MELITA NORWOOD– (Bournemouth, 25 marzo 1912 – 2 giugno 2005)
Melita da anziana
DONATELLA E IL SUO CINEMA
Il cinema ci fa conoscere particolari interessanti della storia che abbiamo vissuto qualche decennio fa:
“Red Joan”, del regista inglese Trevor Nunn, uscito nel 2018, punta su una storia “privata” realmente accaduta, collegata al periodo della cosiddetta” guerra fredda”.
trailer in italiano
NUOVE CLIP DEL FILM –4,37
https://www.youtube.com/watch?v=YDHSc33BlPs
CLIP: TU CHE COSA SALVERESTI ? durata: 2,00
Clip: “Si direbbe che non ti conosco”–1,05
Clip: “Si direbbe che non ti conosco”
L’anziana Joan Stanley vive serenamente in un elegante sobborgo londinese, tra le fotografie dei nipotini e la passione del giardinaggio, quando viene arrestata dal controspionaggio britannico, perché accusata di avere fatto la spia a favore dell’ex-Unione Sovietica. Il figlio avvocato non crede inizialmente a questa accusa, ma durante l’interrogatorio Joan viene forzata a ricordare i tempi in cui studiava fisica a Cambridge, la passione per il comunista Leo Galich ( emigrato dalla Russia e poi dalla Germania nazista), infine il suo coinvolgimento, anche se tardivo in una rete di spionaggio a favore dell’Unione Sovietica.
Il passato riaffiora, molto più complesso e drammatico di quanto il figlio Nick avesse potuto mai immaginare. E’ talmente sconvolto da questa rivelazione sul passato di sua madre che inizialmente si rifiuta di difenderla. Sarà Joan, ripensando a quegli anni, che troverà dentro di se’ la forza di difendersi dalle terribili accuse. L’atmosfera della guerra fredda costringeva tutti a schierarsi, tanto più chi era a diretto contatto con il pericolo di una guerra atomica.
Joan, lavorando come fisica in un laboratorio direttamente coinvolto nella realizzazione di un’atomica inglese, ritiene che, dopo la tragedia di Hiroschima e Nagasachi, l’unico modo per fermare la corsa alla distruzione sia far sì che anche il blocco sovietico abbia l’arma a disposizione.
Lo stratagemma sembra avere funzionato, come rivendica orgogliosamente l’anziana signora: nessuna potenza, a parità di rischio, ha voluto rendersi responsabile della distruzione dell’umanità.
Il figlio si convincerà della buona fede della madre e accetterà di difenderla. Girato in esterni a Cambridge e nei dintorni di Londra, il film cerca di raccontare una storia vera nel modo più verosimile possibile. Joan, anche da giovane, non ha affatto le caratteristiche della spia che siamo abituati a vedere nei film: è una giovane fisica che in modo tormentato si pone il problema di come fermare il disastro atomico e lo fa con i mezzi che sono a sua disposizione.
Judi Dench è la grande attrice che impersona l’anziana e insospettabile spia suo malgrado, mentre Sophie Cookson interpreta mirabilmente la giovane Joan. Si tratta di una rilettura della guerra fredda, che scava nella vita intima dei personaggi di allora, facendoci meditare su periodi storici troppo spesso irrigiditi in schemi superficiali.
Per la cronaca, l’ex-spia fu condannata, ma essendo ultraottantenne, non venne imprigionata. Il film è basato sul romanzo ” La ragazza del KGB” di Jennie Rooney, a sua volta ispirato alla vicenda reale di Melita Norwood, fisica nucleare ed ex-agente britannica arrestata per spionaggio negli anni Novanta con l’accusa di avere trasmesso all’Unione Sovietica informazioni per costruire la bomba atomica ai tempi della Seconda Guerra Mondiale.
Sir Trevor Robert Nunn (Ipswich, 14 gennaio 1940) è un regista inglese.
se hai voglia, vale leggere una vita artistica così varia…
https://it.wikipedia.org/wiki/Trevor_Nunn