UN GRANDISSIMO CAPOSCUOLA :: JACOB A. RIIS ( 1849-1914 ), E’ UN IMMIGRATO DI 21 ANNI– DALLA DANIMARCA — CHE VA A NEW YORK COME TANTI…E’ UNO DEGLI INVENTORI DELLA FOTOGRAFIA COME DENUNCIA SOCIALE.

 

 

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JACOB  AUGUST RIIS

 

La fotografia umanista è stata una corrente fotografica europea, ma prevalentemente francese, che poneva al centro delle proprie ricerche l’essere umano inserito nei suoi vari contesti sociali. Nata alla fine della Seconda guerra mondiale si è protratta fino alla fine degli anni ’60. Anche se talora viene accomunata al cosiddetto fotogiornalismo, la fotografia umanistica si discosta per la tendenza ad osservare maggiormente il quotidiano, la strada, ed in non pochi casi, porre particolare attenzione alle classi sottoproletarie e alla condizione di svantaggio sociale. I fotografi cercano di catturare, oltre alla scena in sé, anche le emozioni dei protagonisti in una sorta di realismo poetico, dove i protagonisti hanno lo stesso valore del contesto.

Precursori del movimento possono essere individuati in fotografi come Eugène Atget, André Kertész, Robert Capa, Ergy Landau o come Brassaï.

 

La nascita della corrente fu, inoltre, facilitata anche dall’uscita, alla fine della guerra, di fotocamere leggere come ad esempio quelle a telemetro Contax IIa e IIIa oppure la reflex Contax S, anche se Leitz produceva le Leica a telemetro già da molti anni e nel ’38 aveva prodotto la Leica III, che veniva considerata, però, rispetto alle Contax, meno precisa e maneggevole.

Secondo alcuni, la cosiddetta Street photography attuale trae origine dalla fotografia umanista.

 

 

 

 

 

FOTOGRAPHIAONLINE.COM

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JACOB A. RIIS (1849-1914)

Capostipite della fotografia umanista, che ha visto la luce alla fine dell’Ottocento, Jacob A. Riis è nato il 3 maggio 1849. Con lui, e con Lewis W. Hine (1874-1940), la fotografia comincia a osservare la vita nel proprio svolgersi.

 

Jacob Riis - Tre bambini dormono all'aperto (New York, 1890c)
Jacob A. Riis – Tre bambini dormono all’aperto (New York, 1890 circa).

 

Alla fine dell’Ottocento, all’indomani della Box Kodak originaria, del 1888, la prima macchina fotografica semplificata, utilizzabile a mano libera e senza vincoli operativi, la fotografia ha cominciato a osservare la vita nel proprio svolgimento. In questo senso, la storicizzazione della fotografia umanista prende avvio con le immagini di Jacob A. Riis che rivelarono le terribili condizioni di vita degli immigrati a New York, raccolte in How the Other Half Lives (Come l’altra metà vive), del 1890.

 

Jacob Riis - In un caseggiato affollato di Bayard street (New York, 1889)
Jacob A. Riis – In un caseggiato affollato di Bayard street (New York, 1889).

 

Attenti osservatori della fotografia hanno sottolineato il valore della personalità di Jacob A. Riis, immigrato di origine danese che fece del linguaggio fotografico una rivoluzione. Tra tante parole a proposito, va elevata l’opinione di Pino Bertelli, acuto e corrosivo fustigatore dei costumi fotografici, che ha definito Jacob A. Riis «randagio della fotografia dolente che non è proprio amato o elogiato mai abbastanza per il proprio impegno di difesa dei diritti dell’Uomo».

 

 

Jacob Riis - Famiglia di immigrati (New York, 1889c)
Jacob A. Riis – Famiglia di immigrati (New York, 1889 circa).

 

 

 

Jacob A. Riis iniziò a fotografare gli slum di New York, dove gli immigrati di fine Ottocento conducevano una vita agra. Si aggirava come un “ladro di immagini” nella miseria profonda dei quartieri poveri, e riuscì a scippare alla realtà martoriata e vilipesa della storia lo specchio rovesciato della povertà. Nel proprio insieme, le sue fotografie mostrano la spregiudicatezza, il coraggio e l’incoscienza del cronista d’assalto. Quindi, da una ulteriore lettura attenta, emerge anche l’attenzione formale e il senso profondo del coinvolgimento del fotografo in ciò che ha rubato al reale, che suggerisce una pratica della solidarietà, dell’accoglienza e della bellezza della vita.

 

 

Jacob Riis - Bandit's Roost (New York, 1888)
Jacob A. Riis – Bandit’s Roost (New York, 1888).

 

 

 

Le fotografie di Jacob A. Riis non hanno niente a che fare con l’attualità, la cronaca o la pietistica dei migranti. Le sue immagini non riguardano soltanto le periferie invisibili di New York: sono icone universali e figurano il malessere esistenziale, la povertà, la miseria profonda nelle quali milioni di esseri umani si trovano ai margini di tutte le metropoli. È esattamente per questa “visione inattuale”, che le fotografie di Jacob A. Riis dureranno fin quando l’Uomo si interesserà dei propri fratelli.

ALTRE  IMMAGINI DA INTERNET::

 

 

 

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Immagine correlata

 

 

 

Jacob Riis Photographs Girl Holding Baby

una ragazza che tiene in braccio una bambina sul gradino di un portone, 1890 circa

 

 

Man In Dirty Quarters

un uomo nell’alloggio dove vive — 1891 circa

 

 

 

Jacob Riis Photographs Bandit's Roost

1887-1890 circa

 

 

 

How The Other Half Lives

1890-95 . — un gruppo di ragazzi dorme vicino ad una grata da cui calore

 

 

How The Other Half Lives Photos

1887-1888

 

 

 

Boy Working In Sweatshop

1889 — un ragazzo e alcuni uomini fanno una pausa in un negozio di dolci

 

 

 

Jacob Riis Photographs Sleeping Kidsdue poveri ragazzi dormono dentro  l’edificio del giornale ” Sun ” per il quale hanno lavorato come boys- 1892

 

 

negozio di un sarto nel Lower East Side

 

 

 

una madonna degli slums- 1890 circa

 

 

 

New York, distretto slum-1890 circa

 

 

 

un ragazzo in una fabbrica di vetri, 1890 circa

 

 

bambini che fanno il saluto alla bandiera a scuola, 1890

 

 

Alloggi in un’affollata Bayard Street–1889

 

 

fabbricanti di cigarette di origine boemia–1890 circa

 

 

giovani operatori di un mulino per il cotone–1910 circa

 

 

un mendicante cieco– 1890

 

 

una tipica abitazione,  1890

 

 

una famiglia abbattuta dalla poverta’ nel Lower East Side- 1888

 

 

una scuola nel Lower East Side: vista dei banchi- 1886

 

 

un’anziana fuma mentre fa un lavoro a mano nella sua piccola stanza dove abita–1890 circa

 

 

 

momento della preghiera, casa di un industria–1889

Prayer Time, Five points House of industry

 

 

un calzolaio lavora in casa con un affitto di 12 dollari al mese–1895-96

 

 

una foto di Jacob Riis ( 1849-1914 )

 

 

 

LE ULTIME FOTO SOPRA SONO DI QUESTO LINK::

https://www.smithsonianmag.com/history/pioneering-social-reformer-jacob-riis-revealed-how-other-half-lives-america-180951546/

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1 risposta a UN GRANDISSIMO CAPOSCUOLA :: JACOB A. RIIS ( 1849-1914 ), E’ UN IMMIGRATO DI 21 ANNI– DALLA DANIMARCA — CHE VA A NEW YORK COME TANTI…E’ UNO DEGLI INVENTORI DELLA FOTOGRAFIA COME DENUNCIA SOCIALE.

  1. Donatella scrive:

    “Belle” queste foto nel senso più alto del termine. Purtroppo, da allora, non si sono fatti, per i più poveri della società, passi abbastanza significativi. Se andassimo a fotografare nei campi profughi in Siria o a Lesbo in Grecia probabilmente documenteremmo le stesse condizioni impossibili di vita e di futuro.

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