Una riflessione di Roberto Rododendro che vogliamo condividere con voi…

 

 

QUEL CHE CI ASPETTA:

Il momento che si presenta è molto difficile e pericoloso, credo sia davanti agli occhi di una parte del paese – l’altra ne è ovviamente soddisfatta-.
Io vedo come un periodo oscuro, xenofobo, autoritario, retrogrado che potrebbe anche portarci fuori dall’Europa, forse peggio del governo Orban in Ungheria.
In questo pericoloso frangente, tutto quel che sta appena oltre la Lega e di Fratelli d’Italia ( notate che non dico “a sinistra” che sarebbe troppo), disunito frastagliato, litigioso, contrapposto con rancori mai sopiti e con personalismi fuori luogo compreso e, anzi, primo il PD, tutte queste realtà si devono unire!

Sarebbe quindi necessario e improrogabile ( non “domani” ma proprio “oggi”, insomma) che ciascuna di queste parti faccia un onesto esame di coscienza e metta da parte personalismi, rancori, piccole furbizie elettorali ecc. ecc. e faccia uno sforzo sovrumano per formare un unico fronte con pochi ma precisi obbiettivi: lavoro e dignità sul lavoro innanzi tutto, uguaglianza, scuola e istruzione che è allo sbaraglio, sanità e riordino dell’economia e idee chiare sui migranti. E non solo slogan ma precisi e chiari programmi.
E non dimentichiamo tutte quelle realtà sul territorio , dai sindaci alle associazioni ecc. ecc.
E magari una commissione inter partes che controlli l’ammissione dei candidati nel senso di un passato “pulito” senza compromessi ( dite che non si trovano? Si trovano.. si trovano.. basta non fissarsi sui soliti nomi).
Ora è fondamentale fermare l’ondata neo fascista ( si, se vogliamo darle un nome così si chiama : neo fascista). E quindi: unità!

Ricordiamoci l’esempio francese del 2002. Elezioni presidenziali: Jospen perde di fronte a Jean Marie Le Pen che per la prima volta si viene a trovare testa a testa con l’altro pretendente Presidente che è Chirac ( non certo uno di sinistra). A quel punto, per evitare uno spaventoso ritorno al passato la sinistra fa uno sforzo immane e vota compatta a favore di Chirac che vince!

Questo è un buon insegnamento francese da cui dovremmo prendere esempio: pensare al Paese prima di tutto!

E vorrei, già che ci siamo ricordare altri due particolari di non secondaria importanza: nel 2022 scade il mandato del Presidente Mattarella e se le prossime elezioni le vince Salvini sarà lui ed i suoi ad eleggere il futuro Presidente della Repubblica.

In questo periodo, non so quando ma è certo, scadranno le cariche di alcuni componenti la Corte Costituzionale: cinque o sei ( a seconda di come la si vuol vedere) sono laici ed eletti dal Parlamento.
Inutile proseguire, o meglio, aggiungo che anche per il CSM un terzo dei componenti ( 8 ) viene eletto dal parlamento.

Questo è il quadro che ci si prospetta nell’ipotesi, tutt’altro che improbabile, che Salvini & Company vincano le elezioni.

Condividi
Questa voce è stata pubblicata in GENERALE. Contrassegna il permalink.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *