https://www.animalidacompagnia.it/cani-riconoscono-odore-della-paura/
I cani sarebbero in grado di annusare l’odore della paura e della felicità, comportandosi esattamente come l’emozione annusata.
A darne conferma è lo studio condotto dal team diretto dal prof. Biagio D’Aniello del Dipartimento di biologia dell’Ateneo Federico II di Napoli: la comunicazione emozionale tra uomo e cane avviene anche tramite l’olfatto.
Lo studio
Condotto nel Laboratorio di etologia dell’Università di Napoli II, per il test sono stati scelti 40 cani di razza, di cui 31 Labrador e 9 Golden retriever, e di questi 17 erano maschi e 23 femmine.
Lo scopo dello studio era di esaminare il trasferimento emozionale tra uomo e cane tramite i chemiosegnali e valutare se questi, prodotti in condizioni emotive di felicità e di paura, fornissero o no informazioni rilevanti agli animali.
I campioni di odore sono stati raccolti da entrambe le ascelle di donatori non coinvolti nell’esperimento: per evocare la paura e la felicità, a ogni donatore sono stati fatti vedere dei video, ciascuno della durata di 25 minuti.
Nel distributore degli odori, viene posta una fiala, senza tappo, contenente i campioni.
Durante il test, della durata di 2 minuti, è stata studiata la reazione del cane in presenza dell’odore della paura o della felicità.
Cosa è emerso dallo studio?
Dallo studio è emerso che quando annusavano la felicità i cani si mostravano interattivi e socievoli, infatti tendevano ad avvicinarsi all’estraneo; quando riconoscevano l’odore della paura, invece, andavano dal proprietario per cercare conforto e mostravano evidenti segni di stress: sbadigliando, ansimando, abbaiando, grattandosi, leccandosi le labbra, scuotendosi, tenendo le orecchie all’indietro e camminando senza una meta.
Con questa ricerca è stato quindi confermato quanto era già intuibile: che tra uomo e cane avviene una comunicazione emozionale interspecifica ovvero un vero e proprio contagio emotivo.
Ulteriori studi sarebbero senz’altro utili specialmente per capire quali siano i chemiosegnali implicati che, una volta identificati, potrebbero essere utilizzati per allestire trattamenti per cani neofobici e depressi.
FONTE: LaSettimanaVeterinaria
gazzetta di parma–5 maggio 2019
https://www.gazzettadiparma.it/gazzareporter/animali/2019/05/05/news/i_cani_riconoscono_l_odore_delle_nostre_emozioni-953659/
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CANI
I cani riconoscono l’odore delle nostre emozioni
di Rose Ricaldi –
I cani ci «annusano» l’anima e tramite il loro olfatto percepiscono le nostre emozioni, condividendole: secondo uno studio condotto dall’Ateneo Federico II di Napoli, e riportato anche sul quotidiano londinese «The Times», i nostri amici a quattro zampe avrebbero infatti la capacità di percepire l’odore dei nostri stati d’animo, adattando poi, sulla base di questi, il proprio comportamento. E proprio i segnali olfattivi di tipo chimico giocherebbero un ruolo fondamentale per far sì che Fido entri in empatia con noi, riconoscendo alcune delle emozioni che viviamo.
Interessante è sapere come questi meccanismi emotivi siano del tutto inconsapevoli ma capaci di provocare specifiche reazioni fisiologiche. Durante la ricerca, guidata dal professor Biagio D’Aniello del Dipartimento di Biologia, in collaborazione con il prof. Massimo Aria del Dipartimento di Economia e Statistica e del prof. Gün Semin del William James Center for Research di Barcellona, sono stati stimolati i sentimenti di paura e di felicità in alcuni volontari umani, quindi tramite tamponi ascellari sono stati raccolti campioni del loro sudore che poi sono stati fatti annusare ai cani all’interno di una stanza etologica in cui erano presenti il proprietario del quattro zampe ed un estraneo.
I risultati hanno evidenziato comportamenti differenti a seconda che gli animali annusassero il segnale chimico della paura o quello della felicità: sottoposti ai chemiosegnali della paura, gli animali hanno manifestato una maggiore attivazione cardiaca ed un aumento dei livelli di stress, mentre dopo aver annusato i tamponi di sudore legati alla felicità i cani hanno avuto più contatti con la persona a loro estranea presente nella stanza, dimostrando così maggiore apertura e confidenza.
«Questo studio – si legge sul sito dell’Università di Napoli – è il primo a rilevare l’impatto dei segnali chimici degli stati emotivi umani sul comportamento del cane verso le persone, mettendo in rilievo l’importanza della comunicazione emotiva interspecifica. Studi successivi dovranno approfondire questi fenomeni e chiarire l’effetto di altre emozioni sui cani.
La ricerca evidenzia anche un altro aspetto molto interessante riguardo un possibile meccanismo empatico tra cani e uomini attivato da segnali chimici emotivi. Infatti, l’espressione dei comportamenti di stress e l’attivazione cardiaca potrebbero essere indicatori di uno stato emotivo di paura del cane indotto dalla paura umana. Analogamente, il comportamento più rilassato del cane sotto l’effetto dei segnali della felicità umana potrebbe aver indotto lo stesso stato emotivo».