NEMONEMO– 22 MAGGIO 2019
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Renato Salvatici: ” Le leggi razziali e i paradossi “
“””… < Si è molto parlato, giustamente, del caso della professoressa di Palermo sospesa dall’insegnamento per non avere ‘vigilato’ sul lavoro di classe dedicato ai parallelismi tra leggi razziali e decreto sicurezza. A me ha colpito molto che l’Istituto tecnico industriale dove sono avvenuti i fatti sia incredibilmente intitolato ancora, dopo oltre settanta anni di Repubblica, a Vittorio Emanuele III, colui che avvallò il colpo di mano di Mussolini nel 1922 e che, ironia del caso, firmò proprio quelle leggi razziali nel 1938 >. …”””
lettera a la Repubblica di Martedì, 21 Maggio 2019.
CINELIBRI.IOBLOGGO DEL 20 MAGGIO 2017
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Simone De Beauvoir: ” Ognuno è solo con la propria coscienza “
21:47 – NEMONEMO – PERSONAGGI
“””… < […] D. In generale che cosa pensa dei credenti ? R. < Non penso niente in generale. Ho delle opinioni molto particolari sugli uni e sugli altri perché sono tutti diversi quanto lo sono i non credenti. Ci sono preti progressisti con cui vado molto d’accordo, e atei, diciamo così, che invece sono per l’ oppressione, e con cui non posso andare d’accordo. Ci sono credenti che usano la religione come giustificazione per il capitalismo e il colonialismo, e allora non posso andare d’accordo con loro. Dipende, quindi. Sa, la Chiesa è molto, ma molto, divisa, e anche all’ interno stesso della Chiesa francese ci sono enormi differenze.[…] >. D. E questo non prova che anche nel cristianesimo c’è una libertà così come nel vostro mondo esistenzialista ? R. < Sì. Esatto. Io penso alla fine che Dio sia una specie di alibi senza esserlo, e tante persone, tanti credenti, d’altronde, me l’hanno detto, non arriverò a dire che me lo hanno confessato. Si è persi anche in un mondo dove esiste un Dio, se veramente si tiene molto a sapere dov’è il bene e dov’è il male, e quali siano i valori tipo in questo mondo dove non ce ne sono perché, tanto, chi interpreterà la volontà di Dio, chi interpreterà il modo nel quale la trascendenza si traduce in questo nostro mondo ? Ognuno è solo con la propria coscienza. E a quel punto ogni coscienza si ritrova a essere sola così come la mia che non crede in Dio >. D. Tranne se si crede nella rivelazione. R. < Anche se si crede nella rivelazione. Sapere se questo Dio vuole che si continui, che so io, a opprimere gli algerini e a far morire di fame alcune persone, e se queste cose rappresentino un bene o un male … ognuno è libero di scegliere. Infine, ognuno interpreta Dio a seconda delle proprie tendenze >.
dall’ intervista ” Credevo in Gesù bambino. Poi Dio è evaporato ” a Simone De Beauvoir, di Wilfrid Lemoine (traduzione di Maria Baiocchi) in La Stampa di Mercoledì 12 Ottobre 2016.
spesso, ma non troppo, mi chiedo se c’è qualche “miracolato” che creda fermamente in dio senza perplessità senza dubbi strazianti (qualche piccolo e temporaneo dubbio è ammesso).
Anche quando guardo il Papa e lo ascolto, mi pongo la stessa domanda, non lo credo esente.
Se quel qualcuno esiste non mi cerchi perchè, purtroppo non mi convincerà e continuerò a vivere a stretto contatto con la mia coscienza, fino a …morirne.
a proposito:
(verrà un nuovo messia)
E’ giunto un uomo
ha capelli lunghi e lucidi
una divisa grigia e dice:
basta!
con le lunghe dita
Vorrebbe piangere
ma non c’è sole che luccichi
alle sue lacrime
e non c’è luce
Senza discepoli né cane
è uomo senza importanza
Ha i capelli a spazzola
porta gli shorts
il corpo forte è abbronzato
Sul vertice del trampolino
tende le braccia ad angelo
e ride.
segue, son tutte degli anni 60/70 se non ricordo male.
Visioni
1
Ho visto un Cristo
disegnato per terra
e tante monete luccicanti
Lacrime e chiacchiere
il Suo vero Calvario.
2
Ho visto un Cristo
cancellato per terra
senza monete né colori
Prosegue cosi
per le strade
cieco senza bastone.
segue e mi fermo
( ho il sospetto ma non son sicuro, che una o due di queste facessero parte di una raccolta arrivata finalista al Premio Montale per inediti con Presidentessa Maria Luisa Spaziani.
Sorella abbracciami
se l’ultimo giorno che ci resta
ritrova vuote le coppe
Ricordati sorella
non nasce parola senza suono
se non vogliamo
ma la parola cade tra noi
con tonfo vuoto
Quando resteremo pure immagini
sull’asfalto abbagliato della strada
non avremo più rumori
uniti nell’unico gesto.