4 agosto 2019 ::: 45 ANNI DOPO LA STRAGE DELL’ITALICUS ::: ansa.it + REDAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO CHE RIFERISCE IL DISCORSO DI MATTARELLA + TUTTI GLI IMPUTATI PROCESSATI SONO STATI ASSOLTI +++ CHI E’ STATO IL FERROVIERE EROE SILVER GIROTTI

 

San Benedetto Val di Sambro (San Bandàtt in dialetto bolognese montano medio[4]) è un comune italiano di 4.165 abitanti della città metropolitana di Bologna, in Emilia-Romagna.

 

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ANSA.IT — 4 AGOSTO 2019

http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2019/08/04/mattarella-ricorda-litalicus-leso-principio-di-giustizia_d40d6bab-0b2a-4946-8833-04e13370a5fe.html

 

 

Mattarella ricorda l’Italicus: ‘Leso principio di giustizia’

Il 4 agosto 1974 un’esplosione di matrice terroristica provocò 12 morti e 48 feriti

 

 

I PRIMI SOCCORSI ALL’ITALICUS

 

 

 

 

“I procedimenti giudiziari non hanno potuto portare a sentenze definitive di condanna e il mancato accertamento di così gravi fatti interpella le coscienze di ciascuno. Si tratta di una lesione al principio di giustizia solennemente affermato dalla nostra Costituzione, a cui una comunità democratica non può mai rassegnarsi”. Così il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda la strage dell’Italicus.

Il 4 agosto 1974 un’esplosione di matrice terroristica provocò 12 morti e 48 feriti sui binari dell’Appennino tosco-emiliano, a San Benedetto Val di Sambro. Un attentato di cui sono ancora ignoti gli esecutori: tutti gli imputati sono stati assolti nei diversi processi

 

 

 

IL FATTO QUOTIDIANO DEL 4 AGOSTO 2019

https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/08/04/italicus-45-anni-dopo-la-strage-non-ha-ancora-responsabili-mattarella-lesione-al-principio-di-giustizia-affermato-dalla-costituzione/5367602/

 

 

GIUSTIZIA & IMPUNITÀ

Italicus, 45 anni dopo la strage non ha ancora responsabili. Mattarella: “Lesione al principio di giustizia affermato dalla Costituzione”

Italicus, 45 anni dopo la strage non ha ancora responsabili. Mattarella: “Lesione al principio di giustizia affermato dalla Costituzione”

La bomba che esplose sul treno che da Roma andava a Monaco provocò 12 morti e 48 feriti. Nel processo per l’attentato, inizialmente rivendicato dall’associazione neofascista Ordine nero, tutti gli imputati sono stati assolti

“Abbiamo voluto dimostrare alla nazione che siamo in grado di mettere le bombe dove vogliamo, in qualsiasi luogo, dove e come ci pare. Seppelliremo la democrazia sotto una montagna di morti”. Con queste parole Ordine nero, associazione segreta terroristica neofascista, rivendicò – per poi sconfessare il volantino e affermare che era frutto di un’azione personalistica di membri bolognesi di Ordine nuovo – la strage dell’Italicus, che il 4 agosto del 1974 provocò 12 morti e 48 feriti: una bomba sventrò la quinta carrozza del treno che da Roma andava a Monaco mentre usciva dalla lunga galleria dell’Appennino tosco-emiliano, a San Benedetto Val di Sambro. Una strage che, 45 anni dopo, non ha ancora responsabili: tutti gli imputati processati sono stati assolti.

“I procedimenti giudiziari non hanno potuto portare a sentenze definitive di condanna e il mancato accertamento di così gravi fatti interpella le coscienze di ciascuno”, ha detto il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel giorno dell’anniversario della strage. “Si tratta di una lesione al principio di giustizia – ha aggiunto – solennemente affermato dalla nostra Costituzione, a cui una comunità democratica non può mai rassegnarsi. Colpendo cittadini innocenti, la bomba voleva colpire la Repubblica e la convivenza civile degli italiani. Le indagini e i processi, pur non giungendo all’identificazione dei terroristi esecutori, hanno confermato il legame con altri attentati e con la strategia destabilizzante ordita in quegli anni. La matrice neofascista è resa esplicita nella sentenza della Cassazione e poi nelle stesse conclusioni della Commissione parlamentare d’inchiesta sulla loggia P2“.

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IL FERROVIERE SILVER SIROTTI, aveva 24 anni- Forlivese, giovane diplomato all’I.T.I.S. “Marconi” di Forlì nel 1968, studente alla Facoltà di Ingegneria presso l’Università di Bologna, fu assunto nel 1973 dalle Ferrovie dello Stato.   Il 4 agosto 1974, nel momento della morte Sirotti era in servizio di scorta sul treno Espresso 1486 “Italicus”.

Il conduttore Silver Sirotti sopravvisse allo scoppio della bomba sul treno, non trovandosi in quel momento nella vettura esplosa. Tuttavia, anziché mantenersi in salvo, intendendo aiutare i viaggiatori intrappolati nelle fiamme, armato di un semplice estintore entrò nella vettura rovente.[1]

Secondo le testimonianze di due agenti di polizia: «Improvvisamente il tunnel da cui doveva sbucare il treno si è illuminato a giorno, la montagna ha tremato, poi è arrivato un boato assordante. Il convoglio, per forza di inerzia, è arrivato fin davanti a noi. Le fiamme erano altissime e abbaglianti. Nella vettura incendiata c’era gente che si muoveva. Vedevamo le loro sagome e le loro espressioni terrorizzate, ma non potevamo fare niente poiché le lamiere esterne erano incandescenti. Dentro doveva già esserci una temperatura da forno crematorio. ‘Mettetevi in salvo’, abbiamo gridato, senza renderci conto che si trattava di un suggerimento ridicolo data la situazione. Qualcuno si è buttato dal finestrino con gli abiti in fiamme. Sembravano torce. Ritto al centro della vettura un ferroviere, la pelle nera cosparsa di orribili macchie rosse, cercava di spostare qualcosa. Sotto doveva esserci una persona impigliata. ‘Vieni via da lì’, gli abbiamo gridato, ma proprio in quel momento una vampata lo ha investito facendolo cadere accartocciato al suolo

 

Tra le vittime della strage Mattarella ricorda Silver Sirotti, ferroviere di 25 anni che, uscito praticamente incolume dallo scoppio, con un estintore andò nella carrozza dove esplose la bomba e riuscì a salvare molte persone, ma perse la vita: “Numerosi – ricorda Mattarella- furono i feriti. Il ferroviere Silver Sirotti riuscì a salvare diversi viaggiatori imprigionati dalle fiamme, ma pagò con la morte quel gesto eroico di altruismo e solidarietà umana, espressione di autentico senso del dovere. In questo triste anniversario desidero esprimere la mia vicinanza ai familiari e a quanti sono rimasti segnati dalle ferite e dal dolore”. E conclude: “La ferma risposta del popolo italiano sconfisse allora le trame oscure e criminali, difendendo l’ordine democratico. La solidarietà del Paese raccolta intorno ai beni cruciali e indivisibili della libertà e del rispetto della vita delle persone resta la risorsa contro l’insorgere di qualunque minaccia o di ogni forma di violenza“.

 

 

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2 risposte a 4 agosto 2019 ::: 45 ANNI DOPO LA STRAGE DELL’ITALICUS ::: ansa.it + REDAZIONE IL FATTO QUOTIDIANO CHE RIFERISCE IL DISCORSO DI MATTARELLA + TUTTI GLI IMPUTATI PROCESSATI SONO STATI ASSOLTI +++ CHI E’ STATO IL FERROVIERE EROE SILVER GIROTTI

  1. Donatella scrive:

    Chissà se i nostri bis-bis-bis nipoti riusciranno a sapere quello che c’è stato dietro alle stragi che hanno caratterizzato gli ultimi decenni del ‘900 in Italia. Sarà una favola nera, nerissima, che si racconterà ai bambini per il gusto perverso di spaventarli un po’.

  2. Donatella scrive:

    Non ricordavo più il nome di questo eroico ferroviere: meno male che le commemorazioni ci riportano alla mente, insieme alla malvagità, il coraggio e l’amore per l’umanità di alcune persone.

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