ROBERTO PETRINI, Manovra, pronto il nuovo Def, dalla Ue uno sconto da 11 miliardi– REPUBBLICA DEL 24 SETTEMBRE 2019

 

REPUBBLICA DEL 24 SETTEMBRE 2019

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ROBERTO GUALTIERI, MINISTRO DELL’ECONOMIA

 

Approfondimento Conti Pubblici

Manovra, pronto il nuovo Def, dalla Ue uno sconto da 11 miliardi

Il ministro Gualtieri: “Pagheremo il conto del Papeete”. Nel 2020 Pil allo 0,6% deficit intorno al 2,1%

 

ROMA. I tecnici escono stremati dalle riunioni degli ultimi giorni che si sono protratte fino a notte tarda sotto la regia di Roberto Gualtieri. Obiettivo del ministro dell’Economia: quello di far fronte a quello che egli stesso chiama “il conto del Papeete”, cioè mettere una toppa ai cattivi rapporti con Bruxelles, recuperare l’effetto spread e al tempo stesso fare una manovra espansiva.

I capisaldi della nota di aggiornamento al Documento di economia e finanza (Nadef), che sarà esaminata tra domani e venerdì dal Consiglio dei ministri, rispecchieranno questi criteri. La manovra sarà di circa 30 miliardi di cui 23,1 destinati alla sterilizzazione dell’Iva, 2 per le spese indifferibili e circa 5 per l’operazione cuneo fiscale.

Per far fronte a queste “spese” ci sarà una richiesta di flessibilità a Bruxelles di circa 0,6 punti di Pil cioè 10,8 miliardi e questo comporterà che l’attuale deficit-Pil tendenziale, cioè senza toccare nulla, che segna l’1,5 per cento potrà salire al 2-2,1 per cento o intorno a questa cifra. La cosa rilevante è che dato il carattere espansivo della manovra è che il deficit-Pil del 2020 sarà uguale a quello di chiusura del 2019 che dovrebbe essere appunto il 2 per cento o al massimo il 2,1. Stesso ragionamento per il debito: il 2019, con lo scalino dovuto alla nuova contabilizzazione, sta al 134,6 per cento del Pil; quello che è certo è che per il 2020 sarà più basso di questa soglia.

Tenendo conto della minore spesa per interessi che sarà rilevante, per la discesa dello spread e per il quadro internazionale, la caccia alle risorse sarà di 15 miliardi: somma che dovrebbe essere colmata da spending review, revisione degli sgravi fiscali e lotta all’evasione con incentivazione dell’uso delle carte di credito attraverso sgravi fiscali per chi la usa e fatturazione elettronica. La crescita, dopo le stime degli organismi internazionali, si colloca allo 0,4 per cento ma si prevede un effetto espansivo sul Pil della manovra che potrebbe raggiungere 0,5-0,6 per cento.

Per quanto riguarda la manovra, di cui la Nadef conterrà solo il quadro generale, in attesa della legge di Bilancio, i punti centrali sono il taglio del cuneo fiscale e l’operazione “green” che si sostanzierà i investimenti pubblici e in incentivi agli investimenti privati. Per lo sviluppo anche misure per combattere le diseguaglianze e favorire l’occupazione femminile come gli asili nido gratuiti. In vista del varo della legge di Bilancio non è escluso che il governo vari un decreto legge con una serie di misure anti-evasione.

Il punto sarà l’incentivazione all’uso delle carte di credito. In bilico per entrare nel provvedimento ci sono una serie di misure come l’eliminazione delle commissioni alle carte di credito sotto determinate soglie, l’obbligo per la pubblica amministrazione di accettare il pagamento in moneta elettronica, la diffusione di carte di pagamento gratuite per anziani e giovani, il vincolo di alcune deduzioni al pagamento elettronico.

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