Friedrichstraße e Mehringplatz, vicina al centro storico, subì violentissimi bombardamenti, risultando quasi totalmente distrutta.

Nel 1945, con la divisione della città, il distretto di Kreuzberg fu assegnato al settore di occupazione statunitense, e quindi a Berlino Ovest.

 

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Nel 1961 l’improvvisa costruzione del muro rese Kreuzberg, da zona centrale, un quartiere di frontiera. Le demolizioni proseguirono, ma l’area, improvvisamente non più ambita, divenne squallida e desolata. Gli abitanti già trasferiti in periferia furono sostituiti da immigrati (particolarmente turchi).

Negli anni settanta, a causa dello stato di forte degrado, si sviluppò fra gli abitanti un forte movimento di protesta sociale. Kreuzberg divenne il centro della scena punk rock e alternativa di Berlino Ovest.

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La mostra internazionale di architettura “IBA 84“, svoltasi nel 1984, tentò di porre rimedio alla situazione: le demolizioni vennero bloccate, e si iniziò una faticosa opera di ricostruzione e restauro degli edifici più fatiscenti, introducendo forme limitate di progettazione partecipata. L’area intorno a Friedrichstraße, ancora in rovina dal 1945, fu ricostruita richiamando la struttura urbana tradizionale, con un’alta percentuale di edifici residenziali (anche Sozialwohnungen).

 

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Dopo la riunificazione (1990), Kreuzberg è diventato un quartiere particolarmente apprezzato da giovani e studenti, per via della vicinanza al centro e del multiculturalismo. Permangono tuttavia (particolarmente intorno a Kottbusser Tor) fenomeni di degrado, piccola criminalità e spaccio di droga.

Dal 1º gennaio 2001 il distretto di Kreuzberg si unì a quello di Friedrichshain

 

( TESTO FIN QUI DA WIKIPEDIA )

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PASSIAMO A LEGGERE ” SI VIAGGIA ” SU KREUZBERG…PIU’ LEGGERO…

Kreuzberg, il quartiere di Berlino più cool per un weekend in città

 

Cosa vedere a Kreuzberg? Tra le sue gemme nascoste vi è la Fuerle Collection, un museo privato realizzato in un vecchio bunker della II Guerra Mondiale, noto per i suoi manufatti della Cina imperiale accostati ad opere contemporanee di Anish Kapoor e Zeng Fanzhi. E, sempre sul fronte dei musei, il Jüdisches Museum, uno dei più grandi dedicati alla cultura ebraica costruito aggiungendo ad un palazzo barocco una moderna ala in pannelli di zinco.  Infine, uno dei più moderni musei di Berlino, la Berlinische Galerie, con le sue opere d’arte dal 1870 ad oggi.

Ci sono poi i parchi, che disegnano la geometria del quartiere. Su tutti il Viktoriapark che, sito su di una collina e puntellato di cascate, è il luogo ideale per una passeggiata all’aria aperto o per un pic-nic. E poi il Görlitzer Park, tra le aree verdi più amate della capitale, e il parco di Tempelhof. Realizzato laddove un tempo sorgeva l’omonimo aeroporto, teatro di eventi storici come i discorsi di Hitler, è più esteso di Central Park e ospita persino il Gran Premio di Formula E.

Görlitzer Park

Tra negozietti vintage e concept store, a Kreuzberg anche il cibo ha un’importanza enorme. Una delle sue zone più suggestive, Kottbusser Tor (che i locali chiamano Kotti), fa i kebab migliori della città. E i bar segreti – silenziosi – si susseguono. Ma, questo, è soprattutto un quartiere creativo e un po’ ribelle. Lo dimostrano il coloratissimo Marheineke Markthalle con le sue prelibatezze gastronomiche, la zona dell’Admiralbrücke con artisti di strada di ogni età, il Checkpoint Charlie – il punto in cui molti berlinesi persero la vita provando a scavalcare il muro – e, soprattutto, i suoi tantissimi murales.

 

 

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SI CAMBIA DI NUOVO :: VIAGGI BERLINO

 

https://www.viaggiberlino.com/kreuzberg

 

E’ attraversato da tre strade principali: la Oranienstrasse, che corre lungo il canale che bagna questo quartiere, il Landwehrkanal e la Bergmannstrasse.

Kreuzberg ai tempi del muro di Berlino

Un tempo, questo quartiere era delimitato a nord e a est dal famigerato muro, abitato da operai berlinesi poi, dagli anni 70 da Turchi, universitari, punk, hippie e le case si deteriorarono, diventando un quartiere degradato e per niente ambito dai berlinesi dell’ovest. Ciononostante conservava un suo fascino grazie alle tante gallerie d’arte, locali alternativi, mercanti presenti lungo le due strade principali, soprattutto lungo la Oranienstrasse.

Con la caduta del muro, questo quartiere periferico e degradato, è diventato centrale ed è stato oggetto di profondo rinnovamento venendo a rappresentare uno dei luoghi della città  con la maggiore vivacità  in termini di vita culturale e sociale e le abitazioni, un tempo fatiscenti e indesiderate, oggi sono case ambite e dal costo sensibile anche da parte dei berlinesi che un tempo le snobbavan

 

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  • Una curiosità  è il minigolf sotterraneo, ricavato negli ex magazzini della stazione ferroviaria, tra coloratissimi murales (Gorlitzer Park).
  • SO36 è un locale un tempo ritrovo dei punk cittadini, propone oggi ancora serate e notti Rock e non solo.
  • Bergmannstrasse, la citata via del quartiere, propone ogni anno una popolare festa di via, richiamo per moltissimi cittadini.
  • Maybachufer è il mercato turco, lungo il canale. Si svolge il martedì e il venerdì; è da godere una visita ai suoi banchi e una romantica e profumata passeggiata.
  • Mustafà  è il posto giusto per chi apprezza il kebab ma anche verdure fritte, saporite salse ecc. è un chiosco, situato in Mehringdamm32 ed è ritenuto una dei migliori kebebbari al mondo.
  • Panorama da Viktoriapark: lungo la strada che sale verso la collina si possono ammirare le numerose cascate, mentre dalla cima si gode un incomparabile panorama su Kreuzberg.
  • Checkpoint Charlie: abbiamo già  citato questo luogo nella descrizione del quartiere e non ci dilunghiamo oltre; merita una visita a patto di essere disposti a sentirsi i brividi sulla schiena.
  • Judisches Museum è un museo dedicato agli ebrei, al dramma vissuto nel corso del periodo nazista; anche in questo caso le descrizioni non possono servire, è da visitare.

 

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Friedrichstrasse, Kreuzberg

 

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Schlesische Strasse, Kreuzberg

 

 

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Kreuzberg, il quartiere hipster di Berlino – Paperblog

 

 

NOTA DEL BLOG: DA WIKIPEDIA : HIPSTER

 

Il termine hipster (talvolta tradotto in italiano con espressioni come “giovani anticonformisti[1], o “alternativi[2]) indica una subcultura espressa da giovani bohémien del ceto medio e benestante che risiedono per la maggior parte in quartieri emergenti. Questo genere di subcultura è spesso associato alla musica indie e alternativa, con una variegata sensibilità nei confronti della moda alternativa e una propensione per la politica pacifistaprimitivista ed ecologista, per i prodotti dell’agricoltura biologica e per i cibi slow food, l’artigianato, il veganismo e gli stili di vita alternativi, in maniera simile alla subcultura del movimento hippie, ma meno radicale.[3]

Il termine è un neologismo coniato negli anni quaranta negli Stati Uniti per descrivere gli appassionati di jazz, in particolare di bebop. Si trattava in genere di ragazzi bianchi della classe media, che emulavano lo stile di vita dei jazzisti afroamericani.

 

 

 

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KREUZBERG, IL QUARTIERE TURCO DI BERLINO

 

 

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Il Muro a Bethaniendamm (1986)

Marcia del 1º maggio in Oranienplatz

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