IL SUO LIBRO: MURI DI CONFINE COME ARCHITETTURA (trad. ch.)– UN MANIFESTO PER IL CONFINE USA-MESSICO–CALIFORNIA PRESS
PICCOLO VIDEO PUBBLICATO DALL’ARCHITETTO RONALD RAEL SU INSTAGRAM
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FOTO DA ARTRIBUNE
RONALD RAEL E VIRGINA SAN FRATELLO
IL FATTO QUOTIDIANO DEL 31 LUGLIO 2019
RONALD RAEL MENTRE STA COSTRUENDO IL DONDOLO
IN EDICOLA/MONDO
Guarda come dondolo, Mr. Trump
L’idea – Due architetti hanno studiato come dare nuova vita al muro con il Messico
Un equilibrio difficile, un’azione al di qua destinata a pesare al di là del muro: una sfida ma anche un gioco, unico svago in chilometri di nulla attraversati solo dal ferro che divide il territorio degli Stati Uniti da quello del Messico. È questo concetto che due architetti e professori universitari statunitensi hanno concretizzato in decine di dondoli fucsia, incastrati tra le sbarre della frontiera inaugurati da decine di bambini da una parte e dall’altra del muro.
Non un’installazione improvvisata, un flash mob, ma la messa in opera di una ricerca che l’architetto Ronald Rael porta avanti da dieci anni all’università della California e che è all’origine del suo libro: Il muro di confine come architettura. Un testo che parte dal provocatorio concetto che le 650 miglia di barriera potrebbero significare altro oltre a esclusione e divisione che Rael, insieme alla collega Virginia San Fratello cercano di trasformare in una proiezione sul futuro. Le sbarre come opportunità per lo sviluppo sociale ed economico lungo il confine, in quel non luogo definito “una terza nazione”. E, appoggiando alle sbarre i dondoli divisi in due – una parte costruita e montata negli Usa da Rael e i suoi colleghi, l’altra dal Colectivo Chopeque impegnato nella zona di Park Anapra, accanto al Rio Grande in Messico a costruire case in legno per migranti – hanno dato vita a un parco giochi. “Una delle esperienze più incredibili della mia carriera e di quella di Virginia – ha commentato Rael su Instagram dove ha postato foto e video del gioco sui dondoli – è aver dato vita ai disegni concettuali di Teetertotter Wall del 2009 in un evento pieno di gioia, eccitazione e solidarietà al confine”. Immagini riprese da siti web e tv di tutto il mondo, a cui il presidente degli Usa, Donald Trump, – che ha appena ottenuto il via libera per la costruzione di altri 16 chilometri di muro al confine – non ha dato importanza. Rael – che vive a Oakland con moglie e figlio – di frontiere ne sa molto essendo cresciuto nel deserto alpino della San Luis Valley del Colorado, antico confine tra Usa e Messico prima del 1848, dove vivono ancora i suoi antenati, discendenti proprio di quella “terza nazione”. Da lì è partito per diventare “voce emergente” secondo l’Architectural League di New York. I dondoli rappresentano solo uno dei progetti per il confine ed è parte del “manifesto” contro la barriera divisoria. Alcuni modelli e disegni del libro di Rael sono esposti al Moma di New York e al Museo d’arte moderna di San Francisco. I dondoli invece stanno unendo persone.
È in questi spazi che Ronald Rael e Virginia San Fratello hanno inserito le tre altalene di color rosa fluorescente, da loro progettate e costruite a partire da un disegno pubblicato nel 2017 nel libro di Rael, “Borderwall as Architecture: A Manifesto for the U.S. – Mexico Boundary“, che si confronta con il modo di concepire idee architettoniche e artistiche in grado di trasformare il controverso ed emotivamente irto muro di confine.
Ronald Rael è professore associato di architettura alla University of California, Berkeley. Virginia San Fratello, suo partner architettonico, è professore assistente alla San Jose State University. Sono stati aiutati a rendere l’altalena una realtà dal collettivo CHOPEkE, un’organizzazione messicana che costruisce progetti abitativi.
Queste sono le guerre che preferiamo!
Alba
Vieni a vedere
il fiore
che è fiorito
questa notte.
Non hai sentito
il suo profumo
che addolcisce
il mondo.
Vieni a vedere
il fiore
che è fiorito
questa notte.
Il suo profumo
dura un giorno.
L’eternità
è un attimo.
Vieni a vedere
il fiore
che è fiorito
questa notte.