C’è una versione della canzone ( inutile dirlo: un mio vecchio e sempre amore – preferisco Reggiani o Boris Vian? Troppo diversi), comunque, dicevo: c’è una versione cantata da Reggiani preceduta dai versi di Rimbaud (Le dormeur du val) che è insuperabile.
Ed ora nel mio piccolissimo piccolo ( neanche si pensa a competere sia chiaro, ma mi pare comunque un bel posto per accoccolarsi e quindi:
La prima “Tu in Urbino” risale al 1962 , il ragazzino invece di studiare pensava ad innamorarsi e si, ci riusci , appena ripresosi, riusci anche a studiare: tempi d’oro dove Urbuno era solo città Universitaria e trovarsi al tavolo con Carlo Bo e discutere, si, discutere con lui era piuttosto normale, oppure con Parronchi, per noi docente di storia dell’arte ma anche buon poeta e tanti altri anche tra noi giovani pieni di buone speranze , la maggior parte, col tempo naufragate.
E c’era lei:
Tu in Urbino
Ho trovato
Per queste strade
d’intonaco antico
assurde sembianze di idolo.
6 agosto 1962
Bellissima questa poesia: l’amore giovane, adolescente, che si impossessa di noi e ci travolge,soavemente e atrocemente.
lo so che non si può avere tutto, ma m’hai tolto la canzone di Reggiani 🙂 anche se sostituito da un’ottimo acquarello.