PIAZZA DEL MERCATO VECCHIO
PIAZZA DEL MERCATO VECCHIO
Piazza del Mercato Vecchio
Stary Rynek, ovvero la Piazza del Mercato Vecchio, è la grande piazza su cui è sviluppata la Città Vecchia, il centro storico, di Poznan, in Polonia. I lati della piazza, una delle più grandi della Polonia, misurano 140 metri. Nella parte centrale, si erge un gruppo di edifici, ricostruiti dopo i disastri della seconda guerra mondiale, il principale dei quali è il Vecchio Municipio della città. Filari di edifici sono disposti sui lati della piazza; una volta case popolari, le kamienice, oggi sono utilizzati come ristoranti, bar e pub, spesso con tavoli all’aperto sulla piazza.
La piazza, una dei luoghi più frequentati dai turisti a Poznań, è nata nel 1253, da un progetto ben preciso, che prevedeva la suddivisione di ogni lato in 16 lotti uguali; ovviamente diversi sono stati i cambiamenti architettonici intervenuti nel corso dei secoli. Le modifiche principali, risalenti alla metà del 1500, ad opera di Giovanni Battista di Quadro, ed hanno riguardato la ristrutturazione del municipio, e di diversi altri palazzi, che si affacciano sulla piazza, secondo i dettami dello stile rinascimentale.
Se vi trovate in piazza, magari seduti bevendo una birra al Brovaria, la birreria più famosa della città, vale la pena aspettare gli originalissimi rintocchi delle 12, quando due caproni, metallici, si prendono a cornate, per 12 volte!
Poznań, una delle città più antiche della Polonia, oggi è la quinta città del paese, è un importante centro culturale ed universitario, che oggi vive un’importante stagione di sviluppo turistico, anche grazie allo sviluppo del traffico aereo internazionale, attestato sull’aeroporto di Poznań-Ławica, dove atterrano diverse compagnie low cost, tra le quali, la sempre presente Ryanair, che collega la città a Bologna, Bergamo e Roma Ciampino
https://www.travelblog.it/post/28235/stary-rynek-piazza-del-mercato-vecchio-a-poznan-in-polonia
L’Hôtel de Ville de Poznan situé au cœur de la vieille ville de Poznan est un témoignage du glorieux passé de cette ville. Longtemps allemande, Poznan est l’une des villes les pus dynamique de l’actuel Pologne. Riche de son héritage culturel, la ville fut fondée en 1253, Poznan est l’une des plus belles villes d’Europe Centrale. L’Hôtel de Ville actuel a été construit en 1555 par l’architecte italien Jean Baptiste Quadro de Lango. C’est un très bel exemple de l’architecture renaissance en Europe Centrale. Aujourd’hui le bâtiment est devenu un musée.
PANORAMICA DELLA PIAZZA DEL VECCHIO MERCATO
tipici vecchi edifici nella piazza delvecchio mercato
Teatro Polski
Teatro Nuovo
Museo Nazionale di Pittura e di Scultura di Poznań
Teatro Grande di Poznań
Collegium Minus (UAM)
CASTELLO IMPERIALE—FOTO : Radomil
Cinta muraria
Castello di Kórnik
WIKIPEDIA ::
Poznań pron. [ˈpɔznaɲ], (in tedesco: Posen, in yiddish: פוזנא o פּויזן, Poyzn, in latino: Posnania) è una città sul fiume Warta, nella parte occidentale della Polonia, con una popolazione di 551.627 abitanti nel 2010 e una superficie di 261.85 km² (compresa la Warta). Poznań è la quinta città più grande della Polonia, ed è un importante centro culturale, economico, industriale e universitario. Inoltre, è un importante punto di transito sulla strada tra Berlino e Varsavia.
Una città con oltre mille anni di storia, ricca di patrimonio e architettura. L’ex capitale medievale della Polonia, in seguito la città regia del Regno di Polonia. Una delle principali città polacche dal X secolo ad oggi.
Poznań ha ospitato la Conferenza sui cambiamenti climatici delle Nazioni Unite nel dicembre del 2008.
Attorno alla città sono presenti numerosi laghi di varie dimensioni: il più grande è il lago Kierskie, che si trova a ovest della città. Il paesaggio caratteristico di Poznań è costituito dalla pianura creata dall’erosione del fiume Warta.
La città è circondata da numerose aree verdi, costituite principalmente da boschi. A sud della città vi si trova la area naturale protetta (Riserva Nazionale della Grande Polonia).
BASILICA DI NOSTRA SIGNORA DEL PERPETUO AIUTO / COLLEGGIATA FARA
Le prime tracce delle popolazioni nell’odierna zona di Poznań risalgono al periodo intorno all’8000 a.C.: si trattava dei cacciatori nomadi di renne. Invece i primi insediamenti permanenti risalgono al primo millennio a.C. Circa nel 2000 a.C. su queste terre arrivarono le prime popolazioni indoeuropee. Mentre nel V secolo vi si insediarono le popolazioni slave, nell’VIII secolo, venne edificato il primo insediamento nella zona dell’attuale cattedrale, che divenne il nucleo centrale della città di Poznań.
Illustrazione di Poznań nel 1617
Palazzo di Rogalin
Teatro Arkadia
Piazza del Mercato Vecchio
BASILICA DI SAN STANISLAO
LA RIVOLTA DI POZNAM –1956– LA SCRITTA:: ” NOI VOGLIAMO PANE “
Nel 1956 gli operai della città insorsero contro il regime comunista, in quella che divenne celebre con il nome di Rivolta di Poznań.
Gli operai di Poznań, in Polonia, insorsero il 28 giugno 1956 al grido di “pane e libertà” contro il regime stalinista mantenuto dall’Unione Sovietica. La rivolta fu repressa nel sangue dai carri armati dell’Esercito Polacco comandati dal generale sovietico Konstantin Rokossovsky, allora ministro della guerra polacco. Gli operai uccisi dal generale sovietico (benché di origine polacca) furono almeno 100.
La rivolta espresse il vivo fermento di libertà presente in tutta la Polonia, e si propagò anche in altri paesi a regime stalinista come l’Ungheria; qui esplose nella insurrezione ungherese del 23 ottobre. Per allontanare il pericolo di una sollevazione in Polonia, i russi furono costretti ad allentare le redini della dittatura aprendo qualche spiraglio di libertà nel Paese.
Furono liberati in quella circostanza il cardinale Stefan Wyszyński, nonché il dirigente di partito Władysław Gomułka, nel 1949 imprigionato sotto l’accusa di titoismo.
Il giornale l’Unità, definendo gli scioperanti “provocatori”, approvò la repressione e in quei giorni scrisse[1]:
«La responsabilità per il sangue versato ricade su un gruppo di spregevoli provocatori che hanno approfittato di una situazione temporanea di disagio in cui versavano Poznan e la Polonia» |
(1) L’Unità edizione del 30 giugno 1956
per chi volesse, sotto trova un articolo del prof. ANTONIO MOSCATO
le ultime due foto dal link di Poznam –sotto il link facebook
A.Savin — EX COLLEGIO DEI GESUITI