Umberto Prencipe (Napoli 1879 – Roma 1962)
Umberto Prencipe (Napoli, 14 luglio 1879 – Roma, 22 gennaio 1962) è stato un pittore e incisore italiano.
Nasce a Napoli il 14 luglio 1879 da Gaetano Prencipe, direttore di case penali, e Amalia Joele, entrambi napoletani, ma viene denunciato allo stato civile il giorno 16. Fino all’età di sedici anni segue con la famiglia il padre nei suoi frequenti trasferimenti – Capraia, Reggio Calabria, Campobasso, Volterra, Pozzuoli, Roma, Lucca e Nisida – vivendo sempre all’interno degli istituti di pena. Il contatto con il mondo carcerario ha un peso determinante nel rendere la sua natura malinconica e introversa.
Si trasferì a Roma con la famiglia nel 1897. Visse ad Orvieto, in Umbria, agli inizi del Novecento, e successivamente a Lucca e a Roma[1]. Nel 1905 la Galleria nazionale d’arte moderna di Roma acquistò da Prencipe una sua creazione, dal titolo Clausura. Entrò nel GRIA, il Gruppo Romano Incisori Artisti e partecipò alle esposizioni collettive del sodalizio.
Dopo un altro lungo soggiorno ad Orvieto tornò a Roma, nel 1926, allontanandosene nuovamente negli anni trenta, per insegnare incisione presso l’Accademia di belle arti di Napoli, dal 1932 al 1936. Tornato a Roma, nel 1936, si mosse da allora nell’ambiente artistico capitolino, imponendosi fra gli incisori del cosiddetto Verismo crepuscolare e alternando la propria attività artistica con l’insegnamento, presso l’Accademia di belle arti di Roma, fino al 1949.
Sono noti i suoi paesaggi dei piccoli centri rurali e delle borgate storiche italiane, come Borgo toscano, Tristezza maremmana, Primavera orvietana. La Galleria dell’Accademia di belle arti di Napoli possiede Notturno romano, acquatinta, 57×53 cm, firmato.
L’artista fu anche particolarmente attivo, negli anni dieci del Novecento, come illustratore.
CASALE IN GARFAGNANA, 1917
VEDUTA DI PERUGIA, 1962
1962
REALTA’ E VISIONE, 1962
LA CASA DI KEATS
SERA DI FESTA
Che belle queste opere, che rendono il mistero dei luoghi, se vogliamo ascoltare la loro voce.